AO_423

GIUGNO-LUGLIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 423 98 AVVOCATO AO Tutela dei lavoratori e ripresa delle attività dentificare quali siano i confini dell’obbligo di sicurezza del datore di lavoro diventa sempre più difficile in un contesto emer- genziale come quello che stiamo vivendo a causa del Covid-19. Le aziende che si ap- prestano a far ripartire la propria attività sono chiamate a far sì che ciò avvenga in presenza di condizioni idonee, volte ad as- sicurare ai lavoratori adeguati livelli di pro- tezione. Tuttavia, il semplice rispetto del principio di massima precauzione risulta insufficiente in questo particolare mo- mento storico, in quanto sono necessarie misure più specifiche. Per questo motivo, importanti indicazioni sono state offerte dal ‘Protocollo condi- viso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli am- bienti di lavoro’, sottoscritto il 14 marzo 2020 da Confindustria - Confapi e Cgil- Cisl-UIL in attuazione di quanto previsto dall’art.1, comma 1, del Dpcm 11 marzo 2020, il quale si preoccupa di fornire alle imprese una serie articolata di linee guida da seguire per attuare una graduale ripresa della propria attività e allo stesso tempo garantire la sicurezza dei propri lavoratori. Tale strada deve essere necessariamente percorsa in stretta collaborazione con il medico competente, chiamato a fornire il suo prezioso e qualificato contributo nella definizione delle procedure di sicurezza anti-contagio e consentire così al servizio I di prevenzione e protezione di supportare adeguatamente il datore di lavoro nell’ag- giornamento del documento di valutazione dei rischi (DVR - artt.17, 28, 29 ss. del Dlgs 81/2008), ponendo particolare attenzione a quelle mansioni che risultano maggiormente esposte al virus. Cosa cambierà, dunque, all’interno dell’organizzazione aziendale? Ciascuna attività dovrà essere condotta secondo il principio della massima collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro. Da una parte, i lavoratori saranno sempre tenuti a osservare un comportamento responsabile, mantenendo costantemente la distanza di sicurezza di 1 m e curando la propria igiene, in primo luogo delle mani; saranno tenuti a utilizzare mascherine e altri di- spositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici ecc.) conformi alle disposizioni delle Autorità Scientifiche e Sanitarie qualora, nello svolgimento della loro attività, siano oggettivamente impossibilitati a mantenere la distanza interpersonale di 1 m; saranno tenuti a dichiarare tempestivamente al datore di lavoro eventuali situazioni di pericolo, come sintomi influenzali, provenienza da zone a rischio, contatto con persone positive al virus, e ad astenersi in tali evenienze dall’entrare o rimanere in azienda. Dall’altra, i datori di lavoro dovranno organizzare inmaniera adeguata determinati aspetti dell’attività lavorativa, come per esempio gli ingressi in azienda e la permanenza del per- sonale nei luoghi comuni, al fine di limitare al massimo i contatti ravvicinati e ridurre il tempo di sosta in ciascun ambiente. Allo stesso tempo, dovrà essere prevista una venti- lazione continua dei locali e una sanificazione giornaliera degli stessi, comprese le posta- zioni di lavoro e le aree comuni. Andranno inoltre stabiliti orari di ingresso e uscita che consentano di evitare il più possibile assembramenti e contatti tra individui nelle zone comuni (ingressi, aree fumatori, spogliatoi, sala mensa). Ogni azienda dovrà garantire e assicurare la disponibilità di mezzi detergenti e disinfet- tanti a base di cloro e di alcool per la pulizia delle mani e a segnalarli adeguatamente con apposite indicazioni. Verranno gestiti inmaniera differente anche i rapporti con i visitatori esterni, in primis con i fornitori, al punto che l’interscambio dovrà essere effettuato in modo tale da ridurre al minimo le occasioni di contatto con il personale interno. Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto saranno chiamati a rimanere a bordo dei propri mezzi. Le riunioni in presenza saranno possibili solo se necessarie e urgenti e qualora vi sia l’impossibilità di disporre di un collegamento a distanza: in tale caso il numero dei par- tecipanti dovrà essere ridotto al minimo e dovranno essere rispettate scrupolosamente le misure igienico-sanitarie. I datori di lavoro dovranno assicurare un piano di rotazione dei dipendenti dedicati alla produzione, al fine di diminuire al massimo i contatti tra gli individui e di creare gruppi autonomi e distinti. Ciascuna azienda è chiamata a istituire al proprio interno un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, al quale partecipino le rap- presentanze sindacali aziendali e l’RLS - Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Le indicazioni fornite dal Protocollo restano in ogni caso semplici linee guida, in quanto è impossibile definire un protocollo univoco per ogni settore, avendo ciascuno le proprie peculiarità. Resta pertanto compito delle aziende, individualmente considerate, attuare un proprio protocollo anti-contagio, specificamente tagliato sull’attività svolta da ciascuna. ALP – Assistenza Legale Premium Cominotto @cri625 Cristina Sofia Barracchia, Cristiano Cominotto

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