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APRILE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 413 86 AO TAVOLA ROTONDA hanno in carico le decisioni strategiche e organizzative legate alla digitalizzazione. Corsi specifici e laboratori sono molto importanti a livello di formazione: per aziende come la nostra significa sia creare percorsi ad hoc, come le nostre Accademie, che abbiamo legato all’esperienza dell’alternanza scuola lavoro ma anche alla creazione di percorsi dedicati agli ITS, e anche collaborare per il rinnovamento in ottica digitale dei laboratori su cui gli studenti fanno pratica. Questo è un impegno molto importante per noi, che portiamo avanti in molti istituti e in particolare nella rete dei Centri di Formazione Professionale Salesiani Italiani. Per chi già lavora, si tratta di attivare formazione ad hoc, ove necessaria, ma anche di fare in modo che gli strumenti digitali stessi riducano la curva di apprendimento, ad esempio adottando modalità di inte- razione assimilabili a quelle della tecnologia consumer e usando innovazioni quali la realtà aumentata per guidare passo passo l’operatore in un nuovo modo di lavorare. Per i decisori, abbiamo scoperto il valore di uno strumento solo apparentemente ‘antico’ come un volume dedicato all’Industria 4.0 che abbiamo creato con Hoepli come supporto didattico, e in realtà si è guadagnato un posto nelle librerie di molti profes- sionisti e imprenditori che hanno trovato in esso una guida e un orientamento. Ivano Toffoletti: Un elemento fondamentale per le aziende è il costante aggiornamento del loro personale sullo stato dell’arte tecnologico, per ottenere il massimo in un momento di rapida evoluzione tecnologica come quello attuale. A livello di forma- zione, è dunque fondamentale che le aziende produttrici offrano oc- casioni di costante aggiornamento delle competenze, proponendo ai clienti attivi nel mondo industriale sia supporto e workshop pratici, sia formazione tecnica in aula. Siamo da tempo attivi in tal senso: la nostra azienda eroga non solo corsi di di- verso livello, dalla formazione base sui prodotti fino a quella per l’uti- lizzo delle funzionalità più avanzate, ma promuove anche con frequenza giornate tematiche per aggiornare gli operatori specializzati sui più recenti sviluppi normativi e trend di mercato. Inoltre, accanto alla formazione diretta, abbiamo infine investito in strumenti online e tutorial suddivisi per argomenti, per garantire ai nostri clienti la più corretta informazione. La risposta che il mercato ha sempre offerto alle nostre attività testimonia quanto i professionisti apprezzino le occasioni e gli strumenti che danno loro la possibilità di mantenersi al passo con la tecnologia. A.O.: L’industria ricerca specialisti di Industria 4.0: le università e gli istituti tecnici non riescono a esaudire le richieste. Può darci un suo commento? Cocco: Neo diplomati e neo laureati ci sono, il problema oggi sono le competenze. Un ingegnere o un tecnico ogni giorno, in azienda, è chiamato ad affrontare problemi complessi, multidi- sciplinari e internazionali. Per essere pronti ad affrontare queste sfide ed esaudire le richieste delle aziende, per gli studenti oggi è importante coniugare la formazione basata su lezioni concettuali e approfondimenti su manuali e libri, con attività di laboratorio, svolgimento di progetti in team per risolvere reali problemi mul- tidisciplinari di automazione. A mio avviso è proprio in questa direzione che bisogna investire: è essenziale il contatto con il problema reale, con i processi e i sistemi aziendali; se ci pensiamo il miglior modo per apprendere non è solo apprendere concetti teorici ma è provare e riprovare anche commettendo errori. Grazia: Gli studenti formati nelle scuole tecniche superiori e nelle Università non sono in numero sufficiente a soddisfare la richie- sta delle aziende. In ambito universitario, la facoltà di Ingegneria dell’Automazione è di recente introduzione. L’assenza di Centri di Ricerca e Sviluppo in Italia in questo settore fa inoltre sì che l’automazione non goda di una forte attrattiva presso gli studenti. Nell’ambito della scuola superiore, poi, la scelta del percorso tec- nico è ancora piuttosto limitata. Mereu: Investire sulla formazione specializzata è essenziale. Come aziende noi possiamo sia attivarci concretamente nell’o- rientamento e nella creazione di percorsi formativi da integrare nella didattica, sia fare un’attività importante, da condurre ma- gari a livello di filiera, di sensibilizzazione verso le persone che si apprestano a scegliere i loro percorsi di studio in modo che comprendano il valore aggiunto che oggi ha una formazione di tipo tecnico, molto più moderna e innovativa di quanto normalmente si pensi. La strada maestra è la col- laborazione tra chi porta le innova- zioni tecnologiche sul mercato e chi fa formazione: è un dialogo che può essere estremamente diretto, ci sono aziende che si sono attivate per proporre alle scuole del territo- rio una formazione specifica per le loro esigenze. Toffoletti: Il mondo della for- mazione è spesso distante dalle logiche e dalle esigenze di com- petitività dell’industria. Questo è particolarmente vero per l’ambito accademico, dove il singolo docente e la sua passione per la materia hanno ancora un peso fondamentale per la qualità della formazione offerta agli allievi. Le aziende possono giocare anche in questo caso un ruolo im- portante, affiancando tali docenti appassionati e offrendo loro stimoli e supporti utili a migliorare il coinvolgimento degli stu- denti e potenziare l’attività formativa. Anche in questo caso cito la nostra esperienza: sono ormai diversi anni che la nostra azienda ha avviato con successo un programma di fornitura a condizioni speciali di licenze di tutti i suoi prodotti agli istituti tecnici secon- dari e università, consapevole di quanto sia importante formare al meglio i professionisti di domani. A oggi oltre 250 istituti tecnici superiori hanno aderito alla nostra iniziativa. A.O.: Abbiamo visto un interessante incremento degli ITS (Percorsi di Specializzazione Tecnica Post Diploma).Come possiamo agevolare questo percorso didattico? Cocco: Bisogna supportare questi istituti mettendo loro a disposi- zione le nuove tecnologie per formare quella che sarà la forza la- voro del futuro. Ovviamente mettere a disposizione la tecnologia non basta, si deve agevolare la creazione dei curriculum andando Ivano Toffoletti, SDProget Industrial Software Gianfranco Mereu, Schneider Electric

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