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GENNAIO-FEBBRAIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 411 46 AO ATTUALITÀ “Il controllo remoto è da anni attivo in azienda per la gestione delle reti e delle acque. I sensori attualmente inseriti sono numerosi, dotati di batterie che possono durare fino a 10 anni, con tecnologia Gprs. Riceviamo i dati relativi, per esempio, ai cedimenti strutturali nelle fognature ecc., riceviamo fino a 600.000 dati giornalieri che confluiscono in un’unica control room, dai quali possiamo trarre informazioni utili a migliorare i sistemi intervenendo sulla rete prima che i problemi si verifichino, evi- tando perdite ingenti”. Grazie ai dati rac- colti è anche possibile fare ottimizzazioni, per esempio per efficientare la gestione idrica o migliorare la qualità dell’acqua: “È però importante avere ben chiaro fin dall’avvio di un progetto, qual è l’obiettivo da raggiungere” ha concluso Marelli. Da sempre Stevanato Group fa largo uso di sistemi di visione che nel tempo si sono evoluti diventando più precisi, sensibili ed efficaci nella rilevazione dei parametri: “Oggi siamo a un ulteriore passo avanti con l’impiego dell’intelligenza artificiale per risolvere problematiche peculiari di ispezione. Nel 2019 la AI verrà inserita in tutti i sistemi del gruppo utilizzando un’u- nica piattaforma, con un server centrale per tutte le nostre realtà” ha rivelato Luca Vallati, machine vision systems manager. “La piattaforma comune servirà ad allenare la rete neurale del sistema di AI, che verrà poi utilizzato su tutte le macchine, con le immagini raccolta dai diversi sistemi. Gra- zie a questa tecnologia saremo in grado di analizzare tutti gli elementi, identificando farmaco e contenitore, per abbattere il falso scarto. Accade infatti, per esempio, che alcune imperfezioni attualmente attri- buite dal sistema di visione, erroneamente, al farmaco, siano invece del contenitore, oppure che non si riconoscano come tali i residui di lavorazione, destinati a essere riassorbiti. Risultato: vengono scartati pro- dotti che sarebbero invece idonei. L’AI ri- solverà questi problemi”. Un secondo progetto implementato ri- guarda la ‘factory of the future’: “Diverse aziende del mondo farmaceutico stanno ormai passando a una produzione perso- nalizzata dei farmaci, con piccoli lotti, pari a 100-200 pezzi, realizzati ‘su misura’ per un paziente. Questo comporta la necessità di dotarsi di un sistema molto flessibile, che supporti cambi-formato frequenti e veloci. Oggi i controlli su queste produ- zione vengono fatti manualmente e il pro- dotto finale è molto costoso: abbassare il falso scarto e automatizzare il processo di ispezione permetterà di ridurre i costi”. Anche per i contenitori in vetro le ispezioni sono molto importanti come ha testimo- niato Fabio Galliano, direttore tecnico di Bottero: “Oggi la tecnologia ci permette di ispezionare i manufatti in vetro solo un’ora e mezza dopo la lavorazione, a causa delle temperature troppo elevate alle quali avviene il processo. Il nostro obiettivo è trovare valide correlazioni fra i dati relativi alla catena del caldo e quelli della catena del freddo, in modo tale che, rilevati de- terminati valori nel momento ‘freddo’, si possano ricavare informazioni sul processo ‘caldo’, individuando così per tempo even- tuali difetti. Certi indicatori di prestazione ci consentirebbero di correggere automa- ticamente il processo nel momento in cui si rilevasse una deviazione. Inoltre, oggi i processi più delicati, gestiti a mano dal personale, sono ‘a rischio’: una volta an- dati via gli addetti ‘storici’, non molti sono disposti a lavorare in un ambiente critico e potenzialmente pericoloso come quello di una vetreria. Sono tutti motivi validi che ci spingono a innovare i processi per controllarli al meglio, renderli più sicuri e aumentarne al contempo la produttività”. Meccatronica sotto al lente Infine la meccatronica, un universo che il Politecnico di Milano sta scandagliando anno dopo anno con lo studio ‘ Mappatura delle competenze meccatroniche in Italia ’, dove analizza lo stato delle aziende del territorio scelto come meta dell’evento, annuale e itinerante, voluto dal Gruppo Meccatronica di Anie Automazione in col- laborazione con Messe Frankfurt Italia. “In Piemonte, lo scorso anno, abbiamo tro- vato una situazione variegata, con alcune grandi aziende che hanno costantemente investito in innovazione e moltissime micro imprese, spesso legate a un unico fornitore, più in difficoltà dal punto di vista dell’innovazione. Poi, abbiamo rilevato casi di piccole realtà molto innovative, che si trovano più ‘avanti’ dei loro clienti dal punto di vista tecnologico, i quali non rie- scono nemmeno a comprendere del tutto e quindi avvantaggiarsi delle novità pro- poste, e viceversa utenti che richiedono ai loro fornitori livelli di innovazione troppo alti perché questi possano restare al passo” ha illustrato Giambattista Gruosso, docente del Politecnico di Milano-diparti- mento di Elettronica, Informazione e Bio- ingegneria, curatore della ricerca. “Un altro aspetto emerso riguarda i tempi di sviluppo. È chiaro infatti che aggiungere funzionalità allunga i tempi mentre occorre accelerare il time-to-market. Inoltre, i clienti esprimono ognuno esigenze differenti e questo crea problemi ai fornitori sia a livello dei tempi, sia delle risorse da dedicare ad hoc alla soluzione di ogni particolare ne- cessità. Diversi soggetti hanno comunque riconosciuto in Industria 4.0 un’occasione unica per migliorare le competenze del personale interno, accrescerle con l’inse- rimento di nuove risorse meglio formate e innalzare il livello culturale complessivo dell’azienda” ha concluso il professore. • Anie Automazione www.anieautomazione.it Messe Frankfurt Italia www.messefrakfurt.it Investire in digitalizzazione è un’opportunità non solo per l’industria ma per l’in- tero sistema Paese

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