AO_414

SETTEMBRE 2017 AUTOMAZIONE OGGI 408 15 AO IL PUNTO MAGGIO 2019 AUTOMAZIONE OG I 414 a presenza sempre più importante, in ambiente industriale e non solo, di robot che interagiscono con l’uomo, mette in primissimo piano il tema della sicurezza. Proviamo quindi a fare il punto sulla si- tuazione normativa attuale, per capire a che punto siamo e se vi sono delle no- vità in vista nel prossimo futuro. Ebbene, attualmente, le norme che re- golano i requisiti di sicurezza per i robot sono le ISO 10218 (requisiti di sicurezza per i robot industriali), ISO10218-1 (requi- siti di sicurezza per i costruttori di robot) e ISO 10218-2 (requisiti di sicurezza per gli integratori di robot). Dal punto di vista dell’interazione uomo-robot, le ul- time due sono le più rilevanti, in quanto contengono i requisiti di sicurezza per i robot collaborativi e, più in generale, per i robot interagenti con l’uomo. Queste due norme, tra l’altro, sono al momento ‘sotto osservazione’: entro maggio 2021 dovrebbe essere completato il loro pro- cesso di revisione e rielaborazione, con la conseguente emissione di nuove norma- tive di sicurezza per sistemi robotici. Quali saranno le novità delle nuove norme rispetto alle attuali? Non vi sono ancora certezze in merito: l’idea che sta alla base della revisione è comunque quella di affrontare alcune problematiche di sicurezza sinora non trattate, oltre a definire in modo più specifico alcuni aspetti dell’attuale normativa. Appare necessario, per esempio, focalizzare l’attenzione sulla definizione di op- portuni requisiti per gli utensili (in particolare pinze e gripper) utilizzati dai robot, in quanto l’impiego di tali utensili potrebbe causare problemi di sicurezza anche in sistemi intrinsecamente sicuri, come per esempio i cobot. Si ritiene inoltre indi- spensabile, basandosi su rilevazioni sperimentali, procedere a una rielaborazione dei valori limite biomeccanici per la limitazione di forze e potenze nel caso di con- tatti, sia transitori sia quasi statici, fra robot e persone. Si prevede poi di creare un elenco di tutte le funzioni di sicurezza rilevanti per i robot (quali per esempio l’arresto o la riduzione di velocità) e la definizione dei requisiti minimi per ognuna di esse. Un altro aspetto attualmente non adeguatamente normato, che quindi presumi- bilmente sarà contenuto nelle nuove norme, riguarda i requisiti di sicurezza per i robot mobili i quali, pur costituendo un elemento sempre più importante nella ‘fabbrica intelligente’, per la loro capacità di collegare e integrare i vari moduli della linea di produzione, ancora non trovano una normazione adeguata dal punto di vista della sicurezza. Oltre a quelli già citati, l’aspetto più rilevante e più complesso che sarà oggetto delle nuove normative è senza dubbio quello relativo alla sicurezza (nel senso di cyber-security) dei sistemi robotici. I robot sono ormai in grado di interfacciarsi con altri sistemi hardware e software tramite connessioni fisiche o, più spesso, collegamenti wireless, e questa loro con- nettività li espone, al pari di qualsiasi sistema connesso con l’ambiente circostante, a tentativi di intrusione da parte di agenti esterni. Ora, va rilevato che un tentativo di hackeraggio riuscito di un robot genera dei rischi per la sicurezza di persone, animali e cose molto maggiore rispetto all’intru- sione all’interno di un sistema puramente informatico (e pertanto privo di possi- bilità di movimento), in quanto vi è la possibilità che un hacker induca il sistema robotico a compiere movimenti violenti, bypassando qualunque limitazione di sicurezza, con pericolo per chi si trovi nelle vicinanze del robot. Il problema della cyber-security si erge quindi con grande evidenza anche nel settore della robotica e sarà probabilmente una delle sfide più importanti che dovranno essere affron- tate nei prossimi anni. L Sicurezza dei robot: a che punto siamo? Alessandro Gasparetto Comitato Tecnico Automazione Oggi e Fieldbus&Networks

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