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ECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COPERTINA SCHNEIDER ELECTRIC COP GIUGNO-LUGLIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 415 19 • Dal punto di vista manutentivo, in EcoStruxure Plant trovano spazio tecnologie evolute come l’Augmented Reality, che in molti casi reali si sono dimostrate estremamente efficaci per accelerare la manutenzione e ridurre gli errori umani, oltre che per semplificare e abbreviare la formazione grazie alla possibilità di implementare in maniera intuitiva procedure che, senza le tecnologie digitali, avrebbero avuto necessità di ore di training e uno sforzo importante nella loro stesura cartacea. • La cybersecurity, aumentata dalla disponibilità di strumenti di programmazione sicuri, che permettano di fare diagnostica e troubleshooting da remoto come se si fosse on site: si sfrut- tano tutti i vantaggi della mobility senza correre rischi, ridu- cendo i tempi di intervento e di fermo. • Un design intelligente e per questo flessibile in termini archi- tetturali a livello di edge computing, che permette di sfruttare al 100% i vantaggi dell’IIoT. Apertura a dispositivi terzi e pro- tocolli OT per poter applicare molte delle tecnologie digitali anche sulla base già installata e in parallelo a essa, così da diminuire drasticamente eventuali problemi di compatibilità, fermi impianto e budget d’investimento. Allo stesso tempo in- tegrare edge control capaci di integrarsi alle reti IT e diventare così collettori di dati e allo stesso tempo gateway per i sistemi gestionali o di operational intelligence. Digitalizzazione per trasformare il business EcoStruxure Plant è parte di un mondo di innovazione industriale che introduce nuove opportunità di sviluppare modelli di business alter- nativi o aggiuntivi attraverso, in parti- colare, lo sviluppo di servizi digitali. EcoStruxure è una realtà per un ecosistema di oltre 20.000 sy- stem integrator e partner in tutto il mondo, esperti che formano una comunità di competenze e tecnologie a cui le aziende pos- sono accedere per accelerare il cambiamento. Un esempio è la possibilità per tutti i team di progetto di cooperare e operare su una piattaforma che consente a ognuno di proporre le pro- prie competenze e valori. Infatti, uno scambio ‘fluido’ tra tutte le parti interessate nella filiera di un progetto è fondamentale per fornire benefici all’intera catena del valore. Detto questo, volendo sintetizzare in tre termini i driver chiave della creazione di nuovi modelli di business, possiamo parlare di ‘Market expo- sure’, di ‘Monetizzazione dei dati’ e di ‘Servitizzazione’. Market exposure Alla base del concetto di ‘business transformation’ vi è la ne- cessità di avvicinare le esigenze dei clienti (domanda) alle competenze (offerta), offrendo al tempo stesso nuove oppor- tunità di monetizzazione. Parliamo quindi di offrire ai clienti un più facile accesso a consulenti ed esperti, per aiutarli a svi- luppare e giustificare processi digitali redditizi, decidere da dove iniziare (pilota) e successivamente supportarli nell’am- pliamento dei benefici, sviluppandoli attraverso un migliora- mento successivo. Questi stessi esperti potrebbero facilmente sfruttare lo scam- bio e le competenze acquisite per espandere la propria pre- senza su clienti esistenti e nuovi. Un primo modello che le aziende hanno, quindi, è quello di sfruttare un mercato digi- tale sempre più ampio e aperto, per accedere, scambiare e offrire know-how tecnologico e competenza nel settore. Monetizzazione dei dati Già oggi la digitalizzazione consente alle aziende industriali di sviluppare nuove fonti di valore dai dati operativi e commer- ciali di cui già dispongono (per esempio, i Big Data). Appli- cando le corrette analisi e mobilitando le competenze interne disponibili, questi dati possono essere trasformati in informa- zioni più approfondite (i cosiddetti insight), che diventano la base per pensare e creare altri prodotti o servizi, che possono essere venduti ad altri stakeholder nella catena del valore, per generare ulteriore profitto. Servitization La prossima (ma non ultima) tappa del ‘viaggio’ nel digitale delle industrie porterà probabilmente a un modello di servizi, che offre alle imprese industriali una maggiore flessibilità tec- nica e commerciale. Invece, per esempio, di investire capitali per acquistare beni di produzione a titolo definitivo, le attività possono essere pagate in base all’uso. Clienti, partner e for- nitori possono mantenere una relazione consultiva digitale durante la vita di un impianto. Un esempio potrebbe essere il monitoraggio remoto remunerato sul miglioramento del KPI aziendale (ovvero contratti a prestazioni remote). Queste tendenze mettono in evidenza un fattore competitivo nuovo, che per le imprese industriali è sempre più importante: la necessità di essere in grado di adottare un approccio inter- disciplinare e avere una visione sistemica, in modo da avere la dinamicità necessaria per cavalcare le nuove opportunità, cre- ando valore per sé ma soprattutto per i clienti. Un approccio di piattaforma, insomma, che può essere favorito dall’adozione di tecnologie sottostanti sicure, innovative, aperte e integrate come EcoStruxure Plant. La sicurezza Sembra banale dirlo ma gli incidenti sul lavoro provocano un impatto a volte devastante sul business. La digitalizzazione può essere un’op- portunità anche per innovare e trasformare le strategie di sicurezza, assumendo una visione complessiva che impatti su tutto il ciclo di vita degli impianti e degli asset a essi associati. Questa politica può migliorare anche le prestazioni finanziarie di un impianto in due modi: • ottimizzando le spese operative di gestione degli impianti; • riducendo i costi associati agli incidenti, quali i tempi di fermo dovuto a infortunio, le spese mediche, i premi assicura- tivi, i costi per le risorse danneggiate a causa degli incidenti, produzione persa, inchieste, costo di clean-up nel caso si ge-

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