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MARZO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 412 139 impegnarsi più a fondo per dare risalto esternamente a quello che è il contenuto, in particolare ricorrendo alla forza persuasiva della stampa. I consumatori di oggi probabilmente non scelgono una bibita solo perché spinti dalla sete, ma piuttosto perché si sentono capiti. Le etichette delle bevande toccano le corde del cuore Scegliere un percorso professionale, trasferirsi in un’altra città, ac- quistare una casa... sono tutte decisioni fortemente emozionali. Ma le bevande cosa c’entrano? È possibile avere una reazione emotiva per una bibita esposta sullo scaffale di un negozio? E, in caso affer- mativo, una simile connessione può davvero influenzare la nostra decisione di acquistare un certo prodotto? La risposta può essere ‘sì’, visto che i consumatori continuano a preferire prodotti che sentono familiari o che toccano certe corde nostalgiche. Pensiamo alla campagna ‘Condividi una Coca Cola’ che, letteralmente, ha inventato un modo per attrarre i consumatori chiamandoli per nome. Per Coca-Cola, che vanta da tempo una solida posizione nel settore delle bevande gassate, questa campagna ha rafforzato la fidelizzazione del cliente e suscitato curiosità attorno al mar- chio. Realizzare una simile varietà di etichette non è stata certo un’impresa da poco, anche per un’azienda come quella, ma è stato grazie agli avanzamenti nelle tecnologie di stampa che è stato possibile realizzare questa campagna. In base a Label & Narrow Web, per realizzare etichette giocando su circa 250 nomi, Coca- Cola si è rivolta a una società americana che opera nel settore delle etichette e degli imballaggi, che a sua volta si è coordinata con tipografie dotate di tecnologia di stampa digitale HP Indigo, grazie alla quale è stato possibile ottenere una tale varietà di etichette su brevi tirature senza compromessi sulla qualità di stampa. Su scala internazionale, secondo la rivista africana Packaging & Print Media, Coca-Cola ha ripetuto questa collaborazione con società di trasformazione e tipografie partner, creando migliaia di nomi in più lingue. Alcune tipografie internazionali hanno utilizzato la stampa flessografica anziché quella digitale, riuscendo a realiz- zare accurate corrispondenze cromatiche per ottenere l’iconico ‘rosso Coca-Cola’ con diversi tipi di stampanti. Alcune aziende hanno scelto altre vie per parlare ai clienti, meno direttamente ma sempre in maniera confidenziale o a livelli di personalizzazione difficili da imitare. I produttori di whisky Jack Daniels e Johnnie Walker sono impegnati a conquistare diversi segmenti di mercato e ad ampliare la loro penetrazione con un’offerta di prodotti su misura. Il Gentleman Jack di Jack Daniels aspira a raggiungere un segmento di mercato che associ un prodotto raffinato a un’espe- rienza di degustazione superiore. Secondo uno studio di PMMI, per differenziarsi fra marchi di pregio quelli migliori scelgono con- fezioni esclusive, per cui ora anche quelli di fascia media utilizzano la confezione per emulare l’aspetto dei marchi più prestigiosi. Con Il Gentleman Jack di Jack Daniels aspira a raggiungere un segmento di mercato che associ un prodotto raffinato a un’esperienza di degustazione superiore Fonte: www.pixabay.com In base a Label & Narrow Web, per realizzare etichette giocando su circa 250 nomi si sono utilizzate tipografie dotate di tecnologia di stampa digitale HP Indigo

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