AO_421

APRILE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 421 96 AO AUTOMAZIONE DOMANI viluppata all’Università di Firenze una nano- struttura basata su molecole magnetiche e superconduttori, con proprietà quantistiche di frontiera. Lo annuncia l’articolo pubbli- cato sull’ultimo numero della rivista scien- tifica Nature Materials e firmato dal team coordinato da Roberta Sessoli, in collabo- razione con una rete internazionale di cui fanno parte anche i ricercatori dell’Univer- sità di Modena e Reggio Emilia. La nuova tecnologia si basa sulla possibi- lità di realizzare nanostrutture in cui lo spin degli elettroni di una mole- cola è utilizzato come sen- sore quantistico in grado di interagire in modo control- lato con materiali super- conduttivi. “Lo spin elettronico è una delle proprietà fondamen- tali della materia a livello subatomico ed è alla base delle proprietà magne- tiche dei materiali, fra le quali anche la capacità di archiviare e manipolare in- formazioni” chiarisce Giulia Serrano, assegnista di ri- cerca Unifi e prima firmata- S CarlottaVeloso ria dell’articolo. “Gli spin hanno una natura intrinsecamente quantistica e per questo oggi la ricerca di frontiera li studia come potenziali quantum-bit, ovvero come unità fondamentali di computer quantistici alternativi a quelli oggi disponibili, basati sumicrocircuiti supercon- duttivi”. I ricercatori hanno studiato il magnetismo di molecole in diretto contatto con una superficie di piombo, un metallo che diventa superconduttore quando raffreddato a temperature al di sotto dei 7,2 Kelvin. “A temperature così basse le proprietà delle molecole sono influenzate dalla superficie del superconduttore che an- nulla il campomagnetico esterno e accelera la dinamica dello spin molecolare” spiega Serrano. “Studiando queste alterazioni possiamo capire meglio come funzionano i superconduttori ma anche sfruttarli per con- trollare più efficacemente il comportamento quantistico delle molecole che vorremmo utilizzare come nuovi quantum-bit”. “Sebbene si tratti ancora di ricerca di base” commenta Roberta Sessoli, docente di Chi- mica generale e inorganica dell’ateneo fio- rentino, “si tratta di un punto di partenza che aprirà la strada a potenziali applicazioni nella sensoristica e nelle tecnologie per l’informa- zione con l’obiettivo di superare gli attuali limiti dei computer quantistici”. Roberta Sessoli e Giulia Serrano nel laboratorio di Magnetismo molecolare all’Università degli Studi di Firenze

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