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Melting (SLM), quindi stampante metallica, sabbiatura, trattamento termico, centro di lavoro. Tramite tale linea si vogliono sviluppare opportune competenze sulla proget- tazione e la produzione, con la tecnologia additiva, di componenti di interesse per le imprese stesse”. La tavola rotonda è stata realizzata in collaborazione con Made, il Competence Center di Milano, rappresentato per l’occasione da Bianca Maria Colosimo, professoressa del Poli- tecnico di Milano “Al Politecnico di Milano abbiamo un approccio completo all’additive, facciamo ricerca nei nostri laboratori, ma facciamo anche rete con i più grandi laboratori in Europa e negli Stati Uniti. Il passo verso le aziende si fa proprio attraverso i Compe- tence Center, in questo senso Made vuole portare la ricerca dalle università alle aziende e lo farà attraverso i suoi partner, creando maggiore consapevolezza sulle potenzialità di queste tecnologie in Italia”. “La tecnologia dell’additive manufacturing è estremamente interessante per diverse ragioni: è sostenibile, diventa digitale, è customizzabile ed è fles- sibile. In Made si troverà la progettazione, si troveranno i processi fino al post processing. Non escludiamo di aprire prima dell’estate. Abbiamo già fatto molto con il primo bando (71 proposte per un finanziamento richiesto di 18 milioni) ed è prevista una seconda tran- che, con la speranza che questo possa educare le aziende a investire direttamente”. Sul tema delle tecnologie additive verrà realizzato un Osservatorio da Messe Frankfurt Italia, in collaborazione con Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Pavia e Porsche Consulting, e promosso da Formnext, la fiera europea di riferimento per le nuove tecno- logie al servizio della produzione industriale che Messe Frankfurt organizza ogni anno a novembre a Francoforte in Germania e che supporta l’intero progetto portato avanti da SPS Italia. Donald Wich, amministratore delegato Messe Frankfut Italia “Quello dell’ad- ditive manufacturing all’interno di SPS Italia è come da nostra abitudine un progetto a 360 gradi. Oltre all’ideazione di una nuova area per le tecnologie additive all’interno di District 4.0, abbiamo infatti creato un comitato tecnico composto dai principali player del settore, dai fruitori della produzione additiva e da rappresentanti del mondo accademico, per far emergere in fiera le tematiche di maggiore interesse in questo ambito. In autunno il progetto proseguirà con la pubblicazione dell’Osservatorio dedicato”. L’additive manufacturing rappresenta una tecnologia estremamente flessibile e quindi applicabile ai più svariati settori. Da qui la divisione della mattinata in diversi panel, rap- presentativi dei settori automotive, areospace e packaging. Questo ha permesso di com- prendere meglio tutte le pontenzialità e gli ambiti di utilizzo della tecnologia. “Durante i lavori si è discusso dello stato attuale e delle prospettive future di questa tec- nologia che risulta essere estremamente disruptive con il passato e di cui Avio Aero è tra i pionieri europei per quanto riguarda la stampa additiva metallica. È stato un confronto a 360 gradi con tutti gli attori principali in questo ambito: dai produttori di macchine, ai fornitori di post-processing fino a chi, come noi, è end user. Tante sono le sfide future per rendere questa tecnologia sempre più diffusa, la collaborazione sistemica tra chi par- tecipa a questi momenti è la chiave per uno sviluppo veloce ed efficace” ha spiegato Edoardo Peradotto, lead engineer Additive Technologies di Avio Aero. Occasione per condividere gli ultimi traguardi, i punti di forza dell’AM ma anche i limiti che ne impedi- scono una maggior diffusione e poter parlare del progetto IMA Digital e della partnership con Inkbit, spin-off del MIT di Boston. igitalizzazione, sostenibilità e personaliz- zazione: tre dei mantra del ventunesimo secolo trovano risposta nell’additive manu- facturig che permette di produrre oggetti customizzati, in piccole serie o anche in esemplari unici, lavorando con innovativi materiali compositi o leghe di metallo e utilizzando sistemi di fabbricazione avan- zati in cui il software gioca un ruolo di primo piano. La stampa 3D coinvolge in modo nuovo e forte ambiti fino a oggi contigui, ma di- stinti, come il mondo dei materiali, della progettazione e ottimizzazione strutturale della manifattura stessa. Con la stampa 3D è naturale avviare un dialogo e un percorso di sviluppo in questi ambiti: un’opportu- nità per chi vuole innovare. Questo aspetto è stato sottolineato da Ferdinando Auric- chio, professore alla facoltà di Ingegne- ria all’Università di Pavia, che ha parlato nel suo intervento anche del ruolo della formazione e del nuovo progetto che sta curando: “Si è partiti dalla considerazione che ancora oggi i costi, unitamente alle incertezze dovute alla mancanza di oppor- tunità di sperimentare e fare esperienza, sono uno dei fattori che più ostacolano gli investimenti verso la stampa 3D metallica. 3DMetal@UniPV è un progetto di collabo- razione tra due aziende del manifatturiero e l’Università di Pavia, nel quale abbiamo attivato presso l’Università una linea com- pleta basata su tecnologia Selective Laser AO vs SPS AO Ambra Fredella Additive Manufacturing D MARZO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 420 106

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