AO_414
MAGGIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 414 128 AO VISIONE Arnaud Destruels a visione artificiale ha permesso di migliorare in modo si- gnificativo velocità, qualità e costi legati alla manifattura e alla produzione in innumerevoli settori merceologici. Gra- zie a questa tecnologia è stato possibile rilevare gli errori in modo quasi perfetto, effettuare il tracciamento dei pezzi in ogni parte di un sistema ed eseguire le operazioni di prelievo e po- sizionamento (pick&place) con una precisione eccellente. Tutto ciò ha sicuramente contribuito a fare la differenza in settori industriali molto diversificati tra di loro: manifatturiero, farmaceutico, agricol- tura, ITS (Intelligent Transportation Systems) fino ad arrivare all’as- semblaggio di schede elettroniche. Quanto appena affermato non è valido solo per un sottoinsieme di processi, ma riguarda una pluralità di applicazioni: dai sistemi per l’ispezione degli autoveicoli che per- mettono di ridurre il numero di richiami causati da eventuali difetti, alla cernita del cibo, fino ad arrivare alla realizzazione di orologi di lusso, lavorazione quest’ultima un tempo appannaggio solamente di esperti maestri artigiani. Grazie ai progressi tecnologici, i sistemi sono ora in grado di risolvere problemi che riguardano altri aspetti oltre all’accuratezza, come ad esempio costi e complessità, non solo evitando falsi positivi e falsi negativi, ma espletando tale compito in modo più affidabile e senza arrestare (o perlomeno rallentare come accade nella maggior parte dei casi) la linea di produzione. Progetto olistico: il sistema è molto più del semplice sensore Il progetto del modulo/sistema di visione artificiale più adatto per una specifica applicazione deve esaminare molteplici aspetti: oltre al sensore è necessario tenere in considerazione le modalità di ottimizzazione del modulo telecamera da adottare per sfrut- tare al meglio le potenzialità del sensore stesso, le funzionalità di pre e post elaborazione, la modalità di controllo dell’illumina- zione e il numero di telecamere richieste per acquisire molteplici angolazioni e frequenze luminose. Standard di trasmissione per la visione artificiale Una panoramica dei principali standard di trasmissione usati nelle applicazioni di visione artificiale e un’analisi dei fattori da tenere in considerazione nella scelta dello standard più adatto per la particolare applicazione considerata L Fig. 1 - I tre principali standard, GigE, USB e Camera Link, deterranno una quota dell’83% (attualmente è dell’82%) del mercato della visione artificiale in termini di fatturato. Il resto del mercato è appannaggio di altri standard ciascuno dei quali con una quota inferiore al 2% (Fonte: IHS) Foto tratta da www.pixabay.com
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