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SETTEMBRE 2017 AUTOMAZIONE OGGI 408 15 AO IL PUNTO MARZO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 412 valle del World Economic Forum di Davos dello scorso gennaio, proviamo qui ad analizzare alcuni aspetti e proba- bili scenari futuri che riguardano l’auto- mazione, considerandone lo sviluppo in Italia, gli impatti sull’occupazione e i possibili benefici sull’ambiente. La parola chiave è ‘digital’. Basti pensare che nel 2020 avremo 50 miliardi di di- spositivi connessi, il traffico digitale aumenterà del 20% all’anno ed entro 4 anni il 60% del PIL globale potrà con- siderarsi ‘digitalizzato’. In questo con- testo, si comprende perché 40 CEO di altrettante aziende tecnologiche, note a livello mondiale, abbiano firmato a Davos un impegno a un sostegno ‘re- sponsabile’ dell’era digitale, le cui linee guida principali riguardano la sicurezza e la protezione dei dati, nonché il ri- spetto della privacy. L’implementazione progressiva di tec- nologie digitali evolute è sostenuta in Italia con il piano Impresa 4.0, grazie al quale stiamo assistendo a una trasfor- mazione del settore industriale, e non solo, e ha riguardato finora le imprese medio-grandi. Presto però potremmo vedere coinvolte anche migliaia di pic- cole e medie imprese: gli investimenti tecnologici verranno sostenuti dagli incentivi governativi anche nel 2019, con alcune variazioni a favore proprio delle PMI. La digitalizzazione nel panorama dell’automazione significa, come sappiamo, Internet of Things, intelligenza artificiale, realtà virtuale e realtà aumentata, app&analytics, oltre a un aumento generalizzato di robotica. Secondo uno studio del World Economic Forum , entro il 2025 i robot svolgeranno oltre la metà dei lavori attuali. Tuttavia, secondo lo stesso studio, la diffusione dei robot e dell’automazione in generale creerà più posti di lavoro di quanti ne andrà a sostituire. Certamente occorre investire nella formazione professionale e digitale dei lavoratori. Lo studio riporta alcuni casi di successo internazionali, tra cui la Germania, terza industria al mondo per automazione, dove il saldo tra maggiore occupazione e sostituzione di attività umane con i robot è in attivo. Il ruolo dei robot affiancati dall’intelligenza artificiale sarà sempre quello di aumentare la produttività, la qualità, la crescita e la flessibilità delle aziende, ma contemporaneamente di cooperare con i lavoratori per ottimizzarne le mansioni, sempre più integrate con la tecnologia. L’automazione digitalizzata accrescerà quindi il livello di competenza, contribuirà a migliorare il posizionamento sul mercato delle aziende rendendole più competitive, e aggiun- gerà valore per i clienti. Automazione e digitalizzazione avranno un impatto positivo crescente sull’energia sostenibile, cosa che possiamo definire la ‘sfida tra le sfide’. Al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione del carbonio a lungo termine e contemporaneamente sod- disfare il bisogno di una crescente domanda di energia, è fondamentale accelerare i processi di decentralizzazione della generazione, di digitalizzazione e anche di elettrificazione di alcune categorie di consumi energetici, uno su tutti la mobilità. Questi tre processi costituiscono la ‘grid edge transformation’, cioè l’insieme delle tecnologie innovative che permetteranno alle reti elettriche di diventare sempre più connesse, sostenibili e smart. L’automazione in questi processi gioca un ruolo essenziale. Durante il Forum di Davos è stato anche illustrato un modello sviluppato per un approccio multi-stakeholder, comprendente linee guida infrastrutturali ed esempi di modelli di business, rivolto in particolare ai responsabili politici e agli urbani- sti per accelerare l’implementazione dei veicoli elettrici e la loro integrazione con altre tecnologie e servizi a bordo della rete, in modo da creare città più intelligenti ed efficienti dal punto di vista energetico. Certamente occorre anche accelerare lo spostamento del traffico merci dalla gomma ai binari, ma più in generale cambiare i nostri comportamenti collettivi di fronte ai temi energetici. In Italia ci sono molte opportunità, come sappiamo, ma oltre alla digitalizzazione e all’automazione serve una forte dose di buona volontà da parte dei governi, degli amministratori e di tutti noi cittadini. A Un futuro ‘digital’ e sostenibile Oscar Milanese comitato tecnico di Automazione Oggi e Fieldbus&Networks
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