AO_417

SETTEMBRE 2017 AUTOMAZIONE OGGI 408 15 AO IL PUNTO O OBRE 2019 AUTOMAZIONE OG I 417 uando si parla di logistica 4.0 si pensa a una sorta di ‘upgrade’ della logistica tradizionale. In realtà si intende il pro- cesso di digitalizzazione dei sistemi di comunicazione per mezzo di soluzioni tecnologiche innovative, allo scopo di aumentare la connessione e la condivi- sione dei dati lungo tutti gli anelli della supply chain. Nel moderno scenario logistico scompa- iono le ‘colonne’ di dati e al loro posto avanzano Big Data e Internet of Things (IoT). Automazione e software, già da tempo presenti nelle fabbriche e nei magazzini, hanno incontrato nuovi alle- ati che hanno reso la quarta rivoluzione industriale più ‘smart’. Il concetto di lo- gistica 4.0 è dunque legato a quello di Industry 4.0, che ha dato inizio alla co- siddetta quarta rivoluzione industriale, contraddistinta appunto da una forte spinta verso la digitalizzazione e l’in- novazione. Oltre allo scambio di infor- mazioni fra tutti gli attori della supply chain, trasportatori, produttori, fornitori, distributori e clienti, è diventato cru- ciale connettere macchine, sistemi di stoccaggio, macchinari, software… Ciò ha comportato mutazioni profonde, che hanno agito e tuttora agiscono sul modello delle imprese dato che, in un contesto del genere, a fare la differenza è la capacità delle aziende di interpre- tare la notevole quantità di informazioni disponibili. Grazie a un ‘approccio 4.0’ è possibile superare varie sfide, di cui una è sicuramente legata ai tempi di consegna che si fanno più rapidi. Le aziendemoderne devono essere in grado di coniugare le esigenze dei consumatori, che si aspettano una disponibilità immediata dei prodotti, con la complessità legata alla gestione fisica dei beni. Si tratta di una sfida delicata, in quanto bisogna far convivere questi due aspetti senza gene- rare confusione e costi extra. Nel retail, dove i prodotti con un alto indice di rotazione (l’‘inventory turnover’ indica il numero di volte in cui si rinnova completamente un determinato prodotto all’interno di un magazzino) costituiscono la maggioranza dei codici: una piccola oscillazione della domanda può tradursi in un rallentamento dei tempi di consegna. Per essere vincenti bisogna essere reattivi e adattarsi alle variazioni in tempi brevi. Con il paradigma 4.0 si ricerca proprio questa duttilità per mezzo dell’a- nalisi dei dati. La flessibilità oggi è un asset fondamentale. Per questo si parla tanto di ‘scalability’ e sistemi modulari. Le aziende devono assicurarsi dei sistemi scalabili che permettano loro di evolversi giorno dopo giorno: il rischio è di irrigidirsi con le conse- guenze nefaste che ciò può causare sui tempi di consegna dei prodotti. La seconda sfida passa per l’integrazione dei software e dei sistemi già presenti nell’im- pianto. Si tratta di un passaggio fondamentale senza il quale risulterebbe impossibile cogliere le opportunità connesse alle nuove tecnologie. Macchine, robot e dispositivi IoT hanno bisogno per dialogare di un WMS (Warehouse Management System - soft- ware di gestione magazzino), che faccia riferimento a un sistema avanzato di alto livello, integrato all’ERP. La flessibilità sarebbe impensabile senza l’ausilio dei giusti moduli software. Infine, la terza sfida sta in un approccio omnicanale. La strategia ‘omnichannel’ con- siste in un metodo o un modello da seguire per raggiungere i clienti sui diversi canali di vendita e migliorarne l’esperienza di acquisto, rendendo invisibili i confini tra ne- gozio fisico e sistemi online. Questo approccio è imprescindibile sia per incrementare la ‘customer acquisition’, sia per migliorare la ‘customer experience’, entrambi fattori fondamentali per aumentare le vendite. Per questo motivo, per esempio, le imprese dell’e-commerce considerano come una priorità assoluta lo strutturarsi intorno al ‘customer 4.0’, il consumatore digitale. I Big Data permettono di anticipare le esigenze dei clienti: è possibile accedere a una quan- tità imponente di dati che, una volta filtrati, restituiscono un quadro dettagliato del comportamento dei clienti. Questo ‘passare al setaccio’ le informazioni contribuisce a prevedere le oscillazioni della domanda e a prevenire i picchi di lavoro improvvisi. Il Big Data Management è dunque un elemento cardine su cui ruota l’intera logistica 4.0. Esso permette di incrociare dati anche molto differenti fra loro, come lo storico delle vendite, le previsioni meteo, le notizie di attualità locali, le conversazioni che si producono sui social network ecc. La logistica moderna è dinamica e in costante evoluzione, e questa trasformazione interessa tutti, persone, magazzino, strutture e software. Mercati e consumatori stanno diventando sempre più esigenti: chi si ferma è perduto! Q Una trasformazione continua Stefano Maggi Comitato Tecnico Automazione Oggi e Fieldbus&Networks

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