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MARZO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 420 51 Così, quello che finora sembrava avere fascino solo da un punto di vista tecnico, improvvisamente acquisisce valore per chiunque, ha impatto sulla vita di tutti, come è già avvenuto per molte delle nuove tecnologie con cui sempre più spesso entriamo in contatto. E ora produciamo! “Da anni ormai quasi tutti i nostri clienti utilizzano l’AM prima di tutto per creare i prototipi di ciò che poi andranno a pro- durre; alcuni settori, l’aerospaziale e l’au- tomotive in primis, impiegano poi pezzi realizzati con la stampa 3D, soprattutto se si tratta di elementi particolari per caratte- ristiche fisiche, prestazioni, forme” illustra StefaniaMinnella, application engineer di HP Italy. Grazie ad alcune tecniche di AM è infatti possibile formare componenti con caratteristiche strutturali particolari, difficili se non impossibili da ottenere con le tecniche tradizionali. Per esempio, è possibile decidere quali parti di un pezzo rinforzare oppure rendere più o meno flessibili, impiegando sistemi di lavora- zione dei materiali differenti. “Alleggerimento delle strutture e mag- giore stabilità e sicurezza, grazie all’im- piego di componenti studiati e prodotti su misura per il compito specifico che devono assolvere, sono fra i vantaggi più immediati che si hanno impiegando componenti prodotti con l’AM” aggiunge Silvia Cecchel, innovation and advanced engineer di Streparava. Perché l’AM sia conveniente occorre però che le produzioni siano ridotte e specifi- che, così come fondamentale è che le realtà che l’impiegano - così come è per tutte le tecnologie ‘abilitanti’ l’Industria 4.0 - non si limitino a portare a termine un ‘acquisto’, bensì comprendano tutte le implicazioni che l’utilizzo della nuova tecnica impone a tutti i livelli dell’orga- nizzazione e dei processi, fino a impat- tare sul modello di business stesso. Poi, ovviamente, anche questa tecnologia ha le sue pecche: prima di tutto la quantità relativamente ridotta di materiali utilizza- bili rispetto quelli che si possono lavorare con le tecniche tradizionali, poi la neces- sità di applicarla alla produzione di piccoli lotti in soluzioni di nicchia perché i costi siano effettivamente competitivi, infine l’attuale scarsa esperienza in questo tipo di produzioni che le aziende possono vantare, trattandosi di tecnologie ancora ‘giovani’. L’innovazione però non si ferma: “Uno dei prossimi passi per noi sarà l’aggiunta di ‘intelligenza’” conclude Minnella. “Puntiamo a raccogliere un quantitativo crescente di dati dalle nostre stampanti, che sono collegate in cloud; già ne ela- boriamo diversi sia ai fini manutentivi, sia per inviare feedback su status e fun- zionamento ai clienti, ma ampliando i parametri monitorati e migliorandone l’elaborazione potremo fornire infor- mazioni utili anche per il controllo dei processo, l’aumento della produttività, l’efficientamento della produzione, il controllo funzionale dei componenti…” Informazioni utili dunque a migliorare la redditività della produzione, per esempio riducendo gli scarti di materiale, ottimiz- zando o modificando la lavorazione, in un’ottica anche di maggiore sostenibilità. Il convegno si è concluso lasciando spazio ancora a molte considerazioni e riflessioni sulle implicazioni ultime e le potenzialità legate all’AM, impossibile sviscerarle tutte in poche ore, per questo sarà interessante rivedere e poter toccare con mano queste soluzioni in occasione della prossima SPS Italia (Parma, 26-28 maggio - www.spsitalia.it ) , dove un’area sarà appositamente allestita per dare spazio e visibilità alle soluzioni di AM. Ar- rivederci a Parma! • Messe Frankfurt Italia www.messefrankfurt.it Da Francoforte a Parma L’interesse che l’AM sta suscitando nel mondo industriale a livello internazionale è confermato dai numeri di Formnext ( https://formnext.mesago.com ), l’evento dedicato a questa tecnologia che Mesago Messe Frankfurt ha organizzato per la quinta volta a Francoforte lo scorso novembre 2019. Evento, tradizionale nella forma, ha visto crescere rapidamente il numero degli espositori arrivati a 852, per una superficie fieristica occupata di 53.039 m 2 , e dei visitatori, 34.532 all’ul- tima edizione. “L’AM ha dimostrato di essere definitivamente entrata nel mondo dell’industria” ha sottolineato Christoph Stüker, senior communication manager di Formnext. “La nostra fiera ha potuto crescere perché tratta di una tecnologia che, una volta entrata in azienda, rivoluziona tutti i processi con cui viene in contatto, a monte come a valle. Per questo in mostra non troviamo solamente le stampanti, ma tutto un mondo legato all’impiego di queste soluzioni”. L’Italia, nota per la sua creatività e capacità di innovazione, è sicuramente uno dei Paesi più in- teressati alle opportunità che l’AM offre, in quanto le possibilità di personalizzazione e sperimen- tazione sono davvero infinite: “Per questo oggi è prioritario fare cultura, diffondere la conoscenza delle potenzialità della tecnologia additiva, offrire demo case e mostrare come questa tecnologia, unita alla digitalizzazione, possa davvero rivoluzionare non solo i prodotti, ma l’intero modello di business delle aziende”. Questo uno degli obiettivi che si pone anche Messe Frankfurt Italia, che riserverà a SPS Italia di Parma uno spazio interamente dedicato a questa tecnologia, il ‘District 4.0-Additive Manufacturing’, all’interno del padiglione 4.1. Un convegno dedicato all’Additive Manufacturing, organizzato a Milano da Messe Frankfurt Italia, ha messo in evidenza potenzialità e criticità di questa tecnologia

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