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GIUGNO-LUGLIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 423 88 AO TUTORIAL nere questo valore diventa necessario individuare il cosiddetto ‘tempo standard di lavoro’, ovvero il tempo necessario per l’ese- cuzione di un’operazione a fronte delle risorse disponibili. Il tempo standard per le attività basate su macchine o impianti automatici è tipicamente determinato e fisso, in base al ciclo tec- nologico utilizzato. Per le lavorazioni manuali, invece, il calcolo del tempo standard è più incerto e va determinato sperimental- mente secondo le classiche tecniche di analisi ‘Tempi e Metodi’. Una volta determinato dall’azienda questo tempo standard, sarà sufficiente moltiplicarlo per il numero di pezzi conformi prodotti durante il tempo di lavoro disponibile per ottenere l’Output, che potremmo anche chiamare tempo redditizio. Pertanto, l’OEE può essere definito come: OEE = tempo redditizio/tempo disponibile Nella Figura 1 viene riassunto lo schema con- cettuale del calcolo dell’OEE che raccorda i due metodi. Dal direttore di produzione al direttore finanziario Quando un direttore di produzione si rende conto che il valore dell’OEE della sua fabbrica o impianto è inferiore alle aspettative, è assai probabile che prepari un piano di interventi e in- vestimenti per miglioralo. Tuttavia, soprattutto se il piano di miglioramento richiede cospicui investimenti di capitale, sorge il problema di convincere i responsabili finanziari ad allargare il ‘cordone della borsa’. In questi casi, è piuttosto frequente che l’istintiva reazione dei responsabili finanziari sia: “l’OEE è una cosa da produzione, non mi interessa, sbrigatevela voi”. Serve allora contestualizzare il vantaggio di un migliora- mento dell’OEE adottando un linguaggio ‘finanziario’ per pro- muovere le proprie idee all’alta direzione. Una possibilità interessante è quella di mostrare gli effetti con- creti del miglioramento atteso dell’OEE sulla redditività azien- dale. A tale scopo, torna utile il modello di Dupont, in genere ben conosciuto dai direttori finanziari, che riportiamo nella Fi- gura 2 in una forma semplificata, mettendo ben in evidenza la posizione dell’OEE nell’albero che porta al calcolo degli indici di redditività azien- dale. Nell’esempio riportato nella Figura 2, la struttura produttiva dell’azienda lavora con un OEE del 60%, considerato in questo caso non di particolare eccellenza e frutto di una Disponibi- lità del 77%, di una Prestazione dell’85,7% e di una Qualità del 91%. In tali condizioni, il profitto è pari a 11,286 mi- lioni di euro e il rendimento del capitale investito (Roce) è pari al 6,81%. Il direttore di produzione potrebbe voler predisporre un piano di miglio- ramento che punti ad aumentare l’OEE del 10%, facendolo passare dal 60% al 70%, un obiettivo certamente sfidante, ma non impossibile da raggiungere. Il piano dovrebbe cercare di otte- nere dei miglioramenti partendo delle aree più critiche, come la Disponibilità, aumentandola del 6% a partire dal valore del 77%, ad esempio tramite azioni di manutenzione su condizione anziché solo preventiva, oppure investendo in si- stemi robotizzati per velocizzare i cambi di attrezzature. Si potrebbe poi cercare di aumentare anche la Prestazione del 6%, per farla arrivare al 91,7%, ad esempio investendo in un si- stema di controllo della linea più efficiente, che prevenga le mi- crofermate impreviste e i rallentamenti. Anche per la Qualità, al 91%, si può sempre pensare di migliorarla dell’1%, ad esempio con regolazioni migliori del processo e una maggiore attenzione alla formazione degli operatori. I risultati dell’aumento dell’OEE del 10% sui risultati economici dell’a- zienda sono decisamente rilevanti, come si può constatare nel modello di Dupont riportato nella figura 3. I profitti salgono di ben 13,14 milioni di euro e il rendimento del capitale investito passa dal 10,84% al 16,81%. Certamente un piano del genere può richiedere investimenti consistenti, ma con ricadute estremamente positive sulla red- ditività dell’azienda, che indurranno probabilmente il direttore finanziario a mettere mano molto più volentieri al portafoglio. • Fig. 2 - Modello di Dupont semplificato che evidenzia l’influenza dell’OEE sui parametri finanziari di redditività Fig. 3 - Il notevole miglioramento dei parametri di redditività conseguente a un aumento dell’OEE del 10% emerge chiaramente nel diagramma di Dupont

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