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OTTOBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 417 80 AO TAVOLA ROTONDA attivo nel doppio ruolo genitore-professionista può essere infatti re- almente utile nel contrastare l’abbandono del lavoro da parte delle donne. Quali azioni devono mettere in campo le aziende a tale pro- posito? Saccon : “Tra le iniziative che supportano il work-life balance fami- gliare, Bosch Rexroth ha introdotto un percorso di coaching a sup- porto di neo-mamme in posizione manageriale durante la fase di rientro dalla maternità. L’obiettivo del coaching è offrire ai collabo- ratori un supporto per ridefinire gli equilibri tra vita professionale e vita privata in un momento delicato e importante della propria vita personale come la nascita di un figlio. Dopo una fase ‘Pilota’, sarà importante valutare questo tipo di iniziativa anche a supporto dei neo-papà, con l’obiettivo non solo di accompagnare i padri nella ri- definizione degli equilibri nel doppio ruolo genitore-professionista, ma anche come concreto contrasto all’abbandono del lavoro da parte delle donne”. Ghirardello : “Scongiurare l’abbandono del lavoro è possibile sol- tanto se esistono sistemi di welfare che permettono di conciliare maternità e lavoro, così come l’assistenza familiare (che ricade tuttora in gran parte sulle donne). Nell’attesa che lo Stato decida di mettere in campo soluzioni concrete, le aziende possono sicu- ramente fare la loro parte nell’offrire sostegno alle famiglie, con- tribuendo in diversa misura con la creazione di asili nido aziendali, l’introduzione di soluzioni di smart working che permettono una maggiore flessibilità e work-life balance, e l’introduzione di wel- fare aziendali a copertura delle spese a sostegno di asili nido/baby sitting”. AO: La quarta rivoluzione industriale e l’ac- celerazione digitale richiederà profes- sioni di alto livello con competenze non solo digitali, come il saper lavorare in multitasking, in collaborazione e non in competizione, saper cre- are e valorizzare le reti sociali, saper creare ambienti di lavoro empatici e gestiti con l’intelligenza emotiva. Quanto questa evo- luzione potrà favorire la parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro riducendo il gen- der gap? Ferrini : “Sicuramente la tendenza descritta è confermata ed è molto evi- dente nelle società avanzate nel mondo IT come per esempio la nostra. Dal mio punto di vista non può che essere un trend naturalmente favorevole alla forza lavoro femminile, che si pone spontaneamente in una logica collaborativa. È noto infatti come in un team in cui vi siano più donne, si tenda a condividere più facilmente le informazioni e a mettere in atto prassi che facilitano il senso di accoglienza dell’altro, delle sue caratteristiche e quindi anche delle sue idee e proposte. Confido quindi che questa situazione, che facilita di per sé un contesto aziendale potenzialmente più aperto allo scambio e maggior- mente sereno, possa non solo dare modo ai talenti femminili di esprimersi meglio, ma anche favorire l’abbandono di compor- tamenti tradizionalmente più competitivi e conformistici, che risultano spesso anche inefficienti dal punto di vista dell’organiz- zazione nel suo complesso”. Saccon : “Tra le competenze maggiormente richieste nel futuro vi è sicuramente la capacità di saper lavorare in team, in multitasking e in collaborazione, tutte compe- tenze che numerose ricerche di- mostrano essere più riscontrabili tra le donne. Esse infatti hanno spesso ottenuto risultati migliori rispetto agli uomini nell’iniziativa e comunicazione chiara, nell’aper- tura e abilità nell’innovare, nella socialità e supporto agli altri. Que- sta evoluzione potrà sicuramente favorire l’occupabilità delle donne e ridurre il gender gap in termini di presenza femminile all’interno delle organizzazioni o in posizioni di leadership”. Ghirardello : “La rivoluzione digitale che sta vivendo il mondo dell’in- dustria sta già oggi facendo da traino a questa trasformazione. Lo vediamo all’interno della nostra organizzazione, dove alcune figure chiave sono donne. La nostra volontà è quella di assumere anche figure tecniche femminili, ma a oggi non è facile reperirne sul mercato. Questo aspetto è la conseguenza non solo di un assunto storico secondo cui il mondo dell’industria è un mondo per uomini, ma anche del fatto che il mondo manifattu- riero in generale viene ancora visto e valutato come di minore appeal rispetto ad altri ambiti. Finché rimane l’idea che la fabbrica sia un luogo faticoso, fatto di la- vori ripetitivi, sarà difficile reperire donne che deside- rino farne parte. Oggi la Fab- brica 4.0 è soprattutto un luogo dove contano il cervello, la capacità di progettare, la visione, la strategia, e gli studenti stanno iniziando a capirlo. Sap- piamo che è solo una questione di tempo per- ché anche nella nostra azienda faccia il suo ingresso una laureata Stem e siamo convinti che tra qualche anno non sarà così singolare incontrare una application engineer donna, impegnata a programmare i nostri robot”. Anna Saccon di Bosch Rexroth Il report 2018 del World Economic Forum pone l’Italia solo al 70° posto sul tema del gender gap, ma il Paese recupera anche 12 posizioni rispetto al 2017 Foto tratta da www.freerangestock.com
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