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AO COPERTINA PHOENIX CONTACT COPERTINA PHOENIX CONTA APRILE 2019 AUTOMAZIONE OGGI 413 18 soluzioni, prodotti necessari, schemi di montaggio e di col- legamento degli stessi - l’assistenza alla redazione o la reda- zione completa del manuale di uso e manutenzione relativo alla macchina, la redazione della Dichiarazione di Conformità e l’assemblaggio del file tecnico con descrizione dei requisiti essenziali di sicurezza applicabili e delle soluzioni tecniche adottate, con riferimento alle norme applicate, ma anche la redazione della documentazione tecnica necessaria in caso di ‘quasi macchine’, con esempi di assemblaggio o integrazione. Messa a norma di macchine o impianti I servizi associati alla Messa a norma di macchine o impianti sono finalizzati a intervenire su macchine o impianti già in uso mediante quattro diverse atti- vità principali, sempre eseguibili l’una indipenden- temente dall’altra o in sequenza per una soluzione completa, chiavi in mano. La prima attività, definita Assessment, ha come scopo la verifica in termini generali della rispondenza della macchina ai requisiti minimi di sicurezza richiesti dalle normative vigenti. Nel caso questa prima va- lutazione non dimostri la piena rispondenza della macchina oggetto di studio, vengono individuati e indicati in apposito rapporto tecnico gli interventi necessari all’implementazione delle misure di sicu- rezza necessarie per il raggiungimento dell’adeguato livello di sicurezza della macchina. L’attività di Engineering Review si pone idealmente come passo immediatamente successivo e prevede la progettazione di quelle funzioni di sicurezza prece- dentemente identificate come mancanti e necessarie per un adeguato livellodi sicurezzadellamacchina og- getto di analisi. Mediante la cosiddetta Remediation si provvede alla fornitura e installazione a regola d’arte sulla macchina o sull’impianto dei dispositivi e delle soluzioni tecnologiche adeguate al raggiungimento del necessario livello di sicurezza. L’attività di Valida- tion si pone come ultima fase dell’ipotetico percorso e prevede che gli interventi eseguiti vengano certi- ficati attraverso il rilascio, laddove previsto, di una Dichiarazione di Conformità in attinenza ai relativi riferimenti legislativi o norme tecniche. Safety Data Monitoring Frutto dell’esperienza sulla digitalizzazione maturata all’in- terno dell’azienda, il servizio di Safety Data Monitoring (SDM) rende possibile il monitoraggio e l’analisi da remoto dell’ope- ratività dei dispositivi di sicurezza della macchina o dell’im- pianto. Alla sua base vi è l’installazione chiavi in mano su di una macchina o su di un impianto industriale di un sistema di rilevamento dati associato ai dispositivi e alle funzionalità Grazie a un team competente e qualificato, Phoenix Contact affianca gli operatori nella gestione di tutte le problematiche legate alla sicurezza di macchine e impianti Una materia da comprendere In ambito Sicurezza del macchinario e degli impianti si fa spesso riferimento a termini che possono sembrare ‘generici’ quali, ad esempio Sicurezza, Rischio, Macchina, Affidabilità, ma che, nella realtà, sono al contrario termini specialistici: a questi ultimi, infatti, nel gergo legislativo e normativo associato alla Sicurezza, vengono attribuiti una valenza e un significato spesso differenti dalla loro comune accezione. La Sicurezza del macchinario degli impianti è, infatti, una materia specialistica nella quale, per esempio, il concetto di Stima del Rischio non è associato alla sola gravità delle lesioni che derivano dallo stesso. La Stima del Rischio in ambito Sicurezza del macchinario considera infatti anche altri parametri, quali la probabi- lità di accadimento del guasto (quindi la frequenza di esposizione dell’operatore al rischio) e l’evitabilità del pericolo. In egual modo, il concetto di Sicurezza di macchina e impianto non è sinonimo di ‘macchina o impianto completamente privo di rischi’ ma di ‘macchina o impianto progettato e realizzato in modo da eliminare o ridurre adeguatamente i rischi nella misura del possibile in tutte le fasi del suo ciclo di vita’. Il tutto con riferimento al cosiddetto stato dell’arte e alla conseguente definizione del Rischio accettabile, concetti in continua evoluzione sulla base dei progressi tecnologici e del contesto sociale in cui si opera.

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