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laboratori, ognuno di loro è fondamen- tale e sarà nostra cura tutelare la loro salute in questo difficile momento”. Smart working L’emergenza sanitaria legata al diffon- dersi del Coronavirus ha messo a dura prova tutte le imprese sul territorio ita- liano che, a seguito delle restrizioni im- poste sugli spostamenti delle persone, hanno dovuto adattarsi e continuare a lavorare da remoto. Di certo, quello che abbiamo appreso in queste settimane è che solo grazie allo smart working siamo riusciti a rimanere produttivi e molti faranno buon uso di quanto spe- rimentato, cercando di mettere a fattor comune i vantaggi, anche nel futuro. Fino allo scorso gennaio in Italia erano circa 600.000 gli smart worker, su un po- tenziale di circa 5 milioni (dati dell’Os- servatorio del Politecnico di Milano). Ma la modalità di lavoro agile, quando possibile, può diventare una soluzione interessante per ciascuno di noi, perché assicura interessanti privilegi. Ad esem- pio, consente di azzerare le ore consu- mate, giorno per giorno, nel coprire il tragitto casa-lavoro, facendoci guada- gnare tempo prezioso da investire in at- tività per lo sviluppo del nostro business. Purtroppo, molte aziende non erano pronte ad affrontare questa situazione improvvisa, non avendo sufficiente- mente investito nelle risorse necessarie a implementare le architetture tecnolo- giche innovative per supportare lo smart working. Si sono così ritrovate, improvvi- samente, nella condizione di pianificare in emergenza soluzioni temporanee per non rischiare eventuali nuovi stop nella propria attività lavorativa. Altre invece, che già predisponevano di una piattaforma abilitante, hanno cercato di potenziarla, così da permettere a interi uffici di poter continuare a lavorare. Consys.it ( www.consys.it ), società di consulenza specializzata nella cyberse- curity, dopo aver predisposto la sicu- rezza dei propri collaboratori, si è messa a disposizione dei clienti, effettuando test e, ove necessario, predisponendo nuove configurazioni, caso per caso, per riadattare le infrastrutture ai requisiti in grado di rispondere alla situazione che si stava verificando. “A partire da fine febbraio” sottolinea Gianluigi Crippa , strategic Business development mana- ger di Consys.it “la maggior parte dei nostri clienti ci ha chiesto di intervenire per aumentare la capacità delle architet- ture di accesso remoto per adeguarle a un numero di utenti anche nettamente maggiore alla situazione pre emergenza, anche mettendo in campo budget non preventivati”. “Durante questa emer- genza le aziende si sono rese conto” prosegue Crippa “che chi lavora in smart working rimane assolutamente produt- tivo, garantendo la continuità del busi- ness, e riconoscendo di conseguenza Gianluigi Crippa, Consys.it
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