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n principio ci fu l’idraulica. Poi si sviluppò l’oleodinamica: pompe, valvole, cilindri, motori hanno ac- compagnato la vita dell’uomo per oltre 2.500 anni. Questi componenti sono, di fatto, i muscoli sempre più potenti e precisi delle macchine che la necessità e la fantasia hanno via via suggerito a chi doveva coltivare campi, scavare terreni, costruire edifici, spostare oggetti (a volte enormi). Oggi tuttavia l’oleodinamica sta affrontando una grandissima serie di tra- sformazioni che portano una valvola o una pompa a diventare sempre più intelli- gente e capace di dialogare con l’esterno, sempre più precisa ed efficiente dal punto di vista energetico, sempre più piccola e semplice da installare. Il tutto senza per- dere potenza e capacità. Come ama ripe- tere il presidente del comitato esecutivo di Bosch Rexroth, Rolf Najork, “nel giro di pochi anni qualunque componente uscirà dalle fabbriche di Bosch Rexroth sarà in grado di connettersi con il mondo esterno e trasmettere dati. Le pompe, i cilindri, le valvole, i motori in Bosch Rexroth hanno iniziato questa trasformazione già da di- versi anni e oggi possono mettere al ser- vizio del mercato i 200 anni di esperienza nella gestione della forza insieme allo stato dell’arte dello IoT per la meccanica”. Il mercato dei cilindri idraulici è stato va- lutato a 12,98 miliardi di dollari nel 2016 e dovrebbe raggiungere 19,30 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso annuo di crescita composto del 5,95% tra il 2017 e il 2023. Il mercato delle pompe idrauliche dovrebbe invece raggiungere 10,4miliardi di dollari entro il 2022, registrando un tasso annuo di crescita composto del 4,7% du- rante il periodo di previsione 2016-2022. L’era dell’oleodinamica elettronificata Un famoso spot televisivo recitava: “La potenza è nulla senza controllo”. La cosa è certamente vera, ma è pur vero che inmol- tissime situazioni il controllo privo di forza non permette di raggiungere il risultato che si desidera e che è necessario. Pensate alle paratie che gestiscono l’acqua nello stretto di Panama, o le parabole satellitari da 70 metri di diametro utilizzate per sta- bilizzare le sonde spaziali, o ancora a una gru che deve sollevare una trave di diverse tonnellate: l’elettronica da sola, a oggi, non è in grado di dare risposte soddisfacenti a queste esigenze. L’oleodinamica sì. Bosch Rexroth in questi anni ha cercato di met- tere insieme le due tecnologie per otte- nere il meglio di entrambe: negli ultimi 25 anni gli ingegneri si sono concentrati nel ‘remotare’ l’intelligenza di ogni singolo componente e poter così controllare la potenza adattandola al livello richiesto e permettendo una precisione millimetrica, modificare la performance in base alla temperatura e alle vibrazioni, ridurre il rumore, offrire informazioni sullo stato di salute del componente e sulla necessità di manutenzione per evitare un fermo mac- china. Componenti connessi ma flessibili e aperti In un mondo ideale dove tutto può essere creato da zero questa rivoluzione è di per sé semplice da realizzare: già oggi è pos- sibile creare ex-novo un impianto in cui vengono installati solo componenti già smart, capaci di dialogare tra loro e con un AO ATTUALITÀ I MARZO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 412 46 Riccardo Patat L’oleodinamica sta affrontando una grandissima serie di trasformazioni che portano una valvola o una pompa a diventare sempre più intelligente e capace di dialogare La potenza è tutto grazie al controllo Foto tratta da www.pixabay.com
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