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MARZO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 420 46 AO PANORAMA Per connettere i vari attori della catena produttiva, dal fornitore di materie prime al consumatore, è necessario adottare piattaforme cloud per raccogliere inmodo univoco e completo tutte le informazioni e poter gestire i dati; lo stesso vale per esigenze quali la serializzazione, in cui i codici, vere e proprie ‘impronte digitali’ del prodotto, sono raccolti in modo sicuro usando il cloud. Questa tecnologia si rivela inoltre essenziale anche per la disponibilità delle informazioni necessarie ad attuare i processi di manutenzione predittiva e condition based che si possono impostare grazie a IoT e Big Data, con importanti ri- sparmi ed efficienze per le aziende. Marco Pannunzi: Oggi si parla molto di Industria 4.0 e delle tecnologie che pos- sono ottimizzare i processi, migliorare le performance e, più in generale, mante- nere alta la produttività specialmente per la produzione di prodotti sempre più per- sonalizzati, diversificati e richiesti in tempi brevi. Nell’industria alimentare, la trasfor- mazione digitale si traduce in soluzioni su misura per quelle che sono le peculiarità precise di ogni lavorazione, per rispondere puntualmente a esigenze specifiche. Pro- poniamo soluzioni integrate di processo e di controllo intelligente, utili per collegare processi finora gestiti in maniera separata, supportando così i produttori nel fronteg- giare le abitudini di consumo sempre più frenetiche e globalizzate, che impongono l’adozione di un approccio più efficiente, rapido e flessibile alla produzione. I nuovi paradigmi dell’Industria 4.0 permettono alle aziende alimentari di rispondere con efficacia alle attuali sfide di flessibilità, si- curezza, tracciabilità e qualità lungo tutta la filiera. Quindi è fondamentale che i macchinari per la trasformazione degli alimenti e i lori sistemi di azionamento e automazioni siano progettati per operare con estrema precisione e sicurezza in tutte le fasi del processo. Noi affrontiamo il set- tore alimentare in ottica 4.0, offrendo così consulenza e soluzioni innovative in grado di far fronte alle molteplici sfide che gli ad- detti del settore food che sono chiamati a fronteggiare. Simone Fardella: Come ogni attività pro- duttiva caratterizzata da impiego massivo di capitali, asset e logiche di value chain anche l’industria del food & beverage si presta bene ad accogliere le logiche 4.0. In particolare IoT introduce nella logica 4.0, raccogliere dati per prendere decisioni utili, tre dimensioni fondamentali: realtime, distribuzione territoriale e intelligenza. In questo contesto, il percorso di adozione dell’Industria 4.0 da noi osservato è il se- guente. Tipicamente si parte da esperienze di smart factory, in cui la facility produttiva, sia essa un campo o un allevamento o un’attività di lavorazione, si inizia control- lando le condizioni ambientali (pensiamo ad esempio a un allevamento connesso) e innescando allarmi qualora qualcosa non andasse. Il secondo passaggio riguarda gli ‘smart process’: si passa dunque a identifi- care le inefficienze di processo, ad esem- pio l’eccesso di scarti in corrispondenza di una determinata linea, e a migliorarle. Pensiamo anche alle applicazioni IoT che assicurano, grazie a logiche di manuten- zione preventiva, la continuità produttiva o anche ai progetti di precision farming in cui si va a ottimizzare i trattamenti (idrici e fertilizzanti) in funzioni delle reali ne- cessità del raccolto. L’industrial IoT, tutta- via, va oltre lo stabilimento produttivo in senso stretto: nuove opportunità si aprono sul tema degli ‘smart product’. Pensiamo alla tracciabilità dei prodotti attraverso la combinazione di IoT e blockchain oppure alla sicurezza: IoT può aiutare a monito- rare in qualsiasi momento le condizioni degli alimenti rispetto a luoghi/parametri di conservazione e rilevare/prevenire pro- blematiche che comprometterebbero la qualità del prodotto. Un prodotto sicuro, tracciato, certificato attraverso una smart label ha un business benefit enorme in termini di marketing e di qualità. Elio Bolsi: Stiamo parlando di un’industria che ha visto crescere esponenzialmente il livello di complessità del proprio mercato, la variabilità della domanda e la competi- tività. Sfide che possono trovare soluzione solo in tecnologie che abilitano la gestione e l’utilizzo del dato quale carburante di ogni processo. Da una parte c’è un con- sumatore maggiormente consapevole e attento alla qualità e alla provenienza dei prodotti, oltre che alla sostenibilità e alla riduzione dello spreco alimentare. Dall’al- tra c’è un’azienda che deve essere reattiva e in grado di recepire e di gestire il variare dei comportamenti di acquisto dei consu- matori grazie a soluzioni che permettano la tracciabilità del prodotto e di tutta la filiera, garantiscano la qualità e portino a limitare al massimo scorte di cibi deperi- bili che restano invenduti. Uno scenario piuttosto complesso che trova risposta in sistemi e macchine intelligenti e inter- connesse che scambiano informazioni tra loro basate su un flusso continuo di dati provenienti da ogni singolo componente installato lungo la linea, e che trova la ri- sposta ideale nei paradigmi dell’Industria 4.0 e delle tecnologie avanzate che ne per- mettono l’attuazione. Il comparto alimen- tare sta affacciandosi con convinzione a tecnologie di visione che, fino a pochi anni fa, erano dominio di altre industrie e che erano viste come molto complesse da im- plementare. A tal riguardo noi abbiamo il software che permette di implementare tutte le applicazioni di visione, dalla smart camera ai sistemi di visione 2D o 3D fino ad arrivare ai profilometri, un vantaggio non da poco per chi deve gestire le linee Marco Pannunzi, SEW-Eurodrive Elio Bolsi, wenglor sensoric italiana Simone Fardella, Trueverit

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