AO_421

APRILE 2020 AUTOMAZIONE OGGI 421 92 AO TUTORIAL Lucilla La Puma ll’inizio, per chi saltuariamente l’incontrava, soprat- tutto in qualche lettura di fantascienza, era una parola dalle tinte fosche e vagamente minacciose. Drone. Oggi è diventata molto comune, e se per i bimbi sa subito di spensieratezza e di gioco, per i grandi invece è ormai sinonimo di business. Drone: velivolo privo di pilota e comandato a distanza, usato generalmente per operazioni di ricognizione e sorveglianza, oltre che di disturbo e inganno nella guerra elettronica; è indicato anche con la sigla RPV, Remotely Piloted Vehicle, ovvero veicolo guidato a distanza. Dalla semiclandestinità e dalla reticenza del campo militare, i droni sono infatti sbarcati chiassosamente sul mercato di massa. L’etimo della parola è curioso: in inglese, da cui deriva alla lettera il termine italiano, drone indicava originariamente il fuco, cioè il maschio dell’ape. Perché sia stato scelto proprio il nome del ma- schio di questi preziosi insetti per riferirsi a un tal genere di aero- mobili è poco chiaro. Che i fuchi, non producendo miele, siano elementi dell’alveare più sacrificabili rispetto alle controparti femminili? Proprio come lo è un velivolo privo di esseri umani a bordo? Chissà. Fatto sta che i droni rappresentano un mercato oggi in rapida espansione, dal futuro molto roseo. Come dicevamo, un drone in buona sostanza è un aeromobile telecomandato, dotato di un computer di bordo più o meno so- fisticato, il cui ‘pilota’ resta con i piedi ben piantati a terra, con un joystick tra le mani. Ne esistono una moltitudine di tipi e di mo- delli, con pesi variabili dalle poche centinaia di grammi a diverse decine di chili, Dopo gli esordi nel settore strategico militare, l’uti- lità dei droni è stata presto riconosciuta in settori disparati e assai diversi da quello degli armamenti, come ad esempio l’agricoltura, la gestione di emergenze, il monitoraggio di territori a seguito di catastrofi naturali e il settore delle utility per lo svolgimento di ispezioni e sopralluoghi, tutte funzioni che queste piccole macchine volanti assolvono con grande efficacia ed elasticità, consentendo per di più un notevole abbattimento dei costi. Ma i droni hanno rapidamente conquistato il cuore anche di hobbisti, appassionati e ragazzi, finendo con l’irrompere ronzando nella nostra quotidianità. Se ne possono acquistare di già completi e pronti all’uso, come pure in kit fai-da-te, da assemblare in pieno relax a casa propria, e perfino da realizzare ex novo con stampanti 3D. Tutti pazzi per i droni, insomma. Non tutti però sanno che per librarli in volo e pilotarli, quanto meno per usi professionali e a determinate altezze, è prima ne- cessario ottenere un attestato, che si può conseguire superando un esame con prove di teoria e di pratica. In proposito l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), recependo la vigente normativa europea, ha emesso un regolamento che disciplina, appunto, la circolazione aerea degli aeromobili a pilotaggio remoto e i loro possibili scenari d’impiego. Quello dei droni è dunque un mercato in rapidissima evoluzione, e dagli orizzonti dorati, trainato da un vasto fronte di progetti di ricerca e capace di straordinarie sinergie con due altre grandi pro- messe del futuro: la robotica e l’intelligenza artificiale. Tra il 2015 e il 2019 le prime 20 università di ingegneria al mondo hanno prodotto ben 700 pubblicazioni scientifiche relative ai droni, concentrandosi in particolare sui sistemi di guida, navigazione e controllo (27%), sulle applicazioni (25%) e sulle telecomunicazioni (19%). Spiega Marco Lovera, responsabile scientifico dell’Osserva- torio Droni: “Il mercato dei multirotori classici è ormai pressoché saturo e caratterizzato da diversi limiti tecnologici che non im- pediscono lo svolgimento di molte attività in cui i droni possono affiancare e sostituire l’uomo, ma sono un vincolo critico in parti- colare per l’ispezione delle infrastrutture lineari o delle consegne. A Droni nei cieli I droni rappresentano unmercato oggi in rapida espansione e dal futuromolto roseo Foto marian anbu juwan, Pixabay

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