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MARZO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 420 74 AO S P E C I A L E Andreas Biniasch azienda svedese Scania è uno dei maggiori produt- tori mondiali di veicoli utilitari, autobus, nonché di motori navali e industriali. Lo stabilimento di Stoc- colma produce, tra l’altro, potenti motori per camion e autobus. La tecnologia dei sensori viene utilizzata per evitare tempi di inattività della produzione non pianificati, monitorando costantemente le condizioni di macchine e im- pianti. Nel caso in cui vengano superati i valori limite, il personale di manutenzione riceve un messaggio automatico o, in situazioni critiche, la macchina viene addirittura arrestata automaticamente per evitare danni. “Stiamo utilizzando dei comuni sensori di flusso e di livello nonché sensori induttivi per avere una panoramica delle nostre linee di produzione” illustra Robert Bergkvist, inge- gnere dell’automazione IT di Scania. “Inoltre, i dati del sensore rappresentano un grande valore per noi: ci aiutano a prendere tutti i tipi di decisione riguardanti le opzioni di manutenzione. I dati sono anche molto utili per ottimizzare i processi”. La diagnostica attraverso l’esempio di una macchina utensile Scania utilizza innumerevoli macchine utensili. È come se le frese stessero tagliando il burro quando si fanno strada attraverso i blocchi di metallo, mentre gli scalpelli del tornio creano alberi precisi al millimetro e i trapani perforano accuratamente i pezzi. Tutte le fasi del processo sono completamente automatizzate ed eseguite da torni e fresatrici computerizzati. In un batter d’occhio vengono creati stampi per testate o alberi per motori. Per soddisfare gli elevati standard di qualità, le macchine utensili devono garantire una lavorazione del pezzo impeccabile e senza problemi. L’elevata velocità di lavorazione e le grandi forze di pro- cesso richiedono sistemi diagnostici a risposta rapida, che rilevino tempestivamente eventuali danni all’utensile o possibili collisioni nel processo di lavorazione, in modo tale da essere immediata- mente arrestati per evitare danni alla macchina o al pezzo. La diagnostica costante delle vibrazioni ha dimostrato di essere la soluzione ideale per ridurre al minimo i danni. Piccolo difetto, conseguenze drammatiche È difficile immaginare la reale grandezza delle forze in gioco nel processo, vedendo con quanta facilità le frese tagliano il mate- riale, a velocità rotazionali decisamente elevate. Tuttavia, gli strumenti sono di fatto sottoposti a sollecitazioni meccaniche estreme. Anche se la loro qualità è massima, nessun operatore è in grado di impedire che gli utensili si rompano mentre sono in uso. Anche un piccolo difetto meccanico può avere gravi conse- guenze, se si verifica durante il processo di lavorazione. Un dente rotto di una testa di fresatura, per esempio, può danneggiare il pezzo in lavorazione e renderlo inutile. Quando ciò accade a un pezzo complesso, come un blocco motore, il danno può diven- tare molto costoso. Non solo il pezzo diventerebbe inutilizzabile, L’ Monitorare per proteggere I sensori di ifmvengono impiegati dall’azienda svedese Scania per il monitoraggio della produzione automatizzata Il potente blocco motore V8 di Scania

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