AO_412

MARZO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 412 Capotosti: Sicuramente è fondamen- tale che le macchine complesse siano gestite da un solo sistema, in grado di unire i diversi componenti dei processi automatizzati. Oltre a costi di acquisto più contenuti, la macchina risulta più semplice da gestire. Con il concetto di soluzione ‘i³-mechatronics’, dove ‘i³’ sta per integrato, intelligente e inno- vativo, noi combiniamo meccatronica classica, ICT e soluzioni digitali come intelligenza artificiale, Big Data e In- ternet of Things. I dati di processo e di sistema rilevanti sono raccolti in tempo reale in un database scala- bile, quindi analizzati e visualizzati in tempo reale direttamente in un’inno- vativa dashboard. Allo stesso tempo, lo stato attuale di ogni macchina può essere mappato in tempo reale e cor- relato con altre fonti di dati, per una manutenzione predittiva coordinata. Inoltre, i dati possono essere trasfe- riti senza problemi con la garanzia di un elevato standard di sicurezza, ad ambienti ERP, MES, Big Data o AI predefiniti, per favorire decisioni mag- giormente consapevoli e fondate. In questo modo, hardware e software, informazioni in tempo reale sul si- stema, dati di clienti e fornitori sono collegati e consultabili per garantire la massima efficienza e produttività. Un ulteriore esempio significativo è dato dal nostro software per la pro- grammazione e il controllo del robot tramite PLC standard, che conserva il medesimo approccio al controllo di movimento robot coordinato su tutti gli assi tipico del controller. Beccalli: Indubbiamente la mecca- tronica gioca un ruolo di primo piano nel futuro del settore. Ciò comporta anche un ripensamento del rapporto cliente-fornitore di sistemi. Lo sviluppo di soluzioni meccatroniche richiede infatti al produttore di macchine per il packaging un rapporto di partnership con l’obiettivo di ricercare e identifi- care la soluzione ideale per il sistema in oggetto. In virtù di ciò, è importante potersi appoggiare ad aziende pro- duttrici che non siano più dei semplici fornitori di prodotti ma dei partner veri e propri, dotati di un know-how che vada oltre la pura automazione, garantendo la totale integrazione dei sistemi. Noi sposiamo perfettamente questo concetto. Le soluzioni motion control sono un esempio di come la progettazione coordinata di elementi di automazione, meccanica, elettro- nica e software possa portare enormi incrementi prestazionali. A.O.: Come possiamo migliorare con l’automazione il risparmio energetico sulle linee di packaging? Beccalli: Oggi le aziende che inten- dono aumentare la propria com- petitività globale devono non solo adeguarsi alle richieste di personaliz- zazione, flessibilità e time to market, ma anche ridurre il consumo energe- tico, sia per rispondere a normative sempre più stringenti in tema di tutela ambientale, sia per contenere i costi di produzione. Le aziende quindi pun- tano sempre più al concetto di fab- brica digitale rimodernando i propri impianti, sostituendo le parti meccani- che con l’elettronica e mettendo in co- municazione tra loro, in tempo reale, le diverse isole produttive. Questo porta a un mutamento dei confini entro cui si muove la comunicazione: se prima era contenuta all’interno dell’azienda, ora si apre e coinvolge anche aziende di- verse che collaborano tra loro. In que- sto modo, l’intera filiera è coinvolta in un meccanismo di scambio massivo di Big Data che rappresenta una risposta concreta anche alle esigenze concrete di riduzione dei TCO (costi totali di gestione). I dati di produzione diven- tano il vero motore della fabbrica to- talmente automatica in cui i processi produttivi sono governati dai livelli su- periori di elaborazione, pianificazione e reportistica. Tutto ciò permette un Riccardo Capotosti, Yaskawa Italia

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