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a cura di Ilaria De Poli @depoli_ilaria AO RASSEGNA Sensori intelligenti Che mondo sarebbe senza sensori? Il sensore intelligente rappresenta un terminale di un ecosistema, di un reticolo, di un’infrastruttura che regola la produzione MAGGIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 422 90 È francamente difficile pensare oggi a un mondo senza sensoristica. Ogni singolo afflato produttivo poggia su un’infrastruttura che riceve e rende dati. Inevitabilmente raccolti da sensori di qualunque cosa, movimento, tempe- ratura, vibrazione, suono. Per un costante incremento di qualità, produttività, redditività. Che sia a bordomacchina o su un intero impianto, o un sito, una cisterna o serbatoio, un robot, una barriera o un sorter, il sensore è il vigile e il dirigente della produzione 4.0 e non solo. Una tecnologia sempre più sofisticata che, posizionata lungo il percorso produttivo ed elaborativo su unamacchina, un impianto o un sito, raccoglie dati e consente rilevazioni per aumentare sempre più la qualità, l’affidabilità, l’esattezza del prodotto e raffinarne l’uso. Ridurre i costi complessivi, aumentare l’efficienza dei processi, migliorare la disponibilità delle macchine, incrementare la qualità della produzione e del prodotto: è questo il‘lavoro’della sensoristica. La sua importanza è pareggiata dall’importanza dell’infra- struttura di comunicazione che mette in collegamento la sensoristica con l’intelligenza che la governa. La bi-dire- zionalità, propria dell’ecosistema dei sensori determina la necessità dell’infrastruttura della comunicazione. È difficile parlare di un mondo talmente variegato e tec- nologicamente mobile, ma basta considerare l’incre- mento di un protocollo di comunicazione come IO-Link. MarketsandMarkets prevede che il mercato di IO-Link raggiungerà i 12,2 miliardi di dollari entro il 2023, dai 2,87 miliardi di dollari del 2018, con un tasso annuo di crescita composto del 33,56%. Un incremento che è da attribuirsi sia alla capacità di questo protocollo di comunicazione di supportare diversi altri protocolli fieldbus ed Ethernet di li- vello superiore, sia a un’attenzione particolare all’aumento dell’efficienza energetica, all’ottimizzazione delle risorse e alla riduzione dei costi di produzione. La sensoristica in trent’anni ha fatto progressi difficilmente definibili. Basti pensare che negli anni ’80 era appannaggio della meccanica, mentre oggi fior di softwaristi ottimiz- zano i sensori e ne affinano le funzionalità. Oggi tecno- logie come la miniaturizzazione, il cloud, l’IIoT ampliano l’orizzonte del mondo dei sensori non solo nel processo produttivo ma nell’automotive, nella sanità, nella sicu- rezza, nella domotica, nella vita di ogni giorno, se pen- siamo a quanti sensori ci circondano. Non c’è francamente ambito produttivo o sociale che non applichi sensoristica intelligente attraverso la quale controllare e diagnosticare, ricevere e restituire dati e informazioni per rendere tutto più accurato, conveniente e fruibile. A partire dalla produ- zione. Senza sensori l’automazione non ci sarebbe e senza sensori e automazione non ci sarebbe nemmeno questo giornale… Vitaliano Vitale, Comitato Tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus & Networks Foto tratta da www.pixabay.com

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