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GIUGNO-LUGLIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 415 37 biamenti generati dal mercato e/o dalla tecnologia. Maggiore efficienza significa, per esempio, ridurre gli errori umani e le loro pesanti ricadute economiche, con dannosi riflessi anche nei servizi. L’effica- cia si traduce in una maggiore flessibilità nella produzione, che reagisce tempesti- vamente alla domanda variabile con una produzione on demand. Marco Spimpolo , regional marketing manager, Omron Electronics ( https:// industrial.omron.it/it/home ): Se guar- diamo alla densità dei robot, l’Italia è tra i primi dieci Paesi più automatizzati al mondo, tuttavia siamo ancora in ritardo, per esempio, rispetto alla Germania. So- stituendo attività monotone e ripetitive, l’automazione libererà forza lavoro che potrà dedicarsi a ruoli più impegnativi e produttivi. Allo stesso tempo, potrà aiutare le industrie a migliorare la pro- duttività, ridurre i costi e aumentare l’efficienza, così da rimanere competi- tive nel futuro. Oltre ad automatizzare le linee di produzione, gli algoritmi adat- tivi offrono un enorme potenziale per ulteriori sviluppi, come la manutenzione predittiva e la produzione efficiente in rete, necessari nell’ambito di Industry 4.0. In questo contesto, le aziende ma- nifatturiere stanno progressivamente riconoscendo che l’intelligenza artifi- ciale offre l’opportunità di aumentare l’efficacia complessiva del sistema, di ri- durre ulteriormente i costi e aumentare la produttività. È un comune malinteso che, con l’evoluzione in Industry 4.0, macchine e robot automatizzati prende- ranno il sopravvento. Riteniamo non vi sia questo rischio: in effetti, inmolti Paesi europei si rileva una generale carenza di competenze ingegneristiche e la capa- cità di assumere e trattenere talenti è la sfida principale. Thierry Delmas , general manager South Europe, Africa & Middle East, OnRobot ( https://onrobot.com/it ): Se- condo i dati raccolti nel report ‘ World Robotics 2018’ redatto dall’International Federation of Robotics, la crescita dei robot nel mondo ha raggiunto il 31% nel 2017, con un maggiore incremento in Asia. L’Italia si è posizionata all’ottavo posto a livello mondiale e al quarto a livello europeo, con una densità di 185 robot ogni 10.000 lavoratori. L’evolu- zione delle nuove tecnologie d’auto- mazione sta aprendo possibilità per le piccole e medie aziende che prima non avevano accesso a questo tipo di tec- nologia. In questo modo si moderniz- zano i posti di lavoro che costituiscono la maggior parte del tessuto industriale italiano. Massimo Merli , vice presidente, Industry, Schneider Electric Italia ( www.se.com/it/it ): Le soluzioni tec- nologiche disponibili permettono di digitalizzare la produzione industriale in modo più economico, semplice e veloce, con un approccio scalabile, che consente di attivarsi in maniera mirata rispetto alle capacità ed esigenze delle diverse aziende. L’automazione è una chiave di sviluppo e competitività per il nostro tessuto industriale: un’area in cui gli investimenti permettono di ot- tenere più produttività, più efficienza e di ridurre sensibilmente costi. Le nostre aziende hanno un patrimonio che ci ca- ratterizza, che si affianca a quello dell’e- sperienza, del saper fare, dell’eccellenza: si tratta dei loro dati. Questi possono essere raccolti, analizzati, trasformati in
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