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NOVEMBRE-DICEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 418 136 TECH BOYS AND GIRLS AO Lucilla La Puma arlaci del tuo percorso accademico. Nel ‘99” racconta la dottoressa Mariangela Lombardi “mi sono iscritta al corso di laurea in Chimica Industriale all’Università di Torino, spinta dal forte interesse sul comportamento degli atomi e su come le reazioni tra di loro potessero essere applicate a livello industriale. Mi sono laureata con la triennale a dicembre 2002 in Scienze e Tecnologie Chimiche per l’Industria e l’Ambiente con una tesi dal titolo ‘Rimozione del Cr(VI) da soluzioni acquose con un carbone attivo commerciale’ e poi nel 2004 in Chimica per i Prodotti e i Pro- cessi Industriali discutendo la tesi dal titolo ‘Sintesi, caratterizzazione ed applicazione di coloranti dispersi-reattivi’. Nel febbraio 2005 ho iniziato il mio percorso nella ricerca” continua Mariangela “con una collaborazione a pro- getto presso il Politecnico di Torino che mi ha permesso di conoscere e apprezzare la scienza e la tecnologia dei materiali. Mi appassionava la possibilità di correlare gli aspetti microscopici dei materiali quale atomi, legami, microstrutture e com- posizioni, con gli aspetti macroscopici, come risposta meccanica, termica e funzionale. Dopo tre anni ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca Europeo presso il Politecnico di Torino e di Docteur en Genie des Matériaux de l’Insa de Lyon, avendo svolto un dottorato in cotutela, con una tesi dal titolo ‘Elaboration of cellular ceramics for filtration and biomedical applications’. Ho poi proseguito nella ricerca con lo sviluppo di materiali per applicazioni aerospaziali per la realizzazione di scudi termici ablativi presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Torino e da gennaio 2010 a luglio 2011 con lo sviluppo di materiali per la realizzazione di sensori che simulassero la pelle umana di robot progettati per applicazioni spaziali presso il Centro di Ricerca Center for Space Human Robotics IIT@Polito. Fino al 2014 ho ricoperto il ruolo di ricercatore a tempo indeterminato al Politecnico di Torino, svolgendo attività di coordinamento e svolgimento di attività di ricerca sui materiali ceramici, densi o porosi, materiali compositi a matrice polimerica, materiali polimerici, per applicazioni ingegneristiche di alta tecnologia. Dall’ottobre 2014 sono professore associato sempre al Politecnico di Torino”. Quale progetto è stato più significativo per la tua carriera? “Il progetto Stamp (Sviluppo Tecnologico dell’Additive Manufacturing in Piemonte, http://www.stampproject.it/ ) è stato il primo progetto per il quale ho assunto il ruolo di responsabile scientifico in un partenariato di 27 tra aziende, università e centri di ricerca. Il progetto, ormai quasi al termine, ha contribuito a diffondere l’additive manufacturing nel tessuto industriale piemontese, aprendo nuove possibilità per le PMI coinvolte integrando queste nuove tecnologie con il proprio business, e ha contribuito a migliorare alcuni aspetti di questi processi, in vista del loro inserimento nel mondo della produzione industriale con lo sviluppo di prototipi di macchine additive con maggiori volumi di lavoro e produttività”. E il progetto che ti ha appassionato di più? “Senza dubbio Steps, che aveva come obiettivo lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’esplorazione marziana, in particolare degli scudi termici ablativi in grado di consumarsi assorbendo il calore sviluppato durante l’in- gresso in atmosfera del veicolo spaziale”. Il filone di ricerca che ti impegnerà nel futuro prossimo? “Stiamo affrontando la sfida dell’additive manufacturing per materiali cera- mici, percorrendo diverse strade che potrebbero permettere la realizzazione di oggetti ceramici con forme complesse, ad oggi ancora difficilmente realizzabile”. Quali sono i progressi tecnologici - automatici su cui la società scientifica sta puntando? “In questo periodo l’interesse della comunità scientifica è focalizzato su tutte le tematiche dell’Industria 4.0, cercando di affrontare le sfide della digitalizzazione delle produzioni, dell’automazione delle catene produttive e dell’additive manufacturing per ottimizzare la realtà industriale, la gestione dei processi, la qualità dei prodotti, la resa e l’efficienza energetica della produzione. Esoscheletri e soluzioni robotizzate permetteranno ai lavoratori di operare in condizioni ottimali, la realtà virtuale potrà contribuire al miglioramento delle fasi di training o monitoraggio e verifica dello stato di impianti e componenti, l’additive manufacturing potrà semplificare e velocizzare la produzione di oggetti metallici di forma complessa”. P Mariangela Lombardi Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche per l’Industria e l’Ambiente e Laurea Magistrale in Chimica per i Prodotti e i Processi Industriali; Dottore di Ricerca Europeo presso il Politecnico di Torino e Docteur en Genie des Matériaux de l’INSA de Lyon; Ricercatore e poi professore al Politecnico di Torino…Attività di ricerca: preparazione e caratterizzazione meccanica di materiali ceramici densi e porosi per applicazioni biomediche o per filtrazione del particolato; caratterizzazione di polveri ceramiche ossidiche nanocompo- site, preparazione e caratterizzazione di compositi polimerici contententi rinforzi ceramici in grado di influenzarne il comportamento ter- mico o funzionale; caratterizzazione e sviluppo di materiali per additive manufacturing. Attività di ricerca condotte in collaborazione con l’Institut National des Sciences Appliques (Insa) di Lione, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), l’Università di Roma Tor Vergata, l’AGH University of Science and Technology di Cracovia, l’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (Epfl), l’università di Birmingham, la Monash University, la Chalmers University of Technology. Responsabile di progetti di ricerca internazionali e nazionali.

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