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SETTEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 416 62 AO S P E C I A L E Carla Valori Università del Sannio, con sede a Benevento, è un ateneo dalla storia giovane: nasce verso la fine degli anni ‘80 come unità distaccata dell’Università di Sa- lerno e dal 1998 acquisisce piena autonomia; oggi propone corsi di laurea in ingegneria, diritto, econo- mia e scienze. Associata al Centro Euro-Mediterraneo per i Cam- biamenti Climatici (Cmcc), e molto attiva nell’ambito della ricerca universitaria, l’Università del Sannio conta circa 8.000 studenti iscritti. Tra questi Furio Buonopane e Alessandro Reale, laureatisi nel marzo 2013 in Ingegneria elettronica per l’automazione e le telecomunicazioni con tesi di laurea sul controllo realtime di una rete idrica, sviluppate nell’ambito di un progetto seguito dai docenti Nicola Fontana, Gustavo Marini e Luigi Glielmo, nonché da Paolo Rubino e Paolo Esposito. La questione delle perdite di acqua dagli acquedotti e dalla rete di distribuzione cit- tadina è stata risolta con un’applicazione per il controllo e il monitoraggio del flusso dell’acqua, sistema che vede coinvolti i ro- uter Ewon, commercializzati in esclusiva per il territorio italiano dalla società EFA Automazione di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Obiettivo: abbattere le perdite e contenere i costi È nota da tempo la situazione del sistema di distribuzione dell’ac- qua in Italia: le perdite registrate sono ingenti e in alcuni in alcuni casi si attestano addirittura su valori superiori al 40-45% della portata immessa nelle tubature. Si tratta di fuoriuscite imputabili a diversi fattori, quali falle, rotture nelle condotte o nei raccordi, obsolescenza dei materiali, manutenzione non soddisfacente, causate però anche, in buona parte, da volumi non contabilizzati, i cosiddetti ‘furti d’acqua’. Essendo l’Italia, per la sua particolare conformazione geologica, un Paese ricco di sorgenti e di corsi d’acqua, la questione delle perdite viene spesso percepita come tutto sommato irrilevante, ma il danno complessivo subito dalle società responsabili della distribuzione è invece tutt’altro che trascurabile sotto il profilo economico. “In questi anni ci si è resi conto che quello della dispersione dell’acqua è un problema a cui è necessario far fronte senza ulteriore indugio” sottolinea Fontana. “Non si tratta solo di ridurre lo spreco ed evitare la perdita dell’acqua, cose già di per sé importanti, ma anche di ottimizzare il consumo dell’energia utilizzata per trattare, sollevare, immettere e pompare l’acqua nella rete”. Per questo motivo, nell’ultimo decen- nio ci si è attivati per attuare delle strategie volte a contenere il volume delle perdite idri- che. Il primo problema che si pone è quello della convenienza effettiva della strategia di contenimento. L’acqua ha un costo molto modesto, pertanto non avrebbe alcun senso sostenere un forte investimento economico per limitare il danno, come per esempio potrebbe essere necessario in caso di sostitu- zione di gran parte delle attuali reti idriche con infrastrutture più moderne. Il rientro dell’investimento sarebbe infatti un traguardo pressoché impossibile da raggiungere. “Dove vi sono perdite fisio- logiche di entità contenuta, si cerca di intervenire con soluzioni che consentono di abbattere le perdite a un costo accettabile per il ge- store” continua Fontana. “In quest’ottica, uno degli interventi che è possibile eseguire è abbattere le pressioni interne sul sistema”. L’ L’Università del Sannio ha utilizzato i dispositivi Ewon per il monitoraggio e controllo da remoto della pressione dell’acqua di un distretto della rete di distribuzione idrica della città di Benevento Perdite idriche sotto controllo Le perdite registrate dalla rete di distribuzione dell’acqua in Italia sono ingenti e in alcuni casi arrivano a valori superiori al 40-45%della portata immessa nelle tubature Grazie alle sue caratteristiche, il dispositivo Ewon si è rivelato uno strumento potente, che permetterà di migliorare la gestione dell’acqua nella città di Benevento

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