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segretario ICCI, Camera di Commercio Indiana per l’Italia. “Le aziende italiane oggi presenti, che sono passate dalle 400 del 2014 alle quasi 700 attuali, hanno per lo più medie dimensioni e un fatturato pari a circa 50-80 milioni di euro all’anno, realizzando nell’insieme in India circa 5,3 miliardi di euro. I vantaggi di investire in questo Paese sono svariati: una politica stabile, una popolazione in aumento dell’1% anno su anno, con incremento progressivo del reddito disponibile, la presenza di manodopera competente in molti campi. Entro il 2030 il numero dei lavoratori indiani aumenterà del 28% ed entro il 2025 il reddito raddoppierà, tanto che 62 milioni di famiglie appar- terranno alla classe media. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dai pos- sibili ostacoli, prima di tutto culturali, di comprensione, oltre che burocratici” ha proseguito Pettoello Mantovani. “Per questo occorre affidarsi alle persone giu- ste, che vivano in loco e sappiano fare da mediatori, aiutando le aziende straniere nella selezione delle risorse umane, sug- gerendo come muoversi in campo am- ministrativo e fiscale, comprendendo le necessità e la domanda del mercato. E occorre saper definire la giusta nicchia in cui inserirsi con il proprio prodotto, adattandosi alla realtà e al gusto locali. L’approccio da tenere è sicuramente di lungo periodo, con ritorni attesi dopo 5 o anche 7 anni e una visione a lungo termine della propria permanenza nel Paese. In sintesi, ci vuole pazienza!”. L’India ‘faticosa’ La crescente classe media costituisce un bacino di utenti molto promettente dal punto di vista economico, pronto ad acquistare mobili e oggetti di fat- tura italiana, il Paese simbolo del design anche per gli indiani, ‘adattati’ però al gusto locale. Da qui le numerose richie- ste di personalizzazione, per le quali, però, gli indiani sono poco inclini ad aspettare. Da qui la necessità della pre- senza di ‘avamposti’ delle aziende italiane sul territorio indiano, in grado magari di effettuare delle semi- lavorazioni. Vincente anche la formula del franchise per prodotti di fascia media, mentre per gli oggetti di fascia alta occorre puntare sul brand, sulla velo- cità e l’efficienza del servizio. Importante poi è essere flessibili e disponibili a customiz- zazioni anche spinte per incontrare il gusto del pubblico. Cruciale inoltre pen- sare alla pianificazione, sia logistica che produttiva, fatta molto a monte, con prevendite anche a un anno di anticipo sull’effettiva commercializ- zazione, laddove produzioni dedicate a ‘eventi speciali’, quali il Natale o l’estate, potrebbero essere prenotate dagli ac- quirenti anche con largo anticipo. Competere sul prezzo non è una scelta che paghi, a causa dell’agguerrita con- correnza locale. L’esperienza di alcune aziende italiane che hanno deciso di andare in questo Paese insegna che “stringere accordi con un partner locale affidabile è fondamentale, in quanto aiuta a orientarsi nella ‘giungla’ delle norme, in continua evoluzione, del Paese e a far comprendere il gusto locale e le esigenze del mercato” ha spiegato Mattia Fiorindo, responsabile comunicazione e marketing del produt- tore di rubinetteria Fima Carlo Frattini. “Noi per esempio eravamo andati in India con l’idea di produrre il loco e in- vece abbiamo cambiato la nostra idea di business, ora siamo presenti con uffici per la distribuzione e il supporto tecnico e di post-vendita ma produ- ciamo in Italia, per garantire la qualità del prodotto finito”. E ‘qualità’ resta la parola ‘magica’, quello che contrad- distingue e dà valore alla produzione italiana rispetto non solo ai competitor nazionali ma anche ad altri concorrenti asiatici. “Per un certo periodo abbiamo acquistato mobili e arredi per gli in- terni di alcuni hotel di note catene da produttori cinesi, molto attrattivi per i costi, ma abbiamo presto constatato che si trattava di oggetti di scarsa qua- lità, che dopo poco si deterioravano e dovevano essere sostituiti. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci ai produt- tori italiani, che non solo incontrano il nostro gusto, ma sono in grado di ga- rantire una durata e una qualità supe- riori” ha confermato il designer Aamir Sharma, direttore di Aamir/Hameeda Design Studio. Messe Frankfurt Italia www.messefrankfurt.it/3068/fimi.html Alessandro Biamonti Politecnico di Milano La crescente classe media costituisce un bacino di utenti molto promettente per le aziende italiane Luciano PettoelloMantovani - ICCI, Camera di Commercio Indiana per l’Italia GENNAIO-FEBBRAIO 2020 AUTOMAZIONE OGGI 419 41
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