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GIUGNO-LUGLIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 415 97 guardano con interesse alle nuove tecnologie. Desiderano so- luzioni che vadano oltre la mera automazione dei processi, e macchinari che siano in grado di migliorare sensibilmente il ren- dimento in produzione. Le tecnologie digitali del ventunesimo secolo stanno dimostrando di essere in grado di soddisfare que- ste esigenze. Messa in opera virtuale Sino dagli anni ‘80 i robot si occupano dell’imballaggio dei pro- dotti del settore alimentare; gran parte delle aziende del settore utilizza almeno un sistema robotizzato lungo la linea di produ- zione. I robot di pallettizzazione sono particolarmente apprezzati perché hanno migliorato la produttività e le condizioni di lavoro. Inoltre, si possono facilmente integrare nei sistemi di produzione esistenti. Il processo di integrazione dei robot per la pallettizza- zione, però, si è sempre basato sui disegni CAD, il che comporta la necessità di effettuare numerose analisi. I direttori d’impianto del settore alimentare forniscono le dimensioni approssimative ai produttori di robot e poi lasciano il resto nelle loro mani, com- preso il collaudo prima che la soluzione venga installata sull’im- pianto del committente. Questo approccio va bene per alcuni impianti, ma per altri può causare numerosi problemi di rendi- mento. I disegni CAD da soli, infatti, non garantiscono una ripro- duzione fedele dell’ambiente operativo e i robot devono essere programmati dopo l’installazione. Questa situazione prolunga i tempi di inattività necessari per la messa in opera e programma- zione del nuovo robot. Per velocizzare il processo si è passati alla messa in opera virtuale, che è sempre più apprezzata dai mana- ger: l’innovativa suite di soluzioni di ABB comprende numerosi strumenti per la messa in opera virtuale. Al posto dei disegni CAD e dello sviluppo del robot in un ambiente esterno, il processo viene modulato in 3D e fornisce una visualizzazione fedele del layout della fabbrica. I tecnici dell’impianto possono così servirsi della riproduzione digitale per vedere in che modo il robot sarà integrato e interagirà con i vari processi. Grazie a questa soluzione è possibile identificare per tempo tutti i potenziali problemi tec- nici prima che si manifestino nell’impianto vero, riducendo del 25% i tempi di messa in opera. Una delle cause più comuni di danneggiamento del robot di pal- lettizzazione, per esempio, è la collisione con la trave di supporto della cella durante il funzionamento. Grazie alla piattaforma di messa in opera virtuale, come RobotStudio di ABB, è possibile in- dividuare per tempo il rischio di collisione e risolverlo già al com- puter. Il che ovviamente contribuisce a ridurre i tempi di messa in opera fisica. Monitoraggio remoto delle condizioni dell’impianto Dopo la messa in opera, i robot sono normali macchine i cui com- ponenti sono soggetti a usura. È quindi necessario eseguire inter- venti di manutenzione periodica per garantire che funzionino in modo efficiente e sicuro. Non è naturalmente un problema per gli impianti più moderni che utilizzano soluzioni di Industrial Inter- net of Things (IIoT). IIoT permette ai tecnici di accedere ai dati del cloud per determinare a distanza il rendimento dei macchinari e programmare la manutenzione di conseguenza. ABB ha creato una suite di servizi collegati che garantisce un accesso 24/7. I servizi comprendono il monitoraggio, la diagnostica, la gestione dei back up, l’accesso remoto, la valutazione del parco macchi- nari e l’ottimizzazione degli asset. Questo livello di informazioni permette ai tecnici dell’impianto di sapere per tempo quando è necessario effettuare un intervento di manutenzione. I direttori degli impianti possono così programmarlo prima che si manifesti il guasto e, quindi, si debba interrompere la produzione. Programmazione offline in tempo reale La messa in opera virtuale e il monitoraggio remoto delle condi- zioni dell’impianto garantiscono il perfetto funzionamento della produzione, ma è stato sviluppato un software per la program- mazione offline che offre un’efficienza anche maggiore ai respon- sabili degli impianti. Si tratta di un applicativo che permette la programmazione remota dei robot di pallettizzazione senza in- terrompere la produzione. Se un commerciante, per esempio, chiede quattro confezioni di minestra in scatola e decide di offrire uno sconto del 50% per un determinato periodo di tempo, il robot di pallettizzazione dovrà cambiare di conseguenza configurazione di imballaggio. L’im- possibilità di soddisfare una tale richiesta potrebbe impedire di fornire al commerciante la quantità di prodotto richiesta, si per- derebbe il contatto e il fornitore sarebbe tenuto a pagare una multa costosa. I responsabili degli impianti possono evitare ciò attraverso la riprogrammazione digitale dei robot di pallettizza- zione per mezzo del software offline RobotStudio di ABB. La mo- difica della configurazione di pallettizzazione viene fatta usando un computer standard. In questo modo, si riducono i tempi di riprogrammazione, si garantisce una migliore produttività e si soddisfano le richieste dei clienti. Nel diciannovesimo e ventesimo secolo l’industria automobili- stica è stata senza dubbio la più innovativa e avanzata dal punto di vista tecnologico. Sembra che anche l’industria alimentare stia sviluppando rapidamente una reputazione analoga. I direttori degli impianti stanno guardando a soluzioni sempre più digitali per risolvere i problemi di produttività e quindi anche l’industria alimentare si sta trasformando nell’industria automobilistica dell’era moderna. È infatti in grado di soddisfare le domande mu- tevoli dei nuovi nuclei familiari composti da un solo individuo. • ABB - www.abb.com I robot di pallettizzazione sono ampiamente impiegati nel settore alimentare, dove hanno contribuito a migliorare la produttività e le condizioni di lavoro
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