AO_412

Speciale Nanotecnologie per l’energia dispositivi costituiti da nanoparticelle disperse per esempio nel plexiglass e sono in grado di raccogliere la luce e con- centrarla, indirizzandola dove si vuole. Solitamente parti- celle del genere assorbono la luce solare, la riemettono in una certa direzione, ma poi tendono a riassorbirla; così nel giro di pochi centimetri tutta la luce viene riassorbita dalle particelle che si trovano lungo il percorso. Invece il nuovo materiale messo a punto in Bicocca cattura una frazione di raggi solari, li devia e li fa viaggiare in una direzione stabilita per 50 centimetri o più prima di essere raccolti da una cella fotovoltaica; il materiale però resta trasparente alla luce rie- messa e continua a servire come fonte di luce per l’interno dell’edificio, mentre i fotoni spediti altrove servono alla pro- duzione di energia. Da tempo erano in corso ricerche sui concentratori solari: i risultati raggiunti da questo gruppo sono stati determinati dall’aver trovato la giusta lunghezza d’onda e dall’aver creato nanoparticelle composte da due materiali diversi e con proprietà differenti incapsulati uno dentro l’altro. Sono ormai passate alla cronaca come le ‘finestre fotovoltai- che’ e sono indistinguibili da una normale finestra; possono però convertire in elettricità intorno al 5% della luce solare incidente, con un costo certamente più elevato di quello del- le solite vetrate ma non di molto. Nel frattempo sono salite più volte sul podio dell’innovazione conquistando nel 2016 un premio agli R&D 100 Awards, una specie di Oscar dell’in- novazione, e vincendo nel 2017 il Premio Gaetano Marzotto. l’ausilio di additivi per carburanti nanopartico- lari; si possono anche applicare nanoparticelle a pneumatici ottimizzati per offrire bassa resi- stenza al rotolamento. Nella produzione industriale, notevoli risparmi energetici sono realizzabili attraverso nano- strati tribologici per componenti meccanici in impianti e macchine. Nell’edilizia le nanotecnologie offrono grandi potenzialità di risparmio energetico. Abbiamo già menzionato i sistemi di accumulo termico e vale la pena ricordare il possibile utilizzo di materiali isolanti termici nanoporosi applicabili in modo adeguato alla riabilitazione energeti- ca di vecchi edifici. In generale, il controllo del flusso di luce e di calore da parte di componenti nanotecnologici, come per esempio gli occhiali commutabili, è un approccio promettente per ridurre il consumo energetico negli edifici. Concludiamo ricordando i risultati di una ricer- ca italoamericana, condotta da scienziati del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’U- niversità di Milano Bicocca e del Los Alamos National Laboratory, che ha aperto una nuo- va finestra per l’uso dell’energia fotovoltaica. È stato realizzato un nuovo tipo di dispositivi fotonici denominati concentratori solari: sono

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=