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MAGGIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 422 110 TECH BOYS AND GIRLS AO Lucilla La Puma a ‘ragazza tecnologica’ di cui vi parliamo questo mese si chiama Daniela Piras, è nata ad Alghero, una cittadina di ori- gine catalana nel nord ovest della Sardegna e dopo gli studi in medicina a Sassari e la specializzazione in dermatologia e venerologia e un training avanzato di dermoscopia nell’ospedale ‘Casa del Sollievo della Sofferenza’ a San Giovanni Rotondo, si trasferisce nel Regno Unito dove oggi lavora come primario dell’ospedale Epsom and St Helier. Daniela fu subito notata dal suo professore che la fa assumere presso il Royal London Hospital per un progetto di ricerca atto a dimostrare come l’uso del dermoscopio, quasi sconosciuto nel Regno Unito a quei tempi, migliorasse sensibilmente la diagnosi delle lesioni della pelle. Si distingue immediatamente per passione e impegno e lavorando senza risparmiarsi mette a frutto la sua esperienza, raccogliendo migliaia di immagini cliniche e dermoscopiche di lesioni cutanee. Le analizza, le descrive e le condivide con gli specializzandi ai quali insegna l’uso della dermatoscopia e le descrizioni delle immagini. I risultati sono dalla sua parte e la dermoscopia diventa a ragione un esame essenziale nella clinica diagnostica. Ma non è l’unico contributo che in quegli anni fornisce alla tecnica dermoscopica. La dottoressa Piras ha anche il merito di aver parteci- pato alla costruzione del primo software per lo screening online per le lesioni cutanee con l’utilizzo del dermoscopio tra il 2003 e il 2004, con un team di ingegneri russi, per una società con sede nel Regno Unito. Dal 2010 inizia a supervisionare il software in grado di fare diagnosi autonomamente. Il nome del software Moletest uk è infatti il primo al mondo per l’analisi automatica. “Moletest è un’applica- zione con sede nel Regno Unito” mi racconta Daniela “istituita nel settembre del 2010. Al momento del lancio è stato il primo servizio al mondo di screening online in remoto delle lesioni cutanee per il rilevamento di non-melanoma e di melanoma”. L’azienda con cui ha collaborato alacremente ha sviluppato un’esclusiva tecnica di elaborazioni delle immagini fotografiche delle lesioni, rispetto ai risultati di casi noti. Fornendo una valutazione basata sul ‘semaforo’ in cui il ‘verde’ è una lesione normale, ‘giallo’ una lesione borderline con un potenziale biologico e un comportamento potenzialmente imprevedibile e ‘rosso’ potenzialmente canceroso. Da allora la società ha evoluto questo concetto iniziale in un nuovo prodotto che a differenza del precedente funziona su dispositivi iOS e i test iniziali sono stati effettuati su iPad. “Utilizza” mi spiega Daniela “una selezione disparata degli algoritmi precedenti in cui ciascuno ha un intervallo distinto per il melanoma. Questi algoritmi particolari sono stati scelti perché forniscono una finestra sul mondo cellulare usando un’immagine digitale ravvicinata. La logica di ‘Nomela’, questo il suo nome attuale, è che può identificare in modo sicuro l’assenza di malignità piuttosto che una diagnosi specifica”. L Daniela Piras Daniela Piras è una consulente accreditata in Dermatologia. È iscritta al British Specialist Register del General Medical Council emembro della BritishAssociation of Dermatologists. Ha studiatoMedicina e Chirurgia all’U- niversità di Sassari, qualificandosi con lode nel 1999. La sua formazione inDermatologia eVenereologia è stata completata nel 2003 sempre all’Università di Sassari. Ha speso un periodo di formazione come ricercatore al Royal London Hospital. Attualmente è consulente dermatologo agli ospedali Epsom e St. Helier nel Surrey. Ha lavorato negli ospedali Barking, Havering and Redbridge University Hospital NHS Trust per oltre dieci anni occupandosi di disturbi infiammatori e cancro della pelle. Ha una formazione avanzata in dermatoscopia che applica per la valutazione delle lesioni cutanee.

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