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verso l’essere riconosciuta dal mercato come società che fornisce soluzioni per l’automazione in grado di automatizzare fabbriche. E per far conoscere al mercato che Omron ha le tecnologie adatte serve un vero ambiente tecnologico in cui i clienti possono vedere la realizzazione della loro applicazione funzionante”. Continua Porta: “La nostra Ricerca e Sviluppo quando decide di sviluppare nuove tecnologie parte dal bisogno delle persone, dalle social leads, prima area di investigazione per definire quali sono le future tec- nologie, e dalle customer needs. Per dimostrare che è in grado di rispondere immediatamente ai cambiamenti e alle richieste aveva però bisogno di un am- biente che contenesse le tec- nologie in grado di convincere il cliente a scegliere Omron, un partner in grado di reagire im- mediatamente ai cambiamenti, un partner proiettato verso il futuro, dimostrato anche il fatto della decisione presa dall’a- zienda di sviluppare il concetto di intelligenza artificiale sulle macchine, sull’hardware. Quasi tutti si presentano con l’in- telligenza artificiale su cloud. Omron ha invece deciso di avere hardware con intelligenza artifi- ciale a bordo perché il nostro obiettivo è quello di realizzare il machine learning, macchine in grado di auto-apprendere. Ma ci sono anche altri aspetti che ci accompagneranno nel futuro come l’IoT o i robot collaborativi o il motore a servoazionamento, o i sistemi di movimentazione sempre più meccatronici ed è giusto poterli presentare in un ambiente che è un ‘progetto’ per il futuro” conclude Porta. Le 3 ‘i’ di Omron Sottolinea Marco Spimpolo, regional marketing manager: “Tutto nasce dalla filosofia di Omron: dare valore alla società partendo dai bisogni della so- cietà stessa attraverso l’auto- mazione industriale. Abbiamo capito che la società sta cam- biando e abbiamo a che fare sempre più con un consumatore che vuole essere ‘unico’ e l’azienda mani- fatturiera per essere competitiva deve rispondere ai bisogni della società as- secondando il consumatore”. Ma quali sono i ‘must have’ di un’azienda ma- nifatturiera perché possa soddisfare i bisogni del consumatore? Secondo Spimpolo: “Qualità, e questo ce l’ab- biamo nel DNA, è un punto cardine e imprescindibile per noi. Sostenibilità sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista operativo, quindi aziende flessibili. E poi ovviamente l’eccellenza a livello operativo, la possibilità di non sprecare risorse, di non sprecare ener- gie, di non sprecare persone, di non sprecare denaro”. E come fa un’azienda a soddisfare questi requisiti? Continua Spimpolo: “Sicuramente l’eccellenza con la tracciabilità. Se pensiamo che molte aziende alimentari vendono

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