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GIUGNO-LUGLIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 415 35 presenza delle principali case automo- bilistiche, l’incremento delle vendite nel largo consumo, lo sviluppo di industrie come quella aerospaziale e della difesa e gli investimenti privati. Secondo Anie Automazione nella media del 2017 gli stanziamenti in ‘Macchinari e Attrezza- ture’ mostravano un incremento annuo di circa il 4%. Il Nord America era se- condo (37,92 miliardi di dollari), grazie allo sviluppo di robot industriali e del segmento dei semiconduttori, seguito dall’Asia-Pacifico trainato da Cina, Tai- wan, Giappone, Corea e India, dove la rivoluzione industriale in corso continua a sostenere la crescita. Erano, invece, sofferenti alcune economie dell’area Mena a causa delle basse quotazioni del petrolio. Trend positivo per l’automazione italiana Nel suo ‘Osservatorio dell’Industria Ita- liana dell’Automazione’ Anie Automa- zione, una delle 14 associazioni della Federazione Anie che rappresenta il punto di riferimento per le imprese for- nitrici di tecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e delle reti, attesta il rinnovato benessere del settore che dal 2012 si contraddistingue per una costante crescita. Nel 2018 il fatturato delle imprese fornitrici di tecnologie per l’automazione di fabbrica, di processo e delle reti ha registrato un incremento del 7,3% rispetto all’anno precedente, nel 2017 la variazione era dell’11,6%. Nel 2017 il volume d’affari aggregato era di 4,8 miliardi di euro: i dati mostrano che l’automazione non solo è tornata a recuperare, ma ha anche superato i va- lori pre-crisi in termini di fatturato totale del 2008. L’andamento positivo di altri settori, manifatturiero, alimentare e far- maceutico in primis, hanno contribuito al successo. I segmenti che hanno mo- strato maggiore fermento sono quelli della wireless factory, del networking e dell’Rfid. Guardando, invece, allo spaccato territoriale Anie Automazione sottolinea come la maggior parte delle vendite siano rivolte al Nord Est e al Nord Ovest, con una forte concentra- zione in Lombardia. Anche l’andamento dell’export è stato rilevante nel corso del 2018: gli im- prenditori hanno intercettato la ripresa internazionale e risposto alla crescente domanda di svariati comparti produt- tivi. Sempre secondo Anie Automazione le vendite estere hanno mostrato un incremento su base annua del 4,2%, grazie alla contestuale impennata della domanda europea, con Germania, Fran- cia e Spagna quali principali destinatari della produzione italiana, rispettiva- mente con 13,8%, 9,4%, 5,4%, ma anche a quella extraeuropea (+6,2%), dove il continente asiatico si è mostrato fonda- mentale. Il valore delle esportazioni in Cina è, infatti, molto rilevante e si attesta nell’ultimo triennio attorno al 41%. Sul fronte delle importazioni la Germa- nia si conferma il partner, principale regi- strando il 34,4% degli acquisti; seguono Cina (7,9%), Francia (7,6%), Paesi Bassi (6,8%) e Stati Uniti con 5,6%. L’associa- zione sottolinea infine come il clima di fiducia, sostenuto anche dai forti investi- menti che nutrono la domanda interna, lascia ben sperare per una crescita a lungo termine. L’impatto della rivoluzione tecnologica È indubbio che il futuro dell’automa- zione si giochi sul fronte dell’Industry 4.0 nelle sue diverse sfaccettature. Lo dimostrano anche gli investimenti per l’innovazione e per la competitività nel comparto della meccanica strumentale del Piano Calenda, che hanno portato a un’impennata dei volumi di macchinari prodotti. Sarà però decisiva anche la capacità di impiegare tecnologie come AI (intelligenza artificiale), VR (realtà vir- tuale) e AR (realtà aumentata) in ambiti diversi dalla gestione del ciclo di vita dei prodotti, integrazione di processi, moni- toraggio e diagnostica. Numerosi studi hanno dimostrato che il loro impiego porterà concreti benefici nella forma- zione del personale. Rispetto all’inse- gnamento tradizionale la simulazione virtuale del sistema di controllo, di sicu- rezza oppure di emergenza permette di apprendere più rapidamente e di incre- mentare gli skill. A sostegno di questa teoria anche la Legge di Bilancio 2018, che mette l’accento su una maggiore focalizzazione su competenze e forma- zione del capitale umano. Robot e uomo: un rapporto in evoluzione La rinnovata robotizzazione ha ravvivato vecchi contrasti: da un lato lo sviluppo economico che il loro utilizzo porta con sé, dall’altro l’apprensione di chi teme di essere sostituito da una macchina. Uno studio del World Economic Forum (WEF) assicura che il maggiore impiego dei robot non innalzerà la disoccupa- zione, bensì trasformerà la tipologia di lavoro. Entro cinque anni saranno create 133 milioni di nuove posizioni a fronte dell’automazione di 75 milioni di man- sioni. In questo periodo esperti di analisi dei dati e intelligenza artificiale, mana- ger gestionali, sviluppatori di software e professionisti dei settori vendite e mar- keting subentreranno a quei ruoli che scompariranno. Gli analisti di PWC ipotizzano un passag- La capacità di impiegare tecnologie come AI (intelligenza artificiale), VR (realtà virtuale) e AR (realtà aumentata) sarà fondamentale nel prossimo futuro Foto tratta da Pixabay_evolution

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