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a cura di Ilaria De Poli @depoli_ilaria AO RASSEGNA Robot e cobot La robotica figura fra le tecnologie ritenute a maggiore crescita del prossimo futuro. Ma i robot non sono tutti uguali: i cobot, o robot collaborativi, destinati ad affiancare l’operatore e coadiuvarlo nelle operazioni più ripetitive e pesanti sono fra i segmenti più promettenti SETTEMBRE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 424 100 Foto tratta da www.freerangestock.com Nota: Fonte robotics.org I cobot, o robot collaborativi, concepiti per lavorare in modo sicuro in- sieme agli uomini in un ambiente condiviso, possono svolgere le ope- razioni più ripetitive, gravose o anche pericolose a carico degli operatori e permettono quindi all’uomo di concentrarsi su attività più complesse, ad alto valore aggiunto. A differenza dei tradizionali robot industriali, per esempio i robot di verniciatura impiegati nell’automotive, i cobot sono progettati pensando principalmente alla sicurezza degli operatori, per cui abbinano a precisione, disponibilità e ripetibilità caratteristiche strutturali come bordi arrotondati, limitazione di forza e peso inferiore, nonché la presenza di sensori anticollisione e protocolli per l’arresto in sicurezza per minimizzare il rischio di incidenti. Nel panorama dell’au- tomazione robotica i cobot rappresentano una tecnologia a rapida cre- scita con il maggiore potenziale sul mercato (si veda Figura 1 - Fonte Interact Analysis). In particolare, con un aumento effettivo del 60% nel valore, dai 400 milioni di dollari del 2017 ai 600 milioni di dollari del 2018, il settore è destinato ancora a crescere con una previsione di au- mento a 7,5 miliardi nel 2027. Tale sviluppo è spinto sia dalla mancanza di personale qualificato, sia dall’incremento dei costi di manodopera, oltre che dall’aumento del mix di prodotti con tempo ciclo più rapido, dalla maggiore richiesta di flessibilità in automazione e da requisiti più stringenti in termini di ROI e redditività. Negli ultimi anni i robot collaborativi sono sempre più utilizzati anche dalle piccole-medie im- prese grazie al costo iniziale inferiore, a dimensioni più compatte e alla capacità di generare ROI anche per produzioni di piccoli lotti. Inoltre, gli OEM più noti, che già impiegano sistemi innovativi di produzione fortemente automatizzata, in particolare quelli del settore automotive e dell’elettronica, si prevede inizieranno a utilizzare più diffusamente i cobot per compensare le richieste del mercato a breve e lungo termine con una maggiore flessibilità di produzione e un minore investimento in automazione, perché i cobot riducono i tempi di integrazione grazie alla semplicità di programmazione e alle funzioni di sicurezza integrate. Cristina Paveri Dati di mercato relativi ai robot collaborativi (Fonte: Interact Analysis)

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