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GIUGNO-LUGLIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 415 39 nell’economia per facilitarne l’accesso e l’utilizzo in azienda. In questo senso, gli incentivi garantiti dal Piano Industria 4.0 stanno piano piano favorendo gli inve- stimenti e le iniziative intraprese dalle aziende che hanno installato nuovi mac- chinari, tra cui proprio i robot collabora- tivi, con numeri significativi anche nel segmento PMI, ma è fondamentale pre- parare le risorse umane a gestire e ma- nutenere lemacchine, al fine ottimizzare le attività e incrementare la produttività. Bernardelli: Industria 4.0 è stata molto importante per molti settori industriali in Italia, ma l’incertezza per il futuro e le problematiche di medio periodo ne rendono difficile la continuazione. Si- curamente, se tali incentivi divenissero fisiologici e costanti, i vantaggi rica- drebbero più facilmente sull’efficienza delle nostre imprese. Le azioni da intra- prendere sono legate alla diffusione dei principi fondamentali dell’Industria 4.0, unitamente a una massiccia azione di formazione a tutti i livelli aziendali. A.O.: PLC, Scada, DCS, IPC emeccatronica hanno reso l’automazione più affidabile e potente. Quali sono le future tecnologie che potranno rivoluzionare l’automazione industriale? E qual è il ruolo che AI, VR, AR potrebbero avere in questo processo? Zampolli: Tutte le tecnologie che hanno reso l’automazione più efficace saranno ancora in grado di creare innovazione, ma per il futuro sicuramente identifico nell’AI una componente centrale; la ca- pacità di adattarsi renderà le macchine più flessibili. In parallelo, le tecnologie IPC continueranno a crescere, ma sa- ranno semplicemente il veicolo per rivo- luzionare ancora una volta le possibilità dell’automazione: il GPU computing è il prossimo passo verso capacità compu- tazionali elevate, i computer embedded saranno sempre più in grado di fornire prestazioni a fianco del macchinario, unendo le performance alla capacità di operare a temperature elevate e in pre- senza di vibrazioni e polveri. Petruzzelli: Le future tecnologie po- tranno sicuramente semplificare e ot- timizzare l’assistenza remota, potendo intervenire in tempo reale alle varie so- luzioni. Damiani: Occupandosi di tecnologie di identificazione automatica (Rfid e BLE- Bluetooth Low Energy), il nostro gruppo può delineare un importante trend tec- nologico nell’edge computing. La busi- ness unit BluEpyc, per esempio, progetta e realizza i device BLE (beacon, echo- beacon e gateway) in modo da spostare parte dell’intelligenza verso la periferia della rete, per poter così filtrare ed ela- borare i Big Data in modo più efficiente e proattivo. Tra i benefit di una simile ar- chitettura hardware figura la capacità di erogare all’utente location-based service ad alto valore aggiunto, nel luogo e nel momento esatto, com’è richiesto nella cornice della building automation e non solo (basti pensare al comparto del mar- keting di prossimità). Spimpolo: Un nuovo livello di manu- tenzione predittiva, con soluzioni come un controller con AI library già sul mer- cato, può essere raggiunto con l’intelli- genza artificiale edge; ‘AI at the edge’, per esempio, consente alle aziende di controllare meglio la complessità e la sicurezza. Con questo approccio, la macchina non si limita alla sola raccolta dati, ma in realtime ne effettua una pre- analisi in modo da trasferire ai layer su- periori solo le informazioni prettamente necessarie. Con l’aiuto di tecnologie ba- sate sull’intelligenza artificiale le aziende possono, per esempio, rilevare i guasti in componenti o macchine in tempo reale. Possono sviluppare un modello di apprendimento automatico in grado di prevedere che un elemento critico delle apparecchiature di produzione è a ri- schio di guasto e, per esempio, ordinare i pezzi di ricambio con largo anticipo. Op- pure integrare un controller di macchina industriale con intelligenza artificiale in- corporata, che utilizza il riconoscimento di pattern per prevedere una deviazione ingiustificata sulla linea di riempimento che altrimenti non avrebbe rilevato. Sono solo alcuni esempi. L’AI come disci- plina di ricerca esiste da diversi decenni, ma grazie allo sviluppo tecnologico esponenziale e alla crescente dell’atten- zione ai dati sta diventando uno degli elementi più promettenti della quarta rivoluzione industriale. Delmas: Senza dubbio queste tecnolo- gie hanno un enorme potenziale sui pro- cessi di automazione e sono destinate a influenzare attività e mercato. La robo- tica collaborativa, l’intelligenza artificiale e i Big Data stanno aprendo nuove op- portunità, permettendo attività produt- tive finora impensabili. Per supportarle sono quindi necessarie nuove funzioni lavorative, con competenze innovative, che possono incrementare il numero di posti di lavoro e stimolare la crescita del mercato. Bernardelli: I processi produttivi gra- zie all’automazione industriale sono sempre più sicuri e controllabili; la co- municazione tra i vari sistemi assumerà ancora più importanza e tecnologie come AI, RV e AR saranno maggior- mente impiegate per l’evoluzione dei processi produttivi, riuscendo a inte- grare le funzioni del personale con quelle dei servizi automatizzabili. Al centro dell’industria di domani vi è il concetto di ‘fabbrica intelligente’ dove più tecnologie si integrano per una migliore produttività Foto tratta da Freerangestock.com
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