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MARZO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 412 141 sumatori, oggi come oggi possono essere necessari fino a tre cambiamenti in un turno di produzione, mentre prima, di solito, ne bastava uno al giorno o alla settimana. Per far fronte a questa esigenza di cambiamenti ravvicinati, molte aziende sono passate alla stampa digitale, che consente di realizzare diverse etichette e applicarle con rapidità. Grazie a questa tecnologia il processo di realizzazione grafica delle etichette è molto più efficace e può essere effettuato in modo più immediato, riducendo i costi legati ai tempi morti. La velocità della macchina di stampa viene anche incontro all’esigenza di consegna di un prodotto quanto più fre- sco possibile sul punto vendita. Le aziende di confezionamento sono in grado di produrre le etichette a stampa digitale in una fase più ravvicinata rispetto a quella di produzione, garantendo ai clienti che le bevande che acquistano non hanno trascorso lunghi mesi a magazzino prima di essere vendute. L’afferma- zione dei sistemi di stampa digitale è dovuta al fatto che questa tecnologia sta divenendo sempre più accessibile. Con dei prezzi che non fanno saltare il banco, l’adozione della stampa digitale è una scelta praticamente obbligata. Adesso che questa tecnologia può essere utilizzata anche per lotti di produzione più piccoli, ad esempio 30.000 unità, è molto probabile che sarà sempre più dif- ficile decidere di continuare a utilizzare la tecnologia di stampa tradizionale. Oltre alla stampa digitale, stanno prendendo piede tecnologie in grado di ottenere soluzioni grafiche di dimensioni maggiori e di maggiore impatto. Secondo lo studio di PMMI, per lattine e bottiglie sta prendendo piede la tecnologia ‘shrink sleeve’, un tubolare di film plastico stampato, applicato sul con- tenitore. Ad esempio, un birrificio artigianale potrebbe applicare una shrink sleeve su un’intera confezione da sei. Questa modalità di stampa sulle confezioni facilita le sostituzioni sulle linee di con- fezionamento e risulta utile per le aziende che producono una grande varietà di bevande o di aromi in lattine dello stesso tipo. Tuttavia, alle shrink sleeve alcune aziende preferiscono il car- tone, perché è in grado di mantenere la grafica e la forma una volta aperto, mentre le shrink sleeve si accartocciano, si rovinano e in genere vengono immediatamente gettate. In molti casi, le aziende possono scegliere il cartone come imballaggio esterno, nella speranza che il consumatore tenga il contenitore in frigo o sul bancone. Indipendentemente dalla scelta del materiale, en- trambe le opzioni apportano l’ulteriore vantaggio della presenza di un maggior numero di immagini e di informazioni e della pos- sibilità di rendere il prodotto più interessante. Ricavarsi una nicchia è fondamentale per crescere sul mercato Probabilmente l’importanza della differenziazione nell’industria delle bevande si apprezza maggiormente nel mercato dell’acqua minerale in bottiglia, nel quale lo stesso liquido viene presentato come un prodotto completamente diverso a seconda dei clienti presso i quali viene commercializzato. Le aziende studiano gli ele- menti delle confezioni e delle etichette in funzione della clientela cui si rivolgono e tali elementi sono quelli che fanno la differenza che giustifica la presenza di un prodotto nel punto vendita. Ad esempio, le acque Evian e Fiji si presentano come acque limpide, naturali, imbottigliate in località esotiche. L’uso di bottiglie tra- sparenti, grazie alle quali si vede all’interno un’etichetta che raffi- gura un panorama mozzafiato, oltre alle dichiarazioni di purezza, contribuisce a veicolare il messaggio, mentre acque come Core, Essentia e Smartwater si propongono come acque in grado di au- mentare le capacità fisiche e cognitive e non solo. Vi sono poi pro- dotti come Vitaminwater e La Croix, che sono ancora considerati ‘acque’ nonostante l’aggiunta di aromi e/o anidride carbonica, che si rivolgono a coloro che cercano un qualcosa di leggermente diverso rispetto a un’acqua standard. Ma la tendenza a ricavarsi una nicchia si riscontra in tutti i settori delle bevande, in cui le aziende sostengono di essere diverse e di distinguersi rispetto alle altre. In alcuni casi, la nicchia può consi- stere nell’offrire una pratica confezione, come una busta di Capri- Sun con cannuccia, o bevande sportive con tappi richiudibili. In altri casi, può trattarsi di un’originale confezione innovativa come quella ideata dal gigante della birra Coors, con l’etichetta Coors Light realizzata con inchiostri termici che reagiscono alle varia- zioni della temperatura. L’etichetta veicola l’idea che la birra ha raggiunto la temperatura di raffreddamento perfetta ed è pronta per essere consumata, presentando anche una caratteristica inte- rattiva assolutamente divertente per il consumatore. Questo tipo di grafica per lattine particolarmente ‘cool’ è stato sviluppato più di recente, dato che la grafica delle lattine è miglio- rata in tempi più lunghi rispetto alle etichette di carta. I progressi tipo gli inchiostri termici, che reagiscono alla luce, lucidi, opachi e tattili, sono tutti il risultato del miglioramento delle tecnologie di rivestimento, secondo quanto riferisce lo studio di PMMI. Negli ultimi cinque anni si sono anche avute migliorie a livello di qualità e di capacità di stampa delle lattine, con il passaggio da 120 a 130 punti per pollice (DPI) e il miglioramento della separazione ad alta definizione, della produzione di lastre e degli impianti. Se ricorrere alle tecnologie emergenti e ricavarsi una nicchia è fon- damentale per la loro attività, le aziende devono comunque cer- care di restare rilevanti. Sostenere di essere padroni di uno spazio esclusivo sul mercato può avere senso solo fintantoché un’azienda intende adattarsi e adeguarsi alle esigenze e agli stili di vita dei clienti. I marchi di bevande che puntano sugli elementi differen- zianti dei loro prodotti ma sono anche in grado di trasformarne continuamente l’estetica saranno probabilmente in grado di sod- disfare la domanda dei consumatori ancora per alcuni decenni. • *Nota: L’autore è vicepresidente per i servizi alle industrie di PMMI, The Association for Packaging and Processing Technologies
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