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SETTEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 416 58 AO S P E C I A L E Victoria Lietha, Amir Peleg acqua rappresenta una delle più pressanti sfide sociali globali. L’ONU prevede che se i problemi di consumo e inquinamento non saranno affrontati adeguatamente, entro il 2030 metà della popola- zione mondiale non avrà accesso ad acqua pulita, acqua a sufficienza o acqua tout-court. Il costante aumento dei consumi è amplificato da fattori critici lato fornitura. La Banca Mondiale stima infatti che gli sprechi globali dovuti a perdite e rotture ammontino al 25-30%. Normalmente, però, le utility non dispongono di dati oppure non li analizzano: le riparazioni sono effettuate reattivamente e solo di rado secondo un programma. Capire e reagire Utilizzando tecnologie digitali, analisi dei dati e algoritmi basati sull’intelligenza artificiale (AI), utility e città possono attrezzarsi per gestire al meglio domanda e fornitura dell’‘oro blu’. Fra i pio- nieri in questo campo troviamo la compagnia israeliana TaKaDu. Secondo il suo fondatore e CEO, Amir Peleg, nessuno dà per scon- tata l’acqua in Israele, Paese in cui è molto scarsa: il 50% dell’ac- qua potabile proviene da impianti di desalinizzazione, un’opzione costosa, mentre per l’irrigazione si usano acque reflue, riciclate per oltre l’85%. L’impulso a lanciarsi nel settore nasce dalla siccità del 2008. Peleg scopre che le utility locali perdono tra il 15% e il 20% dell’acqua che pompano nelle reti e sono anche inefficienti: benché raccolgano molti dati riguardanti il loro funzionamento, li usano pochissimo per esaminare lo stato del sistema e supportare le decisioni da prendere per rispondere ai problemi evidenziati. La rivoluzione smart dell’acqua TaKaDu inizia a sviluppare algoritmi e a utilizzare approcci statistici per individuare le perdite e prevenire le rotture, analizzando i dati rilevati da sensori intelligenti. Le fonti includono sistemi di eserci- zio e supervisione della rete (per esempio gli Scada), flussometri online, pressione e fattori esterni come le condizioni atmosferiche. Ripartiamo dall’intelligenza L’ Scoprire comportamenti anomali, classificarli come problemi in tubazioni, contatori, valvole o altro e dare l’allarme: questo permette un processo decisionale più efficiente e immediato nella gestione del patrimonio idrico La gestione della rete idrica è solo una delle applicazioni dello Scada di ABB che nel corso degli anni si è evoluto per adattarsi alle specifiche esigenze di business in molteplici aree

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