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iminuire i costi legati al ciclo di vita di macchine e impianti, ridurre i tempi di fermo, accrescere l’ef- ficienza produttiva e la qualità del prodotto finale, in sintesi con- sentire una gestione ottimizzata della singola linea o macchina in base a ordini e materiali, condizioni di utilizzo e bud- get: questo e molto altro può essere pos- sibile grazie alla manutenzione, aspetto che le aziende stanno cominciando a valutare sempre più mano a mano che comprendono le potenzialità dell’IoT e di Industria 4.0. Il connubio fra componenti- stica intelligente e un gestione predittiva della manutenzione rappresenta dunque una delle leve su cui agire per aumentare la propria competitività sul mercato. Questi i temi al centro dell’incontro or- ganizzato da Interroll Italia a Milano per parlare del futuro della manutenzione con l’aiuto di un esperto, Marco Macchi, docente del Politecnico di Milano - Di- partimento di Ingegneria Gestionale: “La manutenzione è un’attività antica, intrecciata con l’evoluzione stessa della civiltà e delle logiche del costruire e del produrre a beneficio della vita e del be- nessere dell’uomo. Nel momento in cui un prodotto o un asset/bene durevole viene progettato, la manutenibilità dello stesso costituisce un investimento per l’azienda, a garanzia di un tempo di ripa- razione ridotto”. L’attività manutentiva riveste dunque un’importanza crescente sul lungo termine, in quanto consente la generazione di valore dai dati prodotti dalle macchine e dagli impianti, dive- nendo una ‘pedina’ importante per con- tribuire al business di un’azienda”. Evoluzione in corso Quando un prodotto o asset viene uti- lizzato è fondamentale poterne valutare l’affidabilità nelle attuali condizioni del ciclo di vita, anticipando l’accadimento dei guasti attraverso capacità progno- stiche, con l’obiettivo ultimo di mitigare i rischi di sistema. Questo è tanto più importante in un impianto industriale o un macchinario che gestisce la realiz- zazione di prodotti, di qualsiasi natura, che devono avere una costante ed ele- vata qualità sia intrinseca, sia di utilizzo o funzionalità. Secondo Macchi, quando si parla di ciclo di vita del prodotto/asset, è cruciale saper valutare e comunque considerare, in una prospettiva a lungo termine, il costo della manutenzione: già in fase di progettazione un componente o una macchina devono essere pensati in funzione manutentiva, per esempio facilitando la comunicazione dei dati di ‘status’, offrendo sensoristica integrata o capacità di comunicazione evoluta, per permettere al cliente finale di ‘predire’ anomalie e degradi di prestazione, limi- tandone gli impatti sulla produzione. È questo il fondamentale compito della manutenzione predittiva che, oggi, sta evolvendo in maniera estremamente interessante attraverso l’utilizzo di tec- niche diagnostiche e prognostiche, tecnologie dell’informazione e della co- municazione e di automazione avanzate. “La manutenzione predittiva si propone, in prospettiva, come un’attività opera- tiva funzionale all’azienda, necessaria per dare vita a una migliore strategia di gestione del ciclo di vita dell’asset industriale, destinata a contribuire enor- memente all’evoluzione ed efficienta- mente del business nel suo complesso” ha spiegato Macchi. “In futuro, combi- nandosi con le tecnologie di edge e cloud MAGGIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 414 46 AO ATTUALITÀ Ilaria De Poli @depoli_ilaria Manutenere... con intelligenza La capacità di anticipare gli interventi di manutenzione e diagnosticare le cause di problemi amacchine e impianti è oggi di estremo interesse per le aziende che per questo stanno adottando componenti sempre più ‘smart’ D

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