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a cura di Alessandra Pelliconi AO RASSEGNA Il software industriale in controtendenza: elevato trend di crescita per il layer abilitante della trasformazione digitale delle imprese NOVEMBRE-DICEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 418 82 Foto tratta da www.pixabay.com In un anno sicuramente faticoso per il settore dell’au- tomazione industriale, il comparto del software industriale va in controtendenza mantenendo un ele- vato trend di crescita che possiamo definire costante e che deriva dal proseguimento dei percorsi di rinno- vamento avviati e sostenuti dagli incentivi disponibili, da una maggiore adozione ed estensione di questi percorsi di innovazione da parte di aziende che prece- dentemente non avevano avviato progetti in questa direzione e dalla maggiore diffusione delle tecnologie più avanzate. Per queste ultime possiamo identificare il sempre mag- giore interesse per alcune tecnologie specifiche e, in particolare, si segnalano: i sistemi MES che garantiscono l’interconnessione dei macchinari, le piattaforme cloud sia nell’area dell’engineering sia della simulazione e le soluzioni di intelligenza artificiale correlate alla gestione e alla ottimizzazione di utilizzo dei fattori produttivi. Il tessuto industriale si sta rinnovando in Italia e nel mondo e lo sta facendo principalmente sfruttando i vantaggi che derivano dall’adozione delle nuove tec- nologie e, soprattutto, dalla grande disponibilità di dati che permettono di ottimizzare e rendere estremamente efficienti i processi e di garantire ai propri clienti un li- vello di servizio sempre più elevato e personalizzato. Il software industriale è il layer abilitante di qualsiasi investimento in tecnologia operativa e quindi è la com- ponente sulla quale maggiormente le aziende hanno investito e dichiarano di voler investire. Il ruolo del software di automazione è cambiato nel tempo in modo estremamente significativo. Oltre alla gestione e controllo delle componenti automatiche, il focus si è ora allargato alla generazione di ampi vo- lumi di dati che permettono di creare i presupposti per analizzare i contesti produttivi specifici e garantire una migliore efficienza e disponibilità degli impianti. Inoltre è cambiato il modo in cui questi dati vengono resi disponibili alle altre componenti delle architetture estese: attraverso lo sfruttamento di nuovi protocolli di comunicazione è possibile infatti un utilizzo in paral- lelo dei dati da parte di molteplici applicazioni che lo richiedono. È proprio sulla connettività e sulla capacità di rendere disponibili informazioni estese che si diffe- renzia quindi il mondo 4.0 dal mondo 3.0. Il grado di evoluzione delle nostre aziende, nell’ambito tecnologico di riferimento, è estremamente avanzato e allineato con le realtà estere di riferimento. Forse, ma questa è una caratteristica tipica italiana, un difetto sta nel fatto che esiste una grande frammentazione e la dimensione media delle aziende non è ancora signifi- cativa. Nelle PMI la situazione è ancora in fase di evo- luzione anche se esistono delle aziende/distretti che sono molto evoluti. In molti casi il principale problema deriva dalla mancanza di competenze e di conoscenza. Le PMI devono pensare che il paradigma 4.0 non sia un percorso fatto di sfide, ma un percorso fatto di attività e opportunità che possono portare a una crescita effet- tiva della struttura aziendale. Oggi questo tipo di ap- proccio non è più una scelta, ma è un’assoluta necessità per permettere all’azienda di continuare a competere nel suo mercato di riferimento. a cura del WG Software Industriale di Anie Automazione Software industriali

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