AO_418

Auma Italiana, di produrre componen- tistica: far riferimento a uno standard condiviso, o utilizzarlo direttamente in una specifica permette la condivisione di un dizionario comune che può es- sere compreso a più livelli, dal nazionale all’internazionale, velocizzando così lo sviluppo dei progetti e risolvendone più facilmente dubbi di natura tecnica”. D.: Quali sono le norme che sono state maggiormente oggetto dei gruppi di lavoro? Spreafico: “A oggi, dopo la revisione delle ISO5210 e ISO5211 inerenti alle flange di connessione tra valvola e attuatore, il gruppo di lavoro ISO, appartenente al co- mitato tecnico TC153, si è focalizzato sulle lacune normative a livello internazionale, poiché né i riduttori per valvole industriali, né gli attuatori elettrici sono coperti da alcuna normativa internazionale. Per en- trambi gli argomenti sono state finalizzate delle proposte di norma: ISO/DIS22153 attuatori elettrici per valvole industriali e ISO/DIS22109 riduttori per valvole indu- striali. Per entrambe le proposte il gruppo di lavoro Italiano ha avuto un ruolo fonda- mentale. La proposta ISO/DIS22153 de- riva dalla normativa europea EN15714-2, per cui UNI ha collaborato assiduamente, mentre la proposta ISO/DIS22109 deriva dal lavoro svolto dapprima in UNI e poi a livello CEN, che ho avuto il piacere di con- durre in prima persona. In particolare, la proposta di attuatori elettrici deriva dalla norma EN15714-2 e lo scopo è di “ definire i requisiti di base per gli attuatori elettrici usati su valvole industriali e per applicazioni on-off e di controllo. Definire le linee guide per la classificazione, il design e le protezioni alla corrosione e i metodi di conformità e di controllo nel processo produttivo ”. La ISO/DIS22109, invece, definisce i requi- siti di base per riduttori per valvole indu- striali suddividendoli in riduttori per uso manuale e riduttori automatizzati tramite attuatore. Anche per quanto riguarda le valvole, gli enti normativi sono molto at- tivi e vi sono numerosi gruppi di lavoro sul tema: è stato creato, per esempio, un gruppo specifico per predisporre una nor- mativa rivolta a chiarire gli aspetti relativi alla sicurezza funzionale per valvole e at- tuatori utilizzati per funzioni di sicurezza”. D.: Quali sono stati i cambiamenti che hanno fatto emergere l’urgenza di una norma internazionale? Spreafico: “Se parliamo dei settori in cui Auma Italiana opera maggiormente, ovvero quello dell’acqua, dell’energia e l’oil&gas, è sicuramente quest’ultimo che ha fatto emergere la necessità di lavorare insieme per creare una norma internazio- nale. Questo settore, da sempre caratteriz- zatoda grandi progetti con fasi di sviluppo e tempi di consegna molto lunghi e arti- colati, richiede oggi maggiore flessibilità e dinamicità, vista la crescente complessità degli impianti, con tempi di realizzazione sempre più brevi. La normativa rappre- senta la garanzia per trovare un compro- messo tecnico che soddisfi tutti i requisiti di progetto che l’end user presenta in ter- mini sia di prodotto, sia di qualità. Oggi ca- pita spesso, se si parla di impianti oil&gas, di avere un progetto internazionale il cui end user si trova in Medio Oriente e la so- cietà di ingegneria in Europa, in Estremo Oriente o in America. In questo caso è evi- dente come avere un dizionario comune che ‘uniformi gli scenari’ e non lasci spazio a differenti interpretazioni delle specifiche, consenta di semplificare le procedure e di prendere decisioni in tempi più rapidi, au- mentando l’efficacia del processo”. D.: Cosa è possibile farementre aspet- tiamo che il vuoto normativo si colmi? Spreafico: “Partecipando ai tavoli tec- nici, Auma accetta la sfida di creare uno standard. Al contempo, negli ultimi anni, ha tenuto corsi tecnici presso le più im- portanti società di ingegneria a livello globale e i maggiori costruttori di val- vole industriali al fine di condividere il li- vello tecnologico e qualitativo raggiunto nella produzione di attuatori e riduttori per valvole industriali. Quindi, in un pe- riodo in cui tutte le società di ingegneria mirano a ridurre i tempi di consegna dei grossi progetti internazionali, il rilascio e l’adozione di norme che definiscano lo stato dell’arte del settore garantirebbe uno strumento comune e condiviso utile ad abbreviare i tempi necessari per la ste- sura di capitolati tecnici e allineamenti d’offerta. Ne deriverebbero un aumento di efficienza e di efficacia per l’intera fi- liera ed è questo il motivo per cui è fon- damentale che produttori, clienti finali e società di ingegneria siedano allo stesso tavolo all’interno dei comitati tecnici dei vari enti normativi”. Auma Italiana - www.auma.it NOVEMBRE-DICEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 418 43 Una normativa chiara semplifica il lavoro di chi si occupa, come Auma Italiana, di produrre componentistica Riduttore di manovra per valvole industriali di Auma

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