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SETTEMBRE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 416 36 AO PANORAMA tempi rapidi. Solo così unmagazzino può essere davvero competitivo”. Fanuc non si è certo trovata impreparata di fronte a un simile scenario. Pecchenini ci de- scrive un progetto a cui la sua azienda ha lavorato, che vedeva l’utilizzo di robot nel settore della logistica: “Fanuc ha iniziato a proporre allestimenti che prevedono bracci collaborativi montati su veicoli a guida autonoma (AGV), che possono spostarsi da una postazione all’altra per trasportaremerci condividendo lo spazio con gli operatori. Si prestanomolto bene a questa applicazione i due cobot CR-4iA e CR-7iA, con payload rispettivamente di 4 e 7 kg, ma in Giappone è stato già proposto un AGV che monta il nuovo collaborativo CR-14iA/L, che è compatto e con ingombro ridotto, ma può movi- mentare fino a 14 kg, ampliando così il raggio di azione del robot. Uno dei lea- der mondiali di e-commerce impiega nei suoi magazzini diversi robot Fanuc per muovere e impilaremerci e pallet. Capaci di spostare fino a 165 kg e di operare ad alta velocità, questi pallettizzatori sono provvisti di sensori di visione 2D per il riconoscimento dei bin, sensori laser per la tracciabilità e consentono di mante- nere ritmi produttivi assai elevati su più turni. In questo modo il magazzino fun- ziona al massimo della sua efficienza. La predisposizione all’interconnessione per mezzo di una rete 5G intelligente, unita alla possibilità di essere comandato at- traverso comandi vocali, apre poi nuovi, entusiasmanti scenari in ottica IoT per ot- timizzare ulteriormente le performance”. La robotica mobile Oltre ai robot collaborativi, un altro asset fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo Logistica 4.0 è costituito dalla robotica mobile. Davide Boaglio, area sales manager Italia di Mobile In- dustrial Robots ci spiega come in questi ultimi anni la robotica mobile ha assunto un ruolo decisivo per l’automazione di fabbrica e per la logistica e ci descrive, anche con esempi tratti dalla sua espe- rienza, quali sono state le principali inno- vazioni in questo settore, e quale sarà il trend nel prossimo futuro. “L’introduzione dei robot mobili au- tonomi (AMR) è stata già di per sé un’enorme innovazione in termini di flessibilità e produttività nel settore industriale e nella logistica. Innanzitutto perché, rispetto a un veicolo a guida au- tomatica (AGV) gli AMR non richiedono costose e rigide modifiche al layout della struttura, poiché si muovono seguendo le mappe precaricate o co- struite in loco dal proprio software. I robot mobili autonomi possono essere usati in quasi tutte le situazioni in cui il personale impiega tempo per spingere car- relli o effettuare consegne, permettendo alle aziende di automatizzare questi compiti a basso valore, in modo che i dipendenti possano concentrarsi su operazioni più significa- tive. Ad esempio, in Magna-Power, l’in- troduzione dei due robot MiR ha liberato l’equivalente di tre lavoratori a tempo pieno, che possono ora concentrarsi sui compiti per i quali sono stati assunti. Dalla loro nascita, i robot MiR sono stati og- getto di continuo miglioramento, con l’o- biettivo di raggiungere i massimi livelli di flessibilità. I robot rappresentano di fatto una piattaforma mobile personalizzabile grazie alla combinazione di differenti moduli top. In questo modo possiamo rendere mobili carrelli, bracci robotici, porta pallet, nastri trasportatori, aumen- tare il carico utile del robot ecc. Un altro strumento particolarmente interessante che abbiamo sviluppato è il software per la gestione della flotta, MiRFleet, che permette di configurare rapidamente le diverse unità in maniera centralizzata, as- segnando le priorità automaticamente in modo che il sistema selezioni il robot più idoneo, per vicinanza, disponibilità o do- tato del corretto modulo, per svolgere un determinato compito. Una delle priorità di MiR in termini di innovazione è asse- condare le esigenze dei nostri clienti. Per questo motivo nell’ultimo anno abbiamo lanciato due nuovi robot, più grandi e più potenti rispetto alle precedenti versioni, il MiR500 e il MiR1000. Questi robot porta pallet sono in grado di trasportare, rispet- tivamente, fino a 500 kg e una tonnellata. In uno degli stabilimenti produttivi di Kverneland Group, produttore e fornitore internazionale di macchine e servizi agri- coli, ad esempio, l’impiego del MiR500 per il trasporto dei materiali pesanti ha permesso di sostituire gli ingombranti e pericolosi carrelli elevatori, migliorando l’efficienza di trasporto e la sicurezza del personale, che può dedicarsi ad attività di maggior valore. La più importante delle novità che abbiamo in- trodotto sui nostri robot è l’intelligenza artificiale. Grazie a queste nuove fun- zionalità incorporate nel software e a telecamere strategicamente piazzate all’interno delle strutture riusciamo a ricreare un set esteso dei sensori del robot. Le telecamere MiR AI Camera permettono al robot di rilevare e ricono- scere differenti ostacoli in movimento e reagire con- seguentemente. Per esempio, il robot con- tinuerà a spostarsi normalmente se rileva una persona, ma si accosterà se rileva un AVG inmodo che questo possa continuare il suo percorso. Il robot è in grado anche di prevedere in anticipo aree bloccate o altamente affollate e ricalcolare di conse- guenza il percorso. Infine abbiamo recen- temente lanciato il nuovo programma di leasing MiR Finance, un modello di RaaS (Robot-as-a-Service) che rende allettante l’investimento in robot mobili per l’otti- mizzazione della logistica interna nell’ot- tica di Industria 4.0 ad aziende di tutte le dimensioni. In Italia le PMI saranno sicu- ramente quelle che accoglieranno con più entusiasmo questa iniziativa, poiché permette loro di implementare soluzioni robotiche mobili con costi iniziali acces- sibili e pagamenti mensili contenuti, con- sentendo un ROI immediato. La costante crescita nell’implementazione dei robot di servizio in tutti i settori a cui abbiamo as- sistito negli ultimi anni, ci ha convinto che la tendenza alla quale stiamo assistendo oggi si amplierà ulteriormente in futuro. Come in ogni rivoluzione industriale, l’in- novazione cambia il modo di lavorare e in particolare per la robotica, credo che la collaborazione uomo-robot continuerà a svilupparsi. I cobot verranno usati effica- cemente dove sono richiesti compiti di precisione ripetitivi o pericolosi mentre il personale sarà responsabile della pro- grammazione e del controllo qualità. In futuro ci aspettiamo robot sempre più so- fisticati, intelligenti e reattivi grazie ad AI e machine learning”. • Davide Boaglio, Mobile Industrial Robots - MiR

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