AO_417

di lavoro gravose, dove è quindi l’uomo protagonista per sua stessa natura fisica. Nella nostra azienda ciò che conta sono competenza e preparazione e questo è chiaro sino dalla fase di ricerca del per- sonale. Questa deve essere la chiave per migliorare la competitività delle nostre aziende e di conseguenza per trasformare il gender gap in competenze per la crescita”. AO: Quali sono a oggi i principali ostacoli che intravedete per raggiun- gere l’obiettivo della parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro? Saccon : “I principali ostacoli che oggi intravediamo sono legati a una minore reperibilità delle competenze tecniche. Il numero di donne che oggi intraprende un percorso di studi in ingegneria meccanica o elettrica è ancora significativamente ridotto rispetto al numero di uomini. Questo comporta una maggiore difficoltà nel reperire sul mercato donne con competenze tecniche adeguate a ricoprire posi- zioni all’interno dell’organizzazione”. Ghirardello : “Sicuramente il tema culturale è molto forte e radicato, e occorre tempo per cambiare questo tipo di mentalità che associa il mondo del lavoro in automatico all’uomo e quello della famiglia alla donna, in virtù di un modello tra- dizionale che oggi non esiste più. Que- sto è vero a maggior ragione in settori storici e a prevalenza maschile come quello della manifattura. Parallelamente a questo problema di natura culturale, occorre ricordare che il nostro Sistema Paese nel corso degli anni non è stato in grado di mettere in campo misure assistenziali tali da favorire la compresenza nel mondo del lavoro, per esempio, di entrambi i genitori. E ritornando alla questione culturale di prima, appare evidente come siano spesso le donne a pagarne le conseguenze e a ritrovarsi in alcuni casi a dover scegliere tra fami- glia e lavoro. Le aziende possono contribuire a fornire il necessario supporto, ma dovrebbe esistere una politica sociale più attenta a questi aspetti e che consideri le donne una forza lavoro. Solo così potremo davvero parlare di parità tra uomo e donna”. AO: Il 39% dei laureati nelle discipline Stem sono donne: è un primato dell’Italia verso i principali Paesi industrializzati con cui ci si confronta abitualmente (fonte Centro Studi del CNI). La maggiore percentuale di donne laureate potrà concretamente favorire la parità di opportunità e di salario tra uomo e donna? Ghirardello : “La maggiore presenza di laureate donne in ambiti lavorativi legati al mondo dell’ingegneria e della tecnologia sicu- ramente porterà l’intero settore a un cambiamento di mentalità. Si tratta del primo passo di un processo fisiologico lungo, per cui è necessario mettere in atto azioni forti che lancino un segnale inequi- vocabile. Prima tra tutte il coraggio, coraggio di assumere anche una donna se questa ha le giuste competenze ed esperienze per poter ricoprire una mansione che è sempre stata storicamente ricoperta da un uomo”. AO: Il desiderio di essere più presenti e partecipi nella vita dei figli è cru- ciale nel work-life balance familiare. Gli uomini, oggi, possono diventare davvero protagonisti di un cambiamento culturale : il loro contributo Marco Ghirardello di Fanuc Italia

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=