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AO APRILE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 413 20 COPERTINA PHOENIX CONTACT COPERTINA PHOENIX CONTA produttività del macchinario. Differentemente, dal canto suo, il system integrator si troverà frequentemente nella situazione di dover gestire le problematiche derivanti dall’integrazione sulla linea di più macchine. Sebbene esse siano intrinseca- mente sicure, questo livello di Safety potrebbe declassarsi quando vengono messe in relazione con altre macchine o di- spositivi, dal momento che ogni modifica o interconnessione di segnali può comportare nuovi rischi sull’impianto. Infine, l’end user potrebbe ritenere più stringente la necessità di mo- nitorare e verificare costantemente la conformità dei propri impianti, dato l’impatto che l’operatività quotidiana può avere sul decadimento del livello di sicurezza delle macchine. Un caso applicativo Con la digitalizzazione, la gestione della Safety diviene an- cora più efficace grazie a soluzioni avanzate come quella che un’importante azienda meccanica ha implementato con la collaborazione di Phoenix Contact per ottimizzare la gestione del ciclo di vita dei Safety Device tramite rilevazione, storiciz- zazione e valutazione da remoto dei dati di utilizzo. Consape- vole di ciò, l’ azienda ha deciso di affidarsi al servizio di Safety Data Monitoring di Phoenix Contact per garantire il mante- nimento del livello di sicurezza caratteristico delle proprie macchine utensili, alesatrici e fresatrici con cui provvede alla lavorazione di leghe nobili. Tre macchine utensili impiegate nei processi produttivi del cliente sono state dunque dotate dai tecnici Phoenix Contact di opportuni sistemi di rileva- mento dei dati associati ai dispositivi e alle funzionalità di si- curezza, oltre che di soluzioni di trasmissione a distanza degli stessi. I dati Safety così acquisiti vengono gestiti e trasferiti in remoto per la loro analisi, sempre garantendo i più elevati standard di Security. Ma il contributo di Phoenix Contact va ben oltre la pura creazione dell’infrastruttura di rilevamento e trasmissione. Disporre di dati precisi sulle modalità operative reali è infatti il primo passo per gestire al meglio i processi di manutenzione, a patto di trattare in modo corretto quanto rilevato per ricavarne le informazioni utili. Per questo, il cliente ha scelto di appoggiarsi all’esperienza di La Sicurezza del macchinario e degli impianti è una materia altamente specifica ed in continua evoluzione PSRswitch, gli interruttori di Phoenix Contact con tecnologia Rfid Phoenix Contact continua la sua attività di innovazione nel campo dei dispo- sitivi dedicati alla sicurezza. Dopo aver introdotto nuovi standard per le unità logiche di gestione di funzioni di sicurezza, l’azienda fa il suo ingresso nel mercato dei sensori di sicurezza attraverso la nuova famiglia PSRswitch, co- stituita da interruttori con tecnologia Rfid. Si tratta di interruttori di sicurezza privi di contatto, anche di tipo codificato, e quindi catalogabili come sensori di Tipo 4 ai sensi della norma UNI EN ISO 14119. Rispondendo appieno alla minimizzazione della possibilità di elusione e all’esclusione dei guasti secondo la norma UNI EN ISO 14119, questi dispositivi possono essere introdotti all’interno di funzioni di sicurezza fino a PL e, pur disposti tra loro in serie a monte di un’unica unità logica di elaborazione. Fornibili con vari livelli di codifica, tutti i PSRswitch prevedono la diagnostica locale a mezzo LED, sono configurabili singolarmente con reset manuale o automatico, verificano e si pongono in condizioni di sicurezza in caso di corto circuito tra le proprie due uscite di sicurezza. Di dimensioni compatte, prevedono cablaggio via connettore circolare M12 che, mediante eventuale utilizzo di cavi preconfe- zionati e di opportuni accessori, consente un agevole montaggio, anche in serie, in modo rapido ed esente da errori.

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