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GENNAIO-FEBBRAIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 411 60 AO S P E C I A L E Roberto Vicenzi l tema del cybersecurity non è ancora entrato nel cuore delle imprese, spesso non viene considerato una priorità ma rimane prerogativa di un gruppo troppo ristretto di amministratori e di- rettori IT. Servirebbe un coordinamento più efficace e dovrebbe essere il risultato di strategie portate avanti con costanza e nel tempo. Oltre alleminacce classiche, le statistiche dicono che siamo in presenza di una forte crescita delle tecniche di attacco rivolte alle in- frastrutture critiche delle aziende emirate allo spionaggio industriale. Purtroppo, tutto lascia pensare che, non si tratti più del ‘passatempo’ di hacker che vogliono dimostrare, a sé stessi prima di tutto, di essere in grado di aggirare i sistemi di sicurezza più sofisticati, ma che siamo di fronte a vere e proprie organizzazioni criminali, che operano in base a una strategia predefinita e con l’obiettivo di averne un ritorno economico. Fra le minacce maggiormente sviluppate negli ultimi anni, quella più nota nell’immaginario collettivo prende il nome di cryptolocker, una delle molteplici varianti di una diffusissima tipo- logia di attacco che va sotto il nome di ransomware. Si tratta di un tipo di malware che impedisce l’accesso alle informazioni presenti sul dispositivo oggetto dell’attacco, e che richiede un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione. Al di là dei ransomware, parlando più in generale, la quasi totalità dei rischi sono rappresentati da software che si installano volontariamente, perché l’utente clicca su qualche link malevolo o involontariamente, perché sfrutta una qualche vul- nerabilità dell’applicativo o del sistema operativo. Tutto ciò comporta un costante aumento del rischio legato alla vita quotidiana delle persone: attacchi alle attività che permettono alle aziende di funzio- nare e alle pubbliche amministrazioni di erogare i servizi essenziali ai cittadini. È molto difficile invece poter fare un quadro dei rischi che si possono considerare ‘in diminuzione’, dal momento che quando una specifica minaccia non viene più rilevata con frequenza elevata è quasi sempre dovuto al fatto che ne è stata prodotta una variante più efficace. Tra i settori ancora a rischio, si evidenzia quello del Finance anche perché secondo le ultime ricerche di mercato in ambito banking fraud è stato rilevato che solo il 52% delle vittime recupera il denaro perso. I clienti perdono in media 400 euro ad attacco e un intervi- stato su dieci ha affermato di aver perso più di 3.000 euro. Le per- dite derivanti da frodi online, furti d’identità e hacking, a causa della crescente varietà e sofisticatezza delle minacce finanziarie online, raggiungono ormai miliardi di euro l’anno. Inoltre, il costo reale è probabilmente molto più alto, considerato l’alto numero di persone che non denunciano queste truffe. Con l’aumento delle persone che gestiscono le proprie finanze online, sempre più criminali cercano l’opportunità di approfittarsene, rendendo necessario per gli utenti installare soluzioni di sicurezza Internet efficaci per proteggere sé stessi e il proprio denaro. Tuttavia, solo il 60% protegge i propri di- spositivi. Questo atteggiamento è influenzato dalla convinzione degli utenti che il denaro perso verrà automaticamente rimborsato. I cyber criminali cercano sempre nuovi modi per sfruttare e truffare gli utenti Internet. Ecco perché è importante che siano sempre attenti. I cyber criminali possono condurre crimini finanziari via malware, phishing o altro ancora. Il modo migliore per proteggere le proprie finanze online è assicurarsi di non diventare vittime di questi attacchi, instal- lando un software specializzato per proteggere l’identità dell’utente e i dati sensibili dalle mani dei cyber criminali. Consulenza specializzata Centro Computer, società di consulenza specializzata in prodotti, servizi e soluzioni IT per le aziende, da anni si prodiga nel cercare di far aumentare la sensibilità delle PMI nei confronti delle minacce alle Dritti al cuore I Centro Computer supporta le imprese nel combattere le minacce informatiche Foto tratta da www.pixabay.com

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