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un -3% sul 2018. Alcuni comparti merce- ologici hanno tenuto meglio di altri. Tra questi, chiudono il 2019 in positivo i PLC (+0,3%), così come il software industriale e il networking industriale (+11%). Meno brillanti le performance di azionamenti e drive (-5%), così come dellameccatronica. Sicuramente ha influito il rallentamento degli investimenti da parte dei costruttori di macchine e una situazione di mercato meno prospera, ma il dato negativo soffre anche il confronto con l’andamento an- cora favorevole dell’anno precedente. Per quanto riguarda i settori di destinazione, lameccanica, che tradizionalmente traina il comparto automazione industriale in Italia, ha attraversato nel corso del 2019 una fase calante; -4,9% la produzione di macchine utensili nel 2019 secondo dati diffusi da Ucimu. Il packaging (alimentare e non) ha tenuto meglio, così come la lo- gistica, ma nella seconda parte dell’anno si è vista una riduzione degli investimenti. Sebbene in termini di fatturato non si re- gistrino grandi scompensi, in quanto gli ordini in parte provenivano dal 2018, in termini di ordinato e quindi visibilità sul 2020 le premesse non sono incorag- gianti. Con questi presupposti, e prima ancora dell’emergenza Covid-19, il 2020 si sarebbe prefigurato come un ulteriore anno di transizione. Il futuro tra Intelligenza Artificiale ed Edge Computing Sebbene il concetto di Industria 4.0 sia noto dal 2011 e gli incentivi del Piano Im- presa 4.0 abbiano creato opportunità di investimento, l’Italia si è dimostrata lenta nell’introduzione delle tecnologie digi- tali; questo principalmente a causa della struttura intrinseca del tessuto industriale italiano: più del 90% delle imprese sono PMI, spesso a gestione familiare. Senza dimenticare i ritardi nella diffusione della banda larga, l’ossatura dell’IIoT. Secondo l’Osservatorio CPI, l’indicatore europeo per i diversi aspetti dell’adozione del digi- tale indica che l’Italia è ferma al 25° posto su 28 Paesi europei. Accelerare il 5G di- venta sempre più urgente, così da avere fabbriche completamente automatizzate, flessibili e gestibili a distanza. Anche le reti Time Sensitive (TSN), che una ricerca Technavio prevede crescere con un Cagr del 52% nel periodo 2019-23, sembrano essere una scommessa vincente. Uno dei temi caldi è sicuramente quello dell’Intelligenza Artificiale, tecnologia che nel mondo industriale sta trovando e tro- verà sempre più applicazioni importanti. Il 5G è un abilitatore di tecnologia e innova- zione il cui avvento potrebbe portare a un cambio di paradigma molto forte, e che richiede nuovi investimenti in sicurezza. Benché interessante, la Blockchain viene ancora vista dal mondo dell’industria con un certo ‘sospetto’; manca una reale com- prensione e maturazione del potenziale di sviluppo, unite a una certa diffidenza nei confronti dei concetti di trasparenza e condivisione. Tra le tecnologie che danno la cifra del 2019 troviamo l’Edge Computing, a cui l’Osservatorio 2020 dedica uno speciale. Nel 2019 il mercato globale dell’edge è stato valutato da Grand View Research in 3,5 miliardi di USD, nel 2027 è atteso esplodere fino a 43,4 miliardi di USD. Se- condo Gartner, entro il 2025 il 75% dei dati industriali saranno infatti generati e processati all’edge, favoriti dalla near-zero latency del 5G. Altro aspetto da tenere sotto osservazione è la Cybersecurity: le innovazioni tecnologiche e la diffusione dell’IIoT spingono le aziende ad investire sempre più in sicurezza per proteggere reti, dati, infrastrutture e stabilimenti. Una crisi globale come l’emergenza Covid-19 imporrà cambiamenti a lungo termine. A sopravvivere sarà chi ha oggi la forza di investire, come le grandi società o le pic- cole imprese che sono arrivate in salute alla crisi. “È più che mai necessario che le aziende investano in automazione” sot- tolinea Marco Vecchio, segretario di Anie Automazione. “Vediamo che chi è in diffi- coltà oggi lo è perché in passato non ha investito in modo strategico in automa- zione. Bisognerà aiutare le imprese a mi- gliorarsi perché il mondo è andato avanti, e la competitività globale lo richiede. L’avvento del digitale ha aperto gli occhi amolti, non solo sulla parte gestionalema anche commerciale, e per gestire meglio l’intera filiera”. L’opinione delle aziende Automazione Oggi: Dalle stime ottimi- stiche del 2018 all’incertezza del 2019, fino all’improvviso arresto imposto dall’emergenza Covid-19 e allo spettro della recessione. Quale può essere il contributo delle aziende dell’automa- zione industriale alla ripartenza del mo- tore Paese, e quali tecnologie potranno aiutare le imprese a riprendere l’attività produttiva in modalità più efficienti e sicure? Dario Nacawa , IIoT Sales Manager Italy & Iberia, Advantech Europe ( www.advan- tech.eu ) : Il trend della digitalizzazione 4.0 delle fabbriche e dei processi produttivi è già in atto da diversi anni, con applica- zioni e velocità differenti a seconda delle realtà più o meno illuminate. La situazione odierna di incertezza spingerà ulterior- mente le aziende in questa direzione, dove l’attività produttiva dovrà necessariamente essere più efficiente, ma sempre in sicu- rezza. Le tecnologie IoT in senso lato sa- ranno il motore di questa ripresa, dando maggior flessibilità e immediatezza nelle decisioni e maggiore trasparenza ai dati di processo. La maturità e la continua evo- luzione dell’Edge Computing da un lato e delle infrastrutture Cloud dall’altro consen- tono l’implementazione delle architetture più appropriate a seconda degli scenari applicativi in modo sempre più facile. Franco Andrighetti , managing director e co-founder, EFA Automazione ( www.efa. it ): Il contributo che in questo momento le aziende di automazione possono offrire Dario Nacawa, Advantech Europe Franco Andrighetti, EFA Automazione GIUGNO-LUGLIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 423 31

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