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di Alberto Marzetta e Guido Ruffinatto Cocchi: Come ho cercato di dire siamo ben consapevoli delle esigenze formative dei professionisti che lavorano nelle nostre aziende e della necessità di creare nuova cultura di fabbrica. Per questo abbiamo avviato sia una serie di partnership con univer- sità e centri di ricerca prestigiosi, sia alcuni progetti dedicati al tema formativo. Le partnership sono molto utili per diffondere conoscenza, condividere competenze ed esperienze, aprirsi a nuove opportunità divulgative e applicative e, così, costruire il substrato culturale che stiamo contribuendo a istituire. Ac- canto a questo lavoro ‘alto’ trovano poi spazio alcuni attrezzi del mestiere. Su questi primeggia la nostra UR Academy, una piattaforma di e-learning gratuita attraverso la quale imparare sia i rudimenti di programmazione di un nostro cobot, sia un utilizzo più complesso. A questa abbiamo affiancato l’Applica- tion Builder, un ‘simulatore’ adatto a progettare e rendere ope- rative una serie di applicazioni, una ricca collezione di webinar esplicativi e una serie di prodotti editoriali, come gli ebook e i fact sheet, che si possono richiedere direttamente dal nostro sito italiano attraverso la compilazione di un form. In aggiunta proponiamo seminari e workshop con una serie di aziende partner per trasmettere conoscenza e ‘abilità applicative’ in di- versi ambiti (controllo qualità, manipolazione e assemblaggio, ecc.) e offriamo demo on-site a clienti e potenziali clienti, anche queste facilmente richiedibili con un clic sul nostro sito. A.O.: In questo scenario più che mai interessante e ricco di stimoli si stannoaffacciandonuovi concorrenti che proverannoa insidiare il vostro ruolo di leader di mercato mondiale. Come affronterete la sfida? Cocchi: Sgombriamo il campo. La competizione nel nostro set- tore non ci spaventa, anzi, e per noi è benvenuta. La competi- zione, infatti, è la testimonianza della rilevanza che la robotica collaborativa sta assumendo nel mondo della produzione in- dustriale e non solo. Per affrontare la sfida della competizione stiamo investendo molto con l’obiettivo, come è naturale che sia, di consolidare e conservare la nostra posizione. Lo facciamo proseguendo sulla stessa strada che ci ha portato fin qui, ov- vero con un continuo lavoro di ricerca e sviluppo, investendo sui territori con sedi locali, servizi di assistenza, centri di ricerca e di eccellenza. Universal Robots Italia - www.universal-robots.com/it LA PAROLA ALLE AZIENDE La collaborazione uomo robot genera maggiore efficienza e produttività Mann+Hummel Iberica , filiale spagnola della multinazionale tedesca attiva nel settore automotive, ha installato tre robot collaborativi Universal Robots in altrettante applicazioni con mansioni di pick&place e asservimento macchine. L’automazione di queste parti del processo ha generato un incremento di produttività aiutando l’azienda a contenere costi e sprechi. SFIDA Mann+Hummel è un’azienda che produce filtri e componenti in plastica per il settore automotive e ha come clienti tanto le grandi case automobilistiche quanto i principali ricambisti del paese. La sede spagnola, situata a Saragozza, conta 750 dipendenti. Il ricorso alla robotica è stato costante nel corso degli anni, proprio per garantire efficienza e produttività crescente ai processi e conservare la propria posizione di spicco sul mercato. L’azienda, dovendo far fronte a una maggiore richiesta di prodotto da parte di un grosso cliente, ha deciso di rivedere alcune celle di assemblaggio per incrementarne le capacità. La scelta non è tuttavia andata verso un’automazione spinta che massimizzasse la produttività nel minore tempo possibile, ma piuttosto verso lo sviluppo di applicazioni realmente collaborative per potenziare singole operazioni. SOLUZIONE Il team di Mann+Hummel ha sviluppato tre applicazioni collaborative con i cobot UR10. La prima applicazione prevede il carico e scarico della saldatrice, generando un saldo positivo di 6 secondi rispetto all’operazione eseguita dal singolo operatore. La seconda applicazione trasferisce i pezzi dalla saldatrice alla macchina di controllo. I movimenti di UR10 sono perfettamente coordinati con quelli dell’operatore, cui spetta il controllo qualità finale. La terza applicazione, infine, è stata sviluppata sin dalla fase progettuale in maniera collaborativa coinvolgendo il cobot e l’operatore in attività di pick&place e trasferimento pezzi da un macchinario all’altro. BENEFICI L’applicazione dei cobot ha fatto registrare una serie di benefici. Mann+Hummel ha ad esempio ridotto notevolmente i tempi di saldatura, eliminando un collo di bottiglia che finiva per incidere sull’efficienza del processo e sui costi sostenuti dall’azienda. Inoltre la flessibilità e la semplicità di programmazione dei cobot UR ha consentito all’azienda il loro reimpiego in attività di volta in volta diverse: i cobot sono in questo senso il mezzo più efficace (ed economico) con cui rispondere a scenari di mercato mutevoli, come quello sperimentato da Mann+Hummel. L’azienda spagnola, infine, grazie alla safety native dei cobot UR, è riuscita a sviluppare tre applicazioni realmente collaborative che hanno incrementato produttività ed efficienza: uomo e cobot fanno parte di un unico processo e danno entrambi un prezioso contributo al risultato complessivo. L’applicazione dei cobot ha fatto registrare una serie di benefici. Mann+Hummel ha ad esempio ridotto notevolmente i tempi di saldatura, eliminando un collo di bottiglia che finiva per incidere sull’efficienza del processo e sui costi sostenuti dall’azienda AL ROBOTS ITALIA COPERTINA UNIVERSAL ROBOTS ITALIA COPERTINA UNIVERSAL GENNAIO-FEBBRAIO 2019 AUTOMAZIONE OGGI 411 21

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