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percorsi di valorizzazione del patrimonio esistente e di rigenerazione urbana che devono tenere in considerazione le pe- culiarità e l’immenso patrimonio cultu- rale che le contraddistingue: “Ascensori e scale mobili sono al centro di una nuova ‘rivoluzione urbana’” racconta Angelo Fumagalli, presidente di Anie AssoAscen- sori e AD di Schlinder Italia. “Da un lato, lamobilità verticale e orizzontale sostiene in modo determinante fenomeni come la concentrazione delle persone a ritmi in- calzanti nelle città in rapida crescita dell’A- sia, dall’altro consente di riqualificare e rendere accessibili a tutti i nuclei storici delle città europee e americane, dove l’in- vecchiamento della popolazione impone nuovi standard abitativi e architettonici”. E sempre riguardo al futuro, Michele Suria, AD di IGV Group, sottolinea come il prodotto ‘sartoriale’ e ‘artigianale’ tipico italiano, anche nel campo degli ascensori, potrebbe sembrare fuori dal contesto in un’edilizia più futuristica come quella dei paesi asiatici, invece, proprio in virtù del design e delle innovazioni che introduce “coesiste e si rivela complementare agli impianti per super-grattacieli, collegando all’interno degli stessi i diversi livelli delle sin- gole unità abitative”. E in Italia? Abbiamo paradossal- mente un parco instal- lato fra i più numerosi del mondo, con circa un milione di impianti, di cui però ben il 55% è stato costruito prima del 1989, anno del primo decreto sull’accessibilità degli im- pianti. “Il compito primario delle aziende del settore dunque è quello di intervenire su questo parco vetusto per garantire, in una vera ottica di ‘Business to Human’, innovazione, accessibilità e un maggiore livello di sicurezza per tutti” prosegue Fu- magalli. In questo scenario diventa fondamentale anche ‘fare cultura’ mostrando i trend che il mondo degli ascensori sta vivendo, fra di- gitalizzazione e sostenibilità, per far breccia fra i non-addetti ai lavori, architetti e inge- gneri edili in primis, che spesso purtroppo vedono l’ascensore solo come una ‘x’ sul progetto. “Fra gli scopi di E2 Forum Lab vi era la vo- lontà di promuovere il dialogo fra figure professionali differenti, sotto in segno del design e dell’innovazione tecnologica, fulcro degli ascensori del futuro” riferisce Donald Wich, AD di Messe Frankfurt Italia. “Gli argomenti trattati quest’anno durante E2Forum Lab hanno orientato il dibattito verso una prospettiva internazionale, in linea con la strategia del gruppo Messe Frankfurt, che propone svariati appunta- menti, frafiere edeventi, dedicati almondo del building, in diverse parti del mondo, come l’International Elevator and Escalator Expo di Mumbai ed E2Forum Frankfurt in Germania”. Gli fa eco Dario Trabucco, do- cente dell’Università Iuav di Venezia, non- Esponenti di IGV Group, Kone Italia e Schindler al tavolo di confronto con due protagonisti italiani dell’architettura: Alfonso Femia e Marco Piva

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