AO_414

In sintesi, è necessario adottare una progettazione di natura olistica, in grado di ottimizzare l’uso del sensore: si tratta di un aspetto che tradizionalmente contraddistingue i moduli teleca- mera di Sony. Un elemento chiave di questo progetto è la moda- lità secondo la quale i dati vengono trasferiti in streaming (ovvero mediante un flusso continuo) dalla fotocamera inmodo da non dar luogo a una perdita di dati o a un rallentamento del trasferimento. I principali standard Nella regione Emea, nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie, le previsioni fino al 2021 suggeriscono che i tre principali stan- dard, ovvero GigE Vision, Camera Link e USB Vision (nelle versioni 2.X e 3.X) continueranno a detenere una posizione dominante e saranno utilizzati in sistemi che complessivamente costituiscono l’83% del mercato dell’hardware per visione artificiale in termini di fatturato. Nel grafico di figura 2 è riportata una suddivisione più dettagliata che comprende i dodici standard più utilizzati, con la ripartizione tra USB 2.X e USB 3X. Ottimizzare i compromessi In ogni progetto, uno dei più importanti, se non il più impor- tante, compromesso che è necessario ricercare è senza dubbio quello relativo all’ampiezza di banda in funzione della distanza di trasmissione. Gli altri sono quelli inerenti l’ampiezza di banda in funzione del costo e della complessità. I grafici riportati in figura 3 riportano il bilanciamento tra ampiezza e distanza di trasmissione (figura 3a) e tra ampiezza di banda e complessità (figura 3b) rela- tivamente ai tre principali standard. Una maggiore ampiezza di banda permette l’integrazione di un numero superiore di funzio- nalità nella telecamera. Il modello XCL-SG510 di Sony, ad esem- pio, è una telecamera che usa l’ampiezza di banda tipica dello standard Camera Link non solo per inviare immagini da 5,1 me- gapixel a una velocità di 154 fps, ma sfruttare questa banda per supportare altre caratteristiche (che richiedono anch’esse un’e- levata ampiezza di banda) come l’ampio range dinamico (WDR – Wide Dynamic Range) che permette di acquisire più immagini con diversi livelli di esposizione e creare un’immagine composita dalla quale ricavare dettagli aggiuntivi. Come si evince dai grafici riportati in figura 3, il passaggio a USB (come nel caso della teleca- mera XCU-CG160) di Sony permette di incrementare in modo si- gnificativo l’ampiezza di banda disponibile. Questo, ovviamente, rappresenta solo una parte dello scenario complessivo. Come già ricordato, è necessario tenere in considerazione altri compro- messi, in fase di progetto, relativi ai costi e al numero di teleca- mere che devono essere collegate in rete, oltre alla possibilità di adottare altri standard che permettono di aumentare la velocità di trasmissione mediante cavi aggiuntivi. Lo standard CoaXPress CXP-6, per esempio, consente l’impiego di quattro cavi per ga- rantire una velocità di trasmissione pari a 25 Gbps (4x6,25 Gbps). La possibilità di incrementare la velocità tramite l’aggiunta di ulteriori cavi esiste anche per Camera Link, ma la velocità totale dipende dalla predisposizione della configurazione (le configura- zione previste sono quattro: base, medium, full e full-extended) e quindi non si tratta di un semplice raddoppio.

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