AO_412

AO PANORAMA monitoraggio costante e puntuale dei consumi, sulla cui base è poi possibile identificare le aree in cui il margine di efficientamento è più ampio, e simu- lare gli effetti degli interventi, per otti- mizzarli prima della loro reale messa in opera. La sfida principale per abilitare tutto ciò è rappresentata dall’integra- zione completa delle linee di produ- zione all’interno delle fabbriche e la loro totale trasparenza con i livelli ma- nageriali. A.O.: Quali sono le indicazioni che po- tete dare sull’opportunità di migliora- menti operativi della manutenzione in tutti i suoi aspetti nella filiera delle mac- chine per il packaging? Beccalli: Il settore del packaging è un fiore all’occhiello dell’industria italiana e rappresenta uno dei campi in cui la qualità Made in Italy è riconosciuta a livello globale. Ne consegue una di- mensione sempre più internazionale del mercato di sbocco delle produ- zioni sviluppate da aziende del nostro Paese. Una conseguenza immediata di questa globalizzazione è la necessità di far fronte a richieste di assistenza in tutto il globo. Questo non sarebbe possibile senza un adeguato sistema di teleassistenza, pratica che avrà sempre maggior rile- vanza in futuro per risolvere in tempi rapidi i problemi causati da un malfun- zionamento del macchinario, senza dover mandare personale tecnico in loco. Inoltre, le sempre più diffuse soluzioni di connessione basate su Ethernet permettono di veicolare anche comunicazioni legate alla dia- gnostica e alla manutenzione. In que- sto modo, diventa possibile disporre di un sistema che raccoglie dati fino al livello sensore, permettendo l’accesso da remoto a tutti i dispositivi in campo. Ne deriva che la diagnostica può es- sere eseguita in modo più preciso e puntuale e che gli interventi di ma- nutenzione possono non solo venire gestiti in loco o da remoto, a seconda del tipo di guasto, ma anche inseriti in un calendario ottimizzato in fun- zione dei reali stati di utilizzo e usura dei dispositivi. Inoltre, la possibilità di impiegare un’ampia varietà di sensori permette di raccogliere diversi generi di parametri da analizzare, agevolando un precoce rilevamento dei malfunzio- namenti, come avviene nel caso della nostra soluzione SCM (Smart Condi- tion Monitoring). La soluzione si basa sulle funzionalità di sensori add-on di tipo intelligente dotati di controllore integrato per un approccio più globale al condition monitoring, integrando allarmi lumi- nosi ‘a semaforo’ e diagnostica det- tagliata, analisi approfondite e azioni raccomandate per minimizzare i tempi di fermo-impianto imprevisto e mas- simizzare la disponibilità delle risorse. A.O.: Il software oppure l’hardware? Quale tecnologia ha avuto il maggior sviluppo applicativo nell’automazione del settore packaging? Beccalli: In realtà entrambi: la forte ri- chiesta di soluzioni sempre più veloci, destinate ad aumentare produttività delle macchine, ha portato le case produttrici allo sviluppo di soluzioni motion control sempre più perfor- manti, che garantiscano comunque una medesima o maggiore qualità del prodotto. A esse si affianca un progressivo svi- luppo di soluzioni software sempre più user friendly, per semplificare l’o- peratività sulle macchine e garantire così al cliente un significativo ritorno d’investimento. Noi ci siamo impe- gnati su entrambi i fronti con notevoli risultati. A livello hardware, la nostra grande esperienza nel mondo del packaging si concretizza in potenti soluzioni di motion control. A livello di software, invece, abbiamo sviluppato programmi personalizzati per l’indu- stria del packaging: le librerie Motion o Motion Library. Si tratta di blocchi funzione che l’utente può integrare nel proprio programma ed eventualmente editare per adattarli alla specifica applicazione, riducendo in modo anche notevole il tempo di sviluppo del programma stesso. Attra- verso questi blocchi funzione è possi- bile, per esempio, gestire le funzioni di taglio al volo, camme elettroniche, dancer control ecc. I blocchi funzione sono sviluppati seguendo gli standard PLCopen e Omac PackML (organizza- zione internazionale che fissa le linee guida per operare nel mercato del packaging), con l’obiettivo di fornire soluzioni sempre più user friendly che garantiscano al cliente un significativo ritorno di investimento. A.O.: Sviluppi e implementazioni future nella sicurezza delle macchine automa- tiche per il packaging. Capotosti: Negli ultimi anni la sicu- rezza di macchine e impianti ha avuto e continua ad avere un ruolo fonda- mentale. La rapida innovazione tecno- logica porta gli esperti della sicurezza a un continuo aggiornamento sull’evo- luzione delle norme tecniche. L’utilizzo di robot collaborativi, per esempio fa sì che non siano necessarie ulteriori misure di protezione, a seconda della valutazione del rischio e del tipo di ap- plicazione, in conformità alle norma- tive ISO 13849-1 PLd Cat. 3 (funzioni di sicurezza del controllo del robot industriale), ISO 10218-1 (5.10.5 limita- zione potenza e forza) e ISO TS 15066. Beccalli: La sicurezza è una compo- nente sempre più importante che le aziende hanno ormai imparato a valu- tare già a partire nella fase di proget- tazione. Le macchine, oltre a garantire la massima produttività ed efficienza dell’impianto, devono poter essere sempre più sicure e affidabili per gli operatori. Durante la progettazione è quindi ne- cessario pensare da subito alla sicu- rezza come una parte integrante della macchina stessa scegliendo le solu- zioni più adatte. Per questo, abbiamo sviluppato soluzioni di motion control in grado di raggiungere gli standard di sicurezza più elevati, di soddisfare le ri- chieste delle categorie PLe, Cat. 4 e SIL 3 e di coniugare velocità e flessibilità con un’estrema affidabilità e sicurezza. • MARZO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 412 38 Roberto Beccalli, Mitsubishi Electric

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=