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razioni e accordi con università e un centro a Piacenza nel quale si fa formazione: un bel fiore all’occhiello in tema di ‘ingegno” ha spiegato Picech. Sempre nell’idea dell’innovazione e dell’in- gegno anche il ‘service’ di Siemens sta cam- biando “è proprio un vero cambio di value proposition che Siemens sta portando avanti. Fino a poco tempo fa il core del ser- vice era il semplice ripristino delle apparec- chiature, oggi invece si parla di asset value: core del service digitale è dare informazioni raccogliendo i dati delle aziende per cre- are valore sull’asset. Una modalità nuova in quanto l’intelligenza è costituita dalla possibilità di raccogliere i dati grazie a Min- dSphere, sistema operativo per l’Internet delle Cose, che permette di collegarsi a tutti i nostri dispositivi” ha continuato Picech. “Abbiamo poi a Novara un centro di ma- nutenzione di treni e merci controllato da Milano attraverso il cloud. A Savona invece abbiamo una fabbrica di trasformatori di misura di alta tensione. Qui siamo riusciti a trasferire la tecnologia tedesca e ora siamo responsabili non solo della produzione ma anche dell’ingegnerizzazione di altre fabbri- che in giro per il mondo. Vicino a Venezia abbiamo poi un laboratorio di alta tensione dove facciamo prove per i clienti e forma- zione per le scuole” sottolinea Picech. Efficienza sempre e comunque “Ci occupiamo anche di tutto quello che sta all’interno dell’edificio. Abbiamo un centinaio di softwaristi che sviluppano per tutta Siemens, Desigo, il nostro sistema di gestione e monitoraggio degli edifici. Con- trolliamo a 360° numerosi building di clienti, e inoltre, qui a Milano, tutti gli edifici al di sopra dei 12 piani hanno una piattaforma Siemens che li gestisce. Siamo stati tra i primi al mondo a riuscire a localizzare persone e oggetti all’interno degli edifici e a farli dia- logare: l’edificio si adatta. Quindi ad esem- pio l’aria condizionata lavora affinché ci sia un corretto ricambio d’aria nella stanza, ma oltre a questo abbiamo sempre MindSphere che può gestirne i dati per rendere l’intero edificio completamente efficiente” continua Picech. Insomma, tutto questo sottolinea il fatto che l’Italia per Siemens è un paese che conta, non è solo un ufficio vendite ma le competenze che si sono sviluppate lo ren- dono punto cardine per l’azienda e anche per la nostra intera società. Picech infatti ci spiega che oltre al fatto di avere dei centri di competenza che sono di riferimento per scuole e università e creano quindi ‘cultura’, l’azienda impiega 3.300 dipendenti, creando così un indotto di 36.000 persone nel nostro Paese, e nonostante tutto questo l’azienda investe, cerca soluzioni, come nel Centro Tecnologico Applicativo di Piacenza dove, in piccolo, è stata riprodotta una fabbrica e lì si implementano soluzioni di Industria 4.0 per i clienti. Inoltre, Siemens ha concluso con Confindustria un accordo di 100 giornate di formazione da erogare proprio agli asso- ciati di Confindustria in tutta Italia e “dove noi parliamo di Industria 4.0 e presentiamo esempi di eccellenza”. Valorizzare il DNA Quando si parla di Siemens si parla ine- vitabilmente di digitalizzazione perché è nel DNA dell’azienda e come sottolinea Pi- cech “è un’azienda che fa digitalizzazione sul proprio know-how, fa crescere la digi- talizzazione in ogni ambito in cui opera”. Inevitabile anche parlare di smart wor- king, di quella libertà di lavoro difficile da ‘attuare’ in Italiama attuabilissima in Italia, secondo il Ceo di Siemens, proprio perché l’italiano “per indole non eccelle nell’ese- guire ordini, come negli altri Paesi. Prefe- risce insomma la libertà. E noi abbiamo utilizzato proprio la libertà come ingre- diente per massimizzare la produttività e l’efficienza dell’azienda. Non chiudiamo i nostri dipendenti in schemi ma ne valo- rizziamo il DNA. E di questo siamo molto contenti”. Anche l’edificio di via Vipiteno a Milano rispecchia l’idea di libertà sia per gli spazi sia per il fatto che l’area sarà gestita da una Smart Grid che prevede, cogenera- zione, fotovoltaico, connessione alla rete esterna e quando serve l’intera area potrà essere gestita liberamente come un’isola. E sempre nell’ottica di innovazione, inge- gnerizzazione e digitalizzazione, la nuova sede Siemens ha ricevuto la certificazione di sostenibilità Leed Gold. L’obiettivo poi, a livello mondiale, è diventare, entro il 2030, carbon neutral. Un futuro…anche un po’ lontano E in futuro come cambierà Siemens? “Sie- mens sta andando bene, è in unmomento positivo e visto che il mercato si sta muo- vendo verso il miglioramento del settore energia, l’ammodernamento delle infra- strutture, dei trasporti, verso la ricerca in ambito salute, noi cerchiamo di allinearci e soprattutto cerchiamo di focalizzarci. A questo scopo abbiamo deciso di creare tre Operating Companies e altrettante Strategic Companies proprio per con- centrare maggiormente le nostre forze sui mercati di maggior importanza, senza diluire le risorse, permettendoci di essere sempre più competitivi. Le divisioni Buil- ding Technologies, Energy Management, Power and Gas, Digital Factory e gran parte di Process Industries and Drives sa- ranno combinate per formare le tre nuove Operating Companies: Gas and Power, Smart Infrastructure e Digital Industries. Mentre le Strategic Companies include- ranno Siemens Healthineers e Siemens Gamesa Renewable Energy, due aziende di cui Siemens detiene la quota di mag- gioranza, e la pianificata Siemens Alstom. Dal primo aprile partiremo con questa struttura. Ora stiamo chiudendo la fase di preparazione e implementazione della nuova organizzazione a livello mondo. Un esercizio impegnativo che deve riallineare 180.000 persone. Il mio lavoro più grosso ora è proprio quello di cercare di mettere a posto questa struttura in Italia affinché l’azienda possa avere successo anche tra vent’anni. E ancora il futuro di Siemens sarà in un mondo digitale basato sulle nostre capacità di dominio dell’energia, dell’industria, di MindSphere, la nostra piattaforma aperta, e sicuramente anche nella valorizzazione delle persone, nella formazione e nella collaborazione con le università così come con gli istituti tecnici italiani” ha concluso Picech. • Siemens - www.siemens.it GENNAIO-FEBBRAIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 411 55 In Italia viene sviluppato il software di controllo per le colonnine elettriche
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