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AO GIUGNO-LUGLIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 423 92 Award’, vetrina competitiva nata per dare impulso alle innovazioni green fra i giovani imprenditori, ricevendo il premio speciale ‘Startup innovativa’ dall’Agenzia CasaClima. Da dove nasce l’idea di Ricehouse? “L’idea da cui sono partita è stata quella di promuovere lo sfruttamento dei residui della coltivazione del riso e sostenere l’utilizzo della paglia, della lolla e della pula come ma- teriali da costruzione” spiega. “Quando mi trasferii a Biella tanti anni fa mi accorsi, osser- vando i campi di riso da cui ero circondata, che tanti erano gli scarti che rimanevano sui campi, destinati a essere bruciati perché non idonei all’allevamento. Visto che in archi- tettura veniva già usata la paglia di altri cereali, mi sono detta: perché non provare anche con quella del riso? Così ho iniziato a usarla nei miei cantieri come isolante”. Ricehouse propone un’alternativa possibile all’utilizzo di materiali di origine petrolchi- mica per un’architettura eticamente, culturalmente, tecnicamente e profondamente impegnata a far tornare il territorio, la città e l’edificio a essere un organismo vivente. L’azienda si configura come un veicolo di innovazione, con un elevato grado di soste- nibilità, ponendosi come obiettivi principali la ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali per l’edilizia: termo-intonaci, massetti alleggeriti, finiture, pannelli isolanti e pannelli per l’arredo, formaldeide free, tutti 100% naturali e totalmente ‘made in Italy’. “Tutti prodotti che sono già in commercio, ben certificati, in conformità con i requisiti di legge. L’intento finale è quello di proporre, attraverso l’utilizzo di questi materiali e il marchio ‘risorsa’, la realizzazione di ‘Case di riso’ passive”. Cosa sono le ‘case di riso’? “Sono abitazioni che non necessitano di impiantistica per il riscaldamento, sono ecologi- che, danno comfort e salubrità e sono progettate valorizzando gli scarti dell’agricoltura e minimizzando la produzione di rifiuti e l’impatto ambientale”. L’attento perseguimento di questa visione aziendale, perfettamente in linea con gli obiettivi esposti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, è stato accreditato da nu- merosi e prestigiosi riconoscimenti nel campo appunto della sostenibilità. Si parla spesso di economia circolare. Qual è il suo vero significato? “Non deve essere uno slogan, come troppo spesso accade. In realtà, nella nostra azienda significa passare dalla natura all’architettura senza produrre rifiuti, ponendo l’uomo al centro di un processo industriale il più possibile sostenibile. Come dicevo, un’avveduta organizzazione della filiera delle materie seconde della coltivazione del riso può offrire nuovi interessanti materiali per un’edilizia tecnologicamente avanzata”. Quali sono le vostre proiezioni per il futuro? “Entro il 2024 il settore naturale globale avrà un Carg dell’11% e raggiungerà un valore pari a 478 miliardi di dollari. Direi che il futuro è già qui! dee e progetti nascono sempre dalla pas- sione, dall’impegno e dalla curiosità. In questa rubrica ci piace parlare di sogni che si realizzano e di realtà italiane che rie- scono a porsi in evidenza per talento, capa- cità imprenditoriale e caparbietà, sebbene troppo spesso debbano lottare contro un sistema burocratico dagli ingranaggi com- plessi, che rischia di sopirne la vivacità e ral- lentarne la crescita. E con maggiore forza ci piace parlarne oggi, in un periodo così difficile per tante nostre imprese. Oggi ci soffermiamo su Ricehouse, un’a- zienda nata dalla visione aperta e lungi- mirante dell’architetto Tiziana Monterisi: “Da sempre” dice “mi sono interessata di architettura a favore dell’uomo, vedo la casa come la nostra ‘terza pelle’. Come prestiamo attenzione agli abiti che in- dossiamo, altrettanto andrebbe fatto con i materiali degli ambienti in cui viviamo”. Lecchese di origine, Tiziana ci racconta come quattro anni fa abbia cominciato a lavorare alla sua start-up Ricehouse, pre- sentata ufficialmente solo nel gennaio 2017 a Klimahouse, dove è arrivata tra le dieci finaliste di ‘Klimahouse Startup I START-UP Lucilla La Puma Ricehouse: case fatte con il riso

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