AO_413

APRILE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 413 87 anche a supportare la didattica per trasmettere quella che è la cul- tura sulla gestione dei processi aziendali, che spesso è tralasciata per focalizzarsi di più sulle discipline verticali. Grazia: Questi percorsi rappresentano un valido strumento per acquisire conoscenze tecniche e sviluppare quelle professionalità che consentiranno ai futuri tecnici di affermarsi con successo in ambito lavorativo. Con questa convinzione, noi proseguiamo da ormai diversi anni una forte partnership con gli istituti ITS presenti in Italia e un percorso formativo biennale post diploma di alta specializzazione in meccatronica e automazione. La partnership si concretizza in particolare in attività di docenza continuativa in ambito robotica e controlli numerici tenute presso le sedi degli istituti tecnici e la Demo & Training Room nella sede centrale di Agrate Brianza, oltre che nell’erogazione di stage curriculari per alcuni studenti. Mereu: Gli ITS rappresentano un percorso molto interessante: forse la strada maestra per cercare di chiudere il gap tra domanda di competenze e offerta con una formazione che riesca a essere vi- cina alle esigenze del mercato ma anche versatile per gli studenti che la scelgono. Noi abbiamo attivato progetti specifici per gli ITS. Siamo partiti da una collaborazione con l’ITS Lombardia Mec- catronica offrendo agli studenti del secondo e ultimo anno una cinquantina di ore di formazione specifica in ambito Industria 4.0 collegata ad attività di laboratorio e di progetto: abbiamo trovato talenti interessanti, tanto che due studenti ora lavorano con noi, e ripeteremo nel 2019 questa collaborazione. Inoltre, sulla nostra adesione come partner tecnologici e non solo di Smact, il compe- tence center del triveneto, ci siamo attivati per lavorare con gli ITS Meccatronica di Vicenza e Padova e con l’ITS per il corso Svilup- patori di App & Mobile a Padova; ma lavoreremo anche con l’ITS Meccatronica dell’Umbria con l’Accademia Industria 4.0, con l’ITS Umbria Academy con un’Accademia dedicata alla progettazione elettrica, e avremo due edizioni di Accademia Efficienza Energe- tica con gli ITS di Vimercate e dell’ITS del Piemonte. Toffoletti: Nell’ultimo ventennio si è assistito a una progressiva ramificazione delle materie tecniche in diversi settori speciali- stici. Tuttavia, lo stato attuale della formazione scolastica si limita quasi unicamente a una parte teorica in cui si prendono in consi- derazione i vari campi senza approfondirne uno in particolare. Di conseguenza, non c’è la possibilità di garantire un’accurata spe- cializzazione se non, appunto, con appositi corsi post diploma. Le aziende possono affiancare gli istituti offrendo competenze settoriali specifiche e al passo con lo stato dell’arte tecnologico. A.O.: Gli organi associativi nazionali legati al comparto industriale italiano sono operativi nello sviluppare adeguata formazione? Come possono migliorare la loro attività? Cocco: Gli organi associativi nazionali sono presenti in modo ca- pillare sul territorio e sono molto vicini alle medie e piccole im- prese. Vedo la possibilità per gli organi associativi di sviluppare ulteriormente il loro ruolo come tramite tra le grandi multinazio- nali e le PMI. Promuovere queste iniziative ha un duplice effetto positivo; permette a un’azienda come la nostra di portare la no- stra conoscenza sull’automazione anche in determinate realtà e inoltre permette alle aziende coinvolte di unire gli sforzi per usu- fruire di corsi o tecnologia che magari da sole non potrebbero permettersi. Di fatto non cresce solo la cultura dei tecnici del set- tore ma c’è un beneficio collettivo. A.O.: Quali potrebbero essere i suggerimenti da dare alle aziende del settore automazione per incrementare il collegamento tra il mondo didattico e l’industria? Cocco: Sicuramente il mondo didattico (università e scuole) e le aziende devono lavorare a stretto contatto e in sinergia per garantire un corretto sviluppo dei profili degli studenti di pari passo con quella che è l’evoluzione dell’automazione. Sono convito che l’università sarà sempre più capace di fornire i profili richiesti all’industria, soprattutto se i corsi promossi dalle aziende saranno complementari al piano formativo. Questo è anche un nostro obiettivo poiché da poco abbiamo lanciato un programma di certificazione sulle nostre tecnologie al quale anche le università possono partecipare diventando centri ri- conosciuti per l’erogazione del servizio. Grazia: Per gli istituti superiori e le università si evidenzia la ne- cessità di avvicinare in modo concreto gli studenti al mondo del lavoro, formandoli su quelle che saranno le tecnologie con cui essi si troveranno a operare una volta terminati gli studi e ma- gari ricercando in questo modo di garantire un aggiornamento sulle più recenti evoluzioni tecnologiche. Un tema particolarmente forte nella formazione tecnica supe- riore, dove si rilevano oggettive latenze nell’aggiornamento dei docenti, e di conseguenza degli studenti, rispetto alle più recenti innovazioni tecnologiche. Anche i prodotti nei laboratori devono essere in continuo aggiorna- mento. Per dare un contributo a sanare tale situazione, noi of- friamo agli istituti tecnici e alle università a indirizzo meccanico, meccatronico e di automazione giornate formative per appro- fondire gli aspetti applicativi di quanto appreso in aula, co- adiuvate da visite alla Demo & Training Room Automazione e Meccatronica della sede centrale di Agrate Brianza. Per ciò che concerne la formazione universi- taria, in alcune aree del paese la collaborazione con le aziende non è ancora adeguatamente sviluppata. Gli studenti vengono inoltre messi in contatto con le aziende purtroppo solo nella fase finale del loro percorso formativo, come quello della stesura della tesi. Anche in questo caso è au- spicabile anticipare l’avvicinamento alle aziende. Il coinvolgi- mento di tecnici esperti e application engineer come formatori permette di avere un approccio molto pratico ai temi, comple- mentare a quello tipico dei corsi d’aula. Toffoletti: È fondamentale un giusto mix di studio e speri- mentazione: una buona formazione in aula è propedeutica all’attività sul campo, che a sua volta permette di sperimentare e affinare quanto imparato applicando concretamente i con- cetti appresi. Le aziende possono dunque completare l’attività formativa del mondo didattico offrendo l’accesso ad attività di training on the job, con un affiancamento professionale in azienda del neo diplomato o laureato, ma anche collaborando con gli istituti per offrire dei focus formativi verticali su tecno- logie specifiche. • Massimiliano Grazia, Mitsubishi Electric

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=